
“È INCONCEPIBILE CHE UN'ORGANIZZAZIONE RICONOSCA UN FILM CON UN PREMIO E POI NON DIFENDA I SUOI REGISTI” – UN GRUPPO DI ATTORI DI HOLLYWOOD, TRA CUI MARK RUFFALO, JOAQUIN PHOENIX, PENELOPE CRUZ E RICHARD GERE, ATTACCA L'ACADEMY PER NON AVER DIFESO HAMDAN BALLAL, IL REGISTA PALESTINESE VINCITORE DELL’OSCAR CON “NO OTHER LAND”, AGGREDITO E ARRESTATO DALL’ESERCITO ISRAELIANO IN CISGIORDANIA – L’ACADEMY PRIMA SI È LIMITATA A CONDANNARE "LA REPRESSIONE DEGLI ARTISTI" SENZA MAI NOMINARE BALLAL E POI SI E' SCUSATA...
(ANSA) - Mark Ruffalo, Joaquin Phoenix, Penelope Cruz, Richard Gere e altre star attaccano l'Academy per non aver difeso il regista palestinese vincitore dell'Oscar, che questa settimana è stato aggredito dai coloni israeliani in Cisgiordania. Hamdan Ballal ha co-diretto 'No Other Land', il documentario premiato il 2 marzo sull'evacuazione di un villaggio palestinese da parte delle truppe e dei coloni israeliani.
La prestigiosa istituzione hollywoodiana non ha detto una parola su quanto è accaduto al cineasta, almeno fino a mercoledì, quando ha mandato ai suoi membri un'email che condannava "il danneggiamento o la repressione degli artisti per il loro lavoro o i loro punti di vista". Nella lettera, però, Ballal non veniva nemmeno nominato.
Non è bastato ad almeno 600 membri, che venerdì hanno firmato il loro j'accuse, rivolto all'azione dei militari israeliani, ma anche al silenzio dell'Academy: "È inconcepibile che un'organizzazione riconosca un film con un premio nella prima settimana di marzo, e poi non difenda i suoi registi poche settimane dopo. Condanniamo l'aggressione brutale e la detenzione illegale del regista palestinese vincitore dell'Oscar Hamdan Ballal da parte dei coloni e delle forze israeliane in Cisgiordania", hanno scritto.
Secondo Deadline, il consiglio d'amministrazione dell'organizzazione con sede a Los Angeles ha convocato una riunione straordinaria per affrontare questa crisi, che è risultata evidente in vari momenti da quando è cominciata l'offensiva di Tel Aviv su Gaza, dopo l'attacco del 7 ottobre 2023.
DOPO IL SILENZIO E LE PROTESTE, LE SCUSE DELL'ACADEMY SU BALLAL
(ANSA) - ROMA, 29 MAR - L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences si è scusata per il silenzio e per non aver difeso il co-regista palestinese Hamdan Ballal vincitore dell'Oscar quest'anno con il documentario No Other Land, che era stato aggredito dai coloni israeliani arrestato dall'esercito israeliano e poi rilasciato. Le scuse sono arrivate dopo che il silenzio dell'istituzione che assegna gli Oscar era stato messo sotto accusa da alcune star del cinema che votano per le statuette, tra cui Joaquin Phoenix, Penelope Cruz e Richard Gere che in una lettera resa pubblica e firmata da 600 membri, avevano criticato l'assenza di prese di posizioni.
Ora, l'Academy "condanna la violenza di questo tipo in qualsiasi parte del mondo" e i suoi vertici "aborriscono la soppressione della libertà di parola in qualsiasi circostanza", si legge nella lettera. Il silenzio dell'Academy aveva fatto rumore dopo che molte associazioni si erano espresse, tra cui anche autori in Italia. "È indifendibile per un'organizzazione riconoscere un film con un premio nella prima settimana di marzo e poi non difendere i suoi registi solo poche settimane dopo", hanno affermato i firmatari. "Condanniamo il brutale assalto e la detenzione illegale del regista palestinese premio Oscar Hamdan Ballal da parte di coloni e forze israeliane in Cisgiordania", hanno scritto nell'appello.
Hamdan Ballal
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