sadiq khan

NON E' UN KHAN DA GUARDIA - I CRIMINI A LONDRA SONO AUMENTATI DA QUANDO E’ STATO ELETTO SADIQ KHAN, PRIMO SINDACO MUSULMANO DI UNA CITTA’ BRITANNICA - NEL PRIMO ANNO DI AMMINISTRAZIONE GLI OMICIDI SONO STATI IL 27,1% IN PIÙ, LE RAPINE SONO AUMENTATE DEL 33,9% E DEL 19% LE VIOLENZE GIOVANILI

SADIQ KHAN

Ilaria Pedrali per “Libero Quotidiano”

 

Da quando Londra ha un sindaco musulmano la criminalità è aumentata. I numeri parlano chiaro. Da maggio 2016, quando Sadiq Khan fu acclamato come primo sindaco islamico di una città britannica, a oggi scippi, accoltellamenti, furti, sparatorie, stupri, omicidi sono sempre di più. E nel primo anno da sindaco Khan, stando ai dati dell' ufficio del sindaco per la polizia e il crimine, solo gli omicidi sono stati il 27,1% in più, con una fortissima incidenza dell' omicidio di giovani, aumentato del 70%.

 

Le rapine sono aumentate del 33,9% e del 19% le violenze giovanili. Non va meglio in fatto di furti: oltre 10mila quelli registrati, in aumento di quasi il 34%, e i furti nelle abitazioni registrano un +18,7%. Gli accoltellamenti sono saliti del 31,1% e gli stupri del 18,3%. Si sono verificate 2.551 sparatorie (+16,3%). Solo in 6 categorie di crimini su 40 si ha un miglioramento: i comportamenti antisociali, gli incidenti domestici, gli abusi domestici, i reati contro i disabili, i furti d' impresa e i danni.

SADIQ KHAN NELLA CATTEDRALE CRISTIANA DI SOUTHWARK

 

In precedenza, i sindaci conservatori erano riusciti a far calare il tasso di criminalità, e i morti per omicidio tra i giovani non erano mai più di 10/15 l' anno, a fronte della trentina degli anni precedenti. L' attuale cittadino è ben conscio di queste cifre spaventose e che fa? Invece di fare autocritica accusa il governo centrale di aver tagliato i fondi alla polizia.

 

A ben guardare, però, l'organico degli agenti di polizia si è ridotto di solo il 3%, circa mille in tutto, per via dei tagli. Una percentuale che non giustifica un aumento così consistente degli episodi di criminalità.

 

Beninteso, il fatto che Khan sia musulmano non c'entra con il fatto che a Londra il crimine la stia facendo da padrone. C'entra però il fatto che quando si è trattato di eleggere il suo sindaco Londra ha preferito soprassedere sulle reali capacità del laburista in questione, preferendo ambire al primato di città con un sindaco islamico. E non va nemmeno dimenticato che nella sua elezione ha giocato un ruolo decisivo l' alto numero di elettori musulmani presenti a Londra.

 

SADIQ KHAN NELLA CATTEDRALE CRISTIANA DI SOUTHWARK

Ma la carenza di competenze in fatto di sicurezza di questo inglese di seconda generazione, figlio di un autista di autobus pachistano, si sono fatte presto notare. E Londra è diventata la capitale europea che detiene anche il primato in fatto di criminalità.

 

Ha superato persino New York, che per la prima volta ha visto scendere il tasso dei reati in netto calo, ai minimi storici comparabili a quelli dei primi anni Cinquanta. E dire che New York ha una densità di popolazione nettamente maggiore rispetto a quella londinese, il che dovrebbe portare a una più difficile convivenza.

 

sadiq khan 5

Invece così non è e a Londra il numero di adolescenti uccisi nel 2017 è stato il più alto dal 2008, portando con sé la preoccupazione tra i londinesi per il picco degli accoltellamenti che solo nella notte di Capodanno sono stati ben 5, e degli attacchi con l' acido che percentualmente sono i più numerosi rispetto a quelli di qualsiasi altra città del mondo.

Eppure nel presentare il suo piano per la polizia e il crimine, nel 2016 Khan disse che la sicurezza dei londinesi era la sua principale priorità, che voleva ridurre il numero di accoltellamenti, e che nonostante Londra fosse una delle città più sicure al mondo (ma evidentemente si sbagliava) voleva renderla ancora più sicura.

 

E promise di lavorare per rendere migliore il servizio della polizia, della giustizia penale, per mantenere giovani e bambini al sicuro, per affrontare il problema della violenza contro donne e ragazze, per vincere l' odio e l' intolleranza.

sadiq khan 3

Khan però, di fronte alle paure dei suoi concittadini, non fa che rivolgersi al governo, chiedendo ai ministri di non sottrarsi dalle loro responsabilità.

 

Perché di se stesso dice che sta già facendo di tutto per arginare le cause del problema, anche se finora ha condotto solo una campagna contro gli accoltellamenti, con lo slogan «abbiamo bisogno dei nostri giovani vivi» e offrendo alle scuole che lo desiderano l' installazione gratuita dei metal detector per evitare che i ragazzi vadano a scuola armati, con un investimento di 625mila sterline in progetti di prevenzione dei reati legati ad armi da taglio.

Ma si è trattato di una campagna sterile, che non ha avuto presa sui giovani che non si sentono sicuri, e soprattutto che non è andata a fondo sulle cause della violenza.

sadiq khan

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…