bernardini de pace messner

“NON FATE DONAZIONI IN VITA AI FIGLI PERCHE’ ALTRIMENTI SUCCEDE UN CASINO” – I CONSIGLI DELL’AVVOCATO BERNARDINI DE PACE DOPO IL CASO MESSNER (CHE HA RAPPORTI TESI COI 4 FIGLI A CUI HA LASCIATO LA MAGGIOR PARTE DEL PATRIMONIO PRIMA DELLA MORTE): “MEGLIO SPENDERE TUTTO IN ALBERGHI DI LUSSO. LE PERSONE NON LO SANNO, CREDONO DI AVERE L’OBBLIGO DI LASCIARE SOLDI, CASE, BENI. I FIGLI, SE GLI DAI TUTTO PRIMA DI MORIRE, POI SE NE FREGANO DI TE E NON TI ASSISTONO” – E POI PARLA DELLE LITI NELLA SUCCESSIONE DEI DEL VECCHIO E DEGLI AGNELLI...

Candida Morvillo per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

annamaria bernardini de pace 11

«La donazione in vita è una scelta da non fare mai». Lo sostiene l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace commentando la confessione appena fatta da Reinhold Messner. L’alpinista festeggerà gli 80 anni da solo con la terza moglie, perché ha rapporti tesi coi quattro figli avuti dai precedenti matrimoni: «Uno dei miei errori più grandi», ha detto, «è stato lasciare loro la maggior parte del mio patrimonio prima della mia morte».

 

Avvocato, perché mai fare donazioni in vita?

«Perché o la fai uguale a tutti i figli o in fase di successione e apertura del testamento succede un casino. E perché i figli, se gli dai tutto prima di morire, poi se ne fregano di te e non ti assistono. Non è che tutti i figli sono meravigliosi. Come non lo sono tutti i genitori».

 

Tanti lo fanno per evitare le tasse di successione.

reinhold messner e diane schumacher

«Le tasse si pagano sia sulle donazioni sia sull’eredità e in entrambi i casi, per i figli, c’è la franchigia fino a un milione di euro: conviene informarsi e fare i conti bene. Ma nel mio studio ho un dipartimento di consulenze patrimoniali pre nozze e pre testamento e a tutti i clienti con beni importanti consiglio delle alternative, fra cui il trust, dove c’è un trustee che ha l’obbligo di far fruttare i beni e distribuire gli utili. Ma soprattutto, dico: non siete obbligati a lasciare un’eredità, potete spendere tutto. Le persone non lo sanno, credono di avere l’obbligo di lasciare soldi, case, beni».

 

Lo sanno, ma lasciare ai figli è la nostra cultura.

«No, no. Un cliente che aveva un debito, non volendo morire disonorato, voleva pagarlo, ma pensava di non poter vendere la casa perché era obbligato a lasciarla ai figli ».

ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE

 

Se proprio uno volesse fare una donazione ai futuri eredi, lei che cosa consiglia?

«Di farla identica a tutti e di un valore che non cambia nel tempo. Mi spiego: una casa oggi ha un valore, fra trent’anni, quando muoio, un altro. E, se nel frattempo il valore è raddoppiato, gli eredi legittimi possono chiedere il ricalcolo, per essere certi di avere la legittima per intero. Se uno ha tre figli e tre case, donarne una a testa non è buona idea.

Meglio donare a tutti un terzo di ciascuna casa. Il problema è che una causa può durare vent’anni. Ma ripeto, il mio consiglio è non dare niente e godersi le cose fino alla fine».

 

(...) 

 

reinhold messner e diane schumacher 6

Che cosa pensa delle liti sulla successione di alcune grandi famiglie: i Del Vecchio o gli Agnelli, dove c’è anche una disputa sulla donazione di quadri di valore?

«Su Leonardo Del Vecchio, mi sembra strano perché l’ho conosciuto come persona attenta a queste cose. Sugli Agnelli, seguo le cronache e i dolori vissuti dai tre figli Elkann e mi dispiace perché il padre di Margherita, Gianni Agnelli, era un gran signore».

Lei assiste Andrea Piazzolla, erede di Gina Lollobrigida, e condannato in primo grado per circonvenzione d’incapace.

«Lo faccio gratuitamente, perché l’unica eredità o donazione ricevuta è il dolore di questa situazione».

 

Un consiglio a Messner?

«Di organizzarsi bene per quando morirà, scrivendo tutto nei particolari e, intanto di spendere tutto in alberghi di lusso».

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