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A CHI LE HARLEY DAVIDSON? A NOI! - IL DEPUTATO MELONIANO GIANDONATO LA SALANDRA FONDA L’INTERGRUPPO PARLAMENTARE DI CENTAURI "HARLEY DAVIDSON" (L'ONOREVOLE NON POTEVA SCEGLIERE UNA MARCA "MADE IN ITALY"?) - PRONTA LA PRIMA PROPOSTA DI LEGGE DEL GRUPPO: L’ISTITUZIONE DELLA "FONDAMENTALE" GIORNATA DELLA CULTURA DELLA MOTOCICLETTA...
Mirko Gabriele Narducci per www.dire.it
Dal chiodo di Marlon Brando ne Il Selvaggio ai ’10 hp’ dell’amore non corrisposto di Lucio Battisti: direttamente dalle strade e dai bar, la passione per il mondo delle due ruote arriva in Parlamento. Nasce infatti a Montecitorio l’intergruppo ‘Harley Davidson’, che raggrupperà deputati e senatori nel segno dell’amore comune per la motocicletta, italiana e non, e di tutto ciò che la circonda.
Già pronta anche la prima proposta di legge del gruppo, che punta all’istituzione della Giornata della cultura della motocicletta, ogni anno il 21 giugno. A lanciare l’iniziativa è stato stamattina in una conferenza stampa alla Camera il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra, primo firmatario della pdl e fondatore dell’intergruppo, insieme ai colleghi onorevoli Gianluca Caramanna, responsabile del dipartimento Turismo di Fdi, Salvatore Deidda, presidente della commissione Trasporti della Camera, Fabio Pietrella, componente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo di Montecitorio. Presenti anche la senatrice della Lega Erika Stefani, promotrice dell’Intergruppo per la Mobilità motociclistica, il dottor Giovanni Copioli, presidente di Federmoto, Alessandro Valle di Eternal City Motorcycle Show e lo scrittore Roberto Parodi.
“Abbiamo scelto di chiamare l’intergruppo Harley Davidson non per il marchio in sé, ma perché è rappresentativo di tutto il mondo del motociclismo e della nostra proposta di istituzione della Giornata della cultura della motocicletta”, ha spiegato La Salandra.
Questa proposta “nasce sulla base della mia esperienza, quando mio papà comprò un Gilera 50: ricordo tutto, dai miei primi 7 km dalla campagna al paese vicino, la mia prima Harley, una 883 che mi ha insegnato stare sulla strada e nel mondo motocicletta, fino alla mia bimba di 8 anni che già sa cambiare una candela”.
Un mondo, ha sottolineato il deputato, “fatto anche di racconti nei bar con una socialità che riesce a essere molto più social del comune sentire. E che racconta un mondo anche italiano: la sfida tra Lambretta e Vespa, e poi Moto Guzzi, Gilera, Ducati”.
giandonato la salandra francesco lollobrigida
Al centro dell’iniziativa c’è la sicurezza stradale: “Si pensa spesso che il biker sia un duro, ma su strada è la persona più fragile possibile. Da qui nasce questa pdl molto semplice, che individua il 21 giugno, già Giornata mondiale del motociclismo, come Giornata nazionale della cultura della motocicletta: un’occasione di divulgazione e sensibilizzazione”.
Pietrella ha fatto i “complimenti a La Salandra per la nascita dell’intergruppo e per l’ottima proposta di legge: il mondo della moto riguarda sicurezza stradale, parità di genere e non solo, perché è un settore importante per il sistema italiano. Basti pensare ai 300 milioni di euro di fatturato del settore abbigliamento e moda che porta il vivere la moto, o che l’Italia è il secondo Paese in Europa per immatricolazioni.
È un settore altamente chiave nella costruzione del nostro Pil, e questa proposta potrà avere molto successo anche in chiave di una rappresentazione di sistemi trasversali della nostra italianità”.
Deidda, presidente della commissione Turismo, dov’è incardinata la pdl, ha spiegato: “Non sono un motociclista ma sono comunque un appassionato, e ho sottoscritto questa proposta anche dopo aver visitato più volte le fiere di Milano e Verona.
Anche per un profano questo basta per capire quale movimento crei la passione per la moto, che non è solo hobbistica ma anche lavorativa imprenditoriale, con un marchio Italia molto importante nel settore moto”. Questa giornata, ha sottolineato Deidda, “serve per creare la consapevolezza che il motociclista deve avere grande responsabilità, evitando giochi pericolosi, così come gli altri utenti della strada. Spero di calendarizzare presto questa proposta”.
Caramanna ha ricordato “l‘indotto enorme del mototurismo, con 3 miliardi di euro all’anno e la presenza di 35 milioni di moto in tutta Europa. Numeri importanti che si conciliano con il lavoro del ministero sul turismo esperienziale, soprattutto nei nostri borghi, fondamentale anche per aggirare i problemi infrastrutturali: grazie alle due ruote, spesso si possono raggiungere più facilmente le aree interne, che sono agevolate da questo tipo di turismo. Questa proposta è un motivo in più per lavorare insieme con diversi ministeri, dal Turismo all’Agricoltura, perché questo settore va promosso e messo a sistema”, ha concluso il deputato di Fdi.
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