blogger marianna ospedale mariupol

“HO RICEVUTO CONTINUE MINACCE DI MORTE. MINACCIAVANO DI UCCIDERMI E FARE A PEZZI LA MIA BIMBA" – PARLA LA BLOGGER MARIANNA, LA DONNA INCINTA FOTOGRAFATA MENTRE SCAPPAVA DALL'OSPEDALE DI MARIUPOL, BOMBARDATO DA PUTIN: "QUANTE BUGIE SU DI ME” - SU INTERNET IL GOVERNO DI MOSCA E I FILORUSSI L’AVEVANO ACCUSATA DI ESSERE UN’ATTRICETTA “COMPRATA DAI NAZISTI DI KIEV” – “L’ATTACCO ALL’OSPEDALE UNA MESSINSCENA? NO, E’ AVVENUTO DAVVERO. LA MIA IMMAGINE USATA PER DIFFONDERE BUGIE SULLA GUERRA"

Antonello Guerrera per repubblica.it

 

Marianna Podgurskaya durante i bombardamenti a mariupol

“Ho ricevuto continue minacce di morte: 'Ti verremo a prendere', 'ti uccideremo', 'faremo a pezzi il tuo bambino'". Su Internet il governo di Mosca e i filorussi l’hanno insultata, infangata, accusata di essere un’attricetta “comprata dai nazisti di Kiev”.

 

 

Mentre lei, Marianna Vyshemirsky, scappava dall’ospedale di Mariupol bombardato da Putin, incinta del suo bambino. Un’altra mamma come lei, anche lei ritratta in quelle tragiche e storiche foto in barella, purtroppo non ce l’ha fatta ed è morta pochi giorni dopo quel drammatico 9 marzo 2022.

 

 

Ma ora silenzio: parla proprio lei, Marianna Vyshemirsky o Podgurskaya (cognome da nubile), alla Bbc, nella sua prima intervista a un media occidentale dopo quelle immagini virali di lei incinta in fuga dalle macerie dell’ospedale pediatrico. “La mia bambina Veronika è nata - rivela la donna - ha deciso di venire alla luce in giorni molto complicati, ma meglio così, no?”. Ventinove anni, influencer di prodotti di bellezza prima della guerra in Ucraina, marito operaio Yuri proprio nella campale acciaieria Azvostal di Mariupol, ora si trova in un’area del Donbass occupata dai russi e accetta di parlare con a fianco un blogger separatista.

Marianna con la figlia Veronika

 

Vyshemirsky ricorda ovviamente quel 9 marzo: “Eravamo nell’ospedale e a un certo punto abbiamo udito un forte botto, poi una seconda esplosione, è volato di tutto nell’ospedale”.

 

La donna viene lievemente ferita, poi si rifugia negli scantinati della struttura con altri civili. Infine, chiede ai soccorritori di tornare a prendere la sua roba nell’ospedale bombardato: “Lì avevo tutto per la mia bambina”.

 

marianna podgurska

Poi un tweet dell’ambasciata russa nel Regno Unito l’accusa di essere un fake al soldo degli ucraini e di millantare tutto, messaggio poi rimosso da Twitter. Subito dopo le minacce, una valanga di tremende minacce di utenti e troll filorussi, soprattutto sul suo profilo Instagram. “È stato davvero offensivo per me, dopo tutto quello che avevo passato. La mia immagine è stata usata per diffondere bugie sulla guerra in Ucraina”. Marianna ha poi partorito Veronika in un altro ospedale, diversi giorni dopo il bombardamento.

 

La donna però, come racconta la Bbc, si rifiuta di accusare direttamente le autorità russe. Piuttosto, è irritata con il giornalista della Associated Press che per primo, sul posto, ha riportato la notizia: “Mi sono sentita offesa da quei reporter che hanno postato le mie foto sui social media ma che non hanno intervistato altre donne incinte che erano con me quel giorno e che avrebbero potuto confermare come quell’attacco fosse avvenuto davvero. Così, invece, a qualcuno è sembrato che fosse una messinscena”.

 

Marianna con la figlia Veronika 2

Secondo il resoconto della tv pubblica britannica, Marianna e Yuri hanno provato a scappare da Mariupol. Poi, dopo settimane di silenzio, sono ricomparsi in una imprecisata città del Donbass occupato dai russi. La prima intervista concessa è stata qualche settimana fa a un blogger separatista filorusso, Denis Seleznev, che ha organizzato anche questa intervista con la Bbc, cui lui stesso ha presenziato “pur senza interrompere mai la conversazione”.  In ogni caso, familiari e amici di Marianna hanno assicurato che ora starebbe “bene ed è al sicuro”.

Marianna Podgurskaya durante i bombardamenti a mariupol Marianna Podgurskaya durante i bombardamenti a mariupol Marianna Podgurskaya durante i bombardamenti a mariupol

 

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