guaido' venezuela maduro

GUAIDÓ AI VINTI – IL LEADER DELL’OPPOSIZIONE VENEZUELANA CHIAMA ALLA “RIVOLTA FINALE” CONTRO MADURO – IL PRESIDENTE AUTOPROCLAMATO HA LIBERATO UN OPPOSITORE DEL REGIME PER POI LANCIARE UN APPELLO AI MANIFESTANTI IN PIAZZA: “OGGI SIAMO QUI E RESISTEREMO QUI” – LA REAZIONE DI MADURO CHE NON HA INTENZIONE DI MOLLARE E MANDA I BLINDATI CONTRO I MANIFESTANTI: LA GUERRA CIVILE È ALLE PORTE – VIDEO

 

Irene Soave per www.corriere.it

 

venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 8

Il Venezuela potrebbe essere sull'orlo di una guerra civile. Juan Guaidó, leader dell’opposizione venezuelana autoproclamatosi presidente ad interim a gennaio, ha parlato di «rivolta finale» e ha annunciato l'atto conclusivo dell'Operazione libertà, finalizzata a rimuovere il governo del presidente Nicolas Maduro.

 

Lo ha dichiarato in un video, diffuso su Twitter in mattinata, in cui compare accanto a Leopoldo López, storico oppositore venezuelano che fino a questa mattina si trovava agli arresti domiciliari, liberato dai militari agli ordini dell'autoproclamato presidente. Da allora sono in corso scontri, soprattutto davanti alla base aerea La Carlota, a est di Caracas, dalla quale Guaidó ha lanciato l'appello alla rivolta.

juan guaido' invoca la rivolta finale contro maduro 2

 

Ad Altamira, vicino alla base, poliziotti e militari hanno lanciato lacrimogeni contro i manifestanti — sarebbero circa 3mila — che hanno risposto alla chiamata di Guaidó a scendere in piazza. La zona della base, chiamata"Distributore Altamira", è l'unica dove per il momento si segnala uno stato di tensione. È calma invece la situazione attorno al palazzo presidenziale di Miraflores, dove si è concentrato un gruppo di sostenitori del governo.

 

juan guaido' invoca la rivolta finale contro maduro 1

Nel pomeriggio, Guaidó si è rivolto ai manifestanti con un megafono e ha rinnovato il suo appello alla rivolta: «Oggi siamo qui e resisteremo qui», ha detto alle persone raccolte in piazza Francia, nel quartiere Altamira

 

L'annuncio

Questa mattina Guaidó ha chiesto ai venezuelani di scendere in strada. Nel video, alle spalle di Guaidó si vedono dei militari e dei blindati, oltre a Leopoldo López. Secondo l'autoproclamato presidente, le Forze armate che hanno aderito alla sua iniziativa «hanno preso la decisione corretta. Sono dalla parte giusta della storia».

 

La reazione del governo di Maduro

la risposta di nicolas maduro a juan guaido'

Il governo di Nicolas Maduro ha immediatamente reagito all'annuncio di Guaidó con una dichiarazione di intenti netta: «Informiamo il popolo che stiamo neutralizzando un ridotto gruppo di militari traditori», ha scritto su Twitter il ministro dell’Informazione, Jorge Rodriguez.

 

Le autorità venezuelane parlano delle mosse di Guaidó come di un tentativo di «promuovere un colpo di Stato contro la Costituzione e la pace della Repubblica». Il ministro della Difesa ha assicurato che la situazione nel Paese è sotto controllo e che gli autori della rivolta sono «vigliacchi» che si sono alzati contro la Costituzione.

venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 19

 

Il nodo della fedeltà dell'esercito

In un tweet, il presidente Maduro ha rivendicato la lealtà dell'esercito: «Ho parlato con i comandanti di tutte le regioni e le zone del Paese, mi hanno manifestato totale fedeltà al popolo, alla Costituzione, alla patria». Guaidó, invece, ha assicurato che le Forze armate sono «dalla parte del popolo, fedeli alla Costituzione», e quindi schierate con lui contro Maduro. Al comando della ribellione militare ci sarebbe il generale di divisione José Adelino Ornella Ferreira, a suo tempo fedelissimo di Hugo Chavez fin dal 1992.

venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 18

 

Le reazioni internazionali

Mike Pence, vice presidente degli Stati Uniti, si è rivolto su Twitter a Guaidó, all'Assemblea Nazionale Venezuelana e a «tutti i venezuelani che amano la libertà» dicendo: «L'America sarà con voi finché libertà e democrazia non saranno restaurate».

 

venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 5

Il presidente della Bolivia Morales ha rivolto un appello ai governi d'America latina perché condannino il colpo di Stato.La Spagna fa sapere che non appoggerà un colpo di Stato in Venezuela: Madrid, tra i primi Paesi a riconoscere Guaidó come presidente ad interim, di fronte all'appello del leader dell'opposizione venezuelano ad una rivolta delle forze armate invita ad «evitare uno spargimento di sangue».

 

venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 16

Il presidente della Colombia Ivan Duque, invece, su Twitter ha lanciato un appello ai venezuelani chiedendo loro di unirsi «alla ricerca di libertà, democrazia e ricostruzione istituzionale» di Guaidó».

 

Le reazioni delle forze politiche italiane

I senatori del M5s della Commissione Affari Esteri hanno rilasciato una nota in cui si legge: «La futura leadership politica del Venezuela deve essere legittimata da un libero processo democratico, non imposta con la forza per mezzo di un golpe militare sostenuto dall'esterno, come accadeva negli anni più bui della storia dell'America Latina».

venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 17

 

«Come Pd - afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera - seguiamo con preoccupazione lo svolgersi degli eventi, perché c'è il rischio che il presidente Maduro, che non ha mai esitato a utilizzare la forza per opprimere gli oppositori, anche in questo caso si faccia prendere la mano». Secondo la vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia Mara Carfagna, invece, ha fatto appello al governo italiano «affinché si unisca ai 50 Paesi che già hanno sconfessato ufficialmente Maduro e hanno riconosciuto Guaidó».

nicolas maduro

 

A gennaio, quando il Parlamento europeo ha votato la risoluzione non vincolante che ha riconosciuto Guaidó come presidente legittimo ad interim del Venezuela, gli europarlamentari di Lega e M5S si sono astenuti, così come alcuni del Pd, anche se questi ultimi hanno votato in maggioranza a favore del riconoscimento di Guaidò, così come tutti quelli di Forza Italia.

 

Chi è Guaidó

Guaidó è il presidente dell’Assemblea Nazionale ed è riconosciuto già come Presidente del Venezuela da più di 50 Paesi (non l’Italia). Da mesi guida la protesta contro il governo di Maduro.

juan guaido'venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 1venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 14venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 12venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 9venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 4venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 6persone in fila per il bus a caracasjuan guaido' invoca la rivolta finale contro maduromercato del pesce a caracasblackout venezuela 14blackout venezuela 15PDVSA PETROLIO VENEZUELAblackout venezuela 9venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 13venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 7venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 11venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 10venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 15venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 2venezuela scontri tra i manifestanti e la polizia dopo la chiamata alla rivolta di juan guaido' 3

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...