paradiso fiscale

GLI ITALIANI? PIÙ CHE POVERI, SONO EVASORI – È STATO BECCATO A PARMA UN EVASORE TOTALE: UN UOMO CHE PER LO STATO ERA UN DISOCCUPATO E NON AVEVA PRESENTATO DICHIARAZIONI DEI REDDITI DAL 2016 AL 2022, MA CHE IN REALTÀ AVEVA UN PATRIMONIO DI OLTRE 3 MILIONI DI EURO – LA GUARDIA DI FINANZA GLI HA SEQUESTRATO 886MILA EURO: AVEVA NELLE SUE DISPONIBILITÀ UN PARCO AUTO DI LUSSO (LAMBORGHINI, HUMMER, MASERATI), VILLE OTTOCENTESCHE, MA NESSUNO SI ERA ACCORTO DI NIENTE…

Estratto da www.repubblica.it

 

EVASIONE FISCALE

A fronte di un tenore di vita estremamente elevato, non svolgeva alcuna attività lavorativa e non aveva presentato la dichiarazione dei redditi dal 2016 al 2022. Una situazione che ha insospettito la Procura e la Guardia di Finanza che hanno avviato una serie di accertamenti scoprendo un evasore totale, gravato da precedenti di polizia per reati fiscali e fallimentari, riciclaggio, appropriazione indebita e truffa.

 

L’indagine ha riguardato un cittadino residente in provincia di Parma – di cui non sono state fornite le generalità – a cui gli investigatori, su mandato del Gip del Tribunale, hanno sequestrato 886mila euro per evasione fiscale.

 

LE AUTO DELL EVASORE TOTALE SCOPERTO A PARMA

Gli approfondimenti investigativi sono stati condotti dai finanzieri attraverso gli accertamenti bancari, l’esame di materiale informatico nonché con il ricorso alla mutua assistenza amministrativa degli organi collaterali situati in Marocco, Monaco, Svizzera, San Marino, Panama, Stati Uniti e Inghilterra e in tutti i Paesi nei quali l’evasore deteneva parte del proprio patrimonio, alcuni dei quali inseriti nelle liste cosiddette black list in quanto paradisi fiscali.

 

LE AUTO DELL EVASORE TOTALE SCOPERTO A PARMA

Al termine degli accertamenti fiscali è emerso il profilo di un evasore totale, in possesso di grandi disponibilità patrimoniali, monetarie, mobiliari e immobiliari, capace di produrre reddito, anno per anno, a incremento costante, evitando sistematicamente omesso di dichiarare i propri redditi in Italia. Il patrimonio complessivo nella disponibilità dell’indagato è risultato pari a 3,2 milioni di euro.

 

[…] Inoltre, secondo i finanzieri, l’indagato avrebbe creato quattro trust di fatto da lui direttamente gestiti – di cui tre di diritto italiano e uno di diritto sammarinese - al solo scopo di tentare di segregare l’ingente patrimonio accumulato. […]

 

EVASIONE FISCALE

La mole di documentazione vagliata dai finanzieri ha consentito di ricostruire le operazioni di acquisizione di beni confluiti nei trust: si tratta, in particolare, di beni immobili, di cui uno di valore storico (una villa ottocentesca a Noceto), terreni, conti correnti, di una imbarcazione Azimut 52 e di un parco autovetture di lusso e motoveicoli (tra cui Lamborghini, Hummer, Range Rover Sport, Maserati, Bentley) nonché quote societarie detenute in società di diritto italiano ed estero.

 

All’indagato è contestata l’ipotesi di reato di omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi per un totale di 2,3 milioni per gli anni d’imposta dal 2016 al 2022. Nel corso delle operazioni in esecuzione del decreto del Gip sono state sequestrate somme di denaro pari a circa 50mila euro quale saldo attivo sui conti correnti, nonché beni immobili sino a copertura totale dell’importo del sequestro stesso, ovvero oltre 800mila euro.

PARADISO FISCALE

 

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…