MAMMA, QUANTO COSTA L’AEREO! – IL GOVERNO CONVOCA LE PRINCIPALI COMPAGNIE AREE PER VEDERCI CHIARO SUI RINCARI DEI BIGLIETTI DEI VOLI – NEI PRIMI SEI MESI DEL 2023 LE TARIFFE DEI VOLI DALL’ITALIA SONO SALITE DI QUASI IL 50%, SENZA CONTARE I COSTI “NASCOSTI” COME DEI SERVIZI ACCESSORI (IMBARCO PRIORITARIO, SCELTA DEL POSTO E BAGAGLIO IN STIVA) – I MOTIVI SONO VARI: IL CARBURANTE, LA RINEGOZIAZIONE DEI CONTRATTI DEL PERSONALE, MA SOPRATTUTTO...
Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per il “Corriere della Sera”
Il governo prova a capire se il costo dei biglietti aerei nel nostro Paese sia conseguenza della classica regola della domanda e dell’offerta o frutto di attività non trasparenti. Il garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo — su indicazione del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso — ha convocato per martedì 4 luglio i rappresentanti delle principali compagnie aeree nel nostro Paese, a partire da quelle low cost. […]
Nei primi sei mesi di quest’anno le tariffe dei voli dall’Italia — nazionali e verso l’Europa — sono salite in media del 47,5% (+52% a giugno), stando all’analisi che il Corriere ha effettuato sulle piattaforme specializzate.
Il cherosene, al contrario, è calato del 22%, con punte del -40 e -46% tra aprile e il mese appena passato.I dati preliminari di luglio mostrano un aumento del 50% delle tariffe, quelli di agosto segnano +50,4% e quelli di settembre +39%. Valori, è bene ricordare, al netto dei servizi accessori come l’imbarco prioritario, la scelta del posto, il bagaglio in stiva che in alcuni casi raddoppiano la spesa.
I vettori spiegano che il rincaro è dovuto in parte al fatto che si sta utilizzando carburante contrattualizzato l’anno passato (quando il prezzo era raddoppiato rispetto al 2021), in parte a una domanda senza precedenti e a un’offerta non ancora tornata ai livelli pre Covid (i sedili in vendita segnano -6,3% nel terzo trimestre), in parte all’inflazione e alla rinegoziazione dei contratti di lavoro del personale navigante che ha portati a rivedere al rialzo le retribuzioni.
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estate di caos per il trasporto aereo 7
Per Pierluigi Di Palma, presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), le tariffe sono effettivamente alte e punta il dito contro l’algoritmo alla base dei sistemi di revenue management delle aviolinee. Per questo suggerisce di intervenire proprio sulla parte informatica «limitando la tariffa massima e alzando quella minima così da ridurre il divario». «Le pratiche commerciali in Europa non sono regolamentate — prosegue Di Palma — ed è difficile provare il “cartello” tra le compagnie».