
IL GRUPPO “META” AFFRONTA IN TRIBUNALE IL GOVERNO AMERICANO, IN UNO STORICO PROCESSO ANTITRUST: È ACCUSATA DI AVER SCHIACCIATO LA CONCORRENZA ACQUISTANDO INSTAGRAM E WHATSAPP - IL PROCEDIMENTO RISCHIA DI CAMBIARE LA SILICON VALLEY COSÌ COME È OGGI MA ANCHE DI AVERE RIPERCUSSIONI PESANTI SULLA COLLABORAZIONE FRA TRUMP E ZUCKERBERG - LA FEDERAL TRADE COMMISSION DI TRUMP RIBADIRÀ LE SUE ACCUSE, OVVERO CHE “META” HA MANTENUTO IL MONOPOLIO SUI SOCIAL NETWORK ACQUISENDO O ANNIENTANDO STARTUP RIVALI. ACCUSE RESPINTE SOSTENENDO CHE...
(ANSA) - NEW YORK, 13 APR - Meta affronta in tribunale il governo americano, in uno storico processo antitrust in cui è accusata di aver schiacciato la concorrenza acquistando Instagram e WhatsApp. Il procedimento che si apre lunedì rischia di cambiare la Silicon Valley così come è conosciuta ma anche di avere ripercussioni pesanti sulla 'bromance' fra Donald Trump e Mark Zuckerberg.
Dal primo tentato assassinio del presidente americano, l'amministratore delegato di Meta ha cambiato radicalmente il suo atteggiamento nei confronti del tycoon, rimosso dalle sue piattaforme dopo l'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. La reazione di Trump agli spari di Butler e la sua immagine con il volto sanguinante e il pugno alzato hanno conquistato Zuckerberg.
MARK ZUCKERBERG - TIM COOK - JEFF BEZOS - MESSA A ST JOHN, WASHINGTON, PRIMA DEL GIURAMENTO DI TRUMP
"E' stata una delle cose più toste che abbia mai visto in vita mia", aveva detto poco dopo l'attentato gettando le basi di quel cambiamento che lo ha portato a descrivere la società e il mondo corporate come "castrati" e a definire l'energia maschile "buona", abbandonando così lo spirito liberal e progressista che ha caratterizzato per anni la Silicon Valley. Inchinandosi a Trump, Zuckerberg ha messo fine al fact-checking su Instagram e Facebook e si è sbarazzato dei programmi per l'inclusione e la diversità.
L'amministratore delegato di Meta ha partecipato al giuramento di Trump e ha anche acquistato casa a Washington per essere più vicino a The Donald e collaborare con l'amministrazione nel settore tecnologico. Per i suoi passi in avanti, Zuckerberg è stato lodato dal presidente ma finora il ceo non ha potuto nulla per convincerlo a fermare il processo contro la sua Meta.
Davanti al giudice James Boasberg, la Federal Trade Commission di Trump intende ribadire le sue accuse, ovvero che la società di Zuckerberg ha mantenuto il monopolio sui social network acquisendo o annientando startup rivali. Accuse che Meta respinge seccamente sostenendo che sui social media la concorrenza è ampia con TikTok, Snap, Reddit e LinkedIn.
Inoltre - è la tesi dei legali della società - le autorità americane hanno approvato in passato le sue acquisizioni di Instagram e WhatsApp e quindi non le hanno ritenute dannose per i consumatori americani. Il processo dovrebbe durare alcune settimane e rappresenta il primo test dell'amministrazione Trump su un caso che riguarda una società tecnologica. Il procedimento potrebbe ridisegnare il perimetro della normativa antitrust americana, mettendo sotto un esame più attento le fusioni e le acquisizioni.
Una vittoria del governo potrebbe avere effetti a catena per la Silicon Valley, dove le startup puntano in molti a essere acquisite da aziende più grandi. E per Meta potrebbe tradursi, in caso di sconfitta, in una separazione da Instagram e WhatsApp. All'appuntamento di lunedì, il governo si presenta forte del successo ottenuto contro Google, condannata per monopolio e in attesa di conoscere i rimedi che le saranno imposti.