big ibiza

IL MATERASSO E’ IL MASSIMO CHE C’E’ - IBIZA IN ESTATE ACCOGLIE CENTINAIA DI ITALIANI CHE VANNO LI’ A LAVORARE: PR, CUOCHI, CAMERIERI, BARISTI. MA GLI AFFITTI SONO ALLE STELLE, E MOLTI DI LORO SI ARRANGIANO DORMENDO SU BALCONI, TERRAZZE, MATERASSINI PER TERRA O IN AEROPORTO

Francesco Olivo per “La Stampa

IBIZA ALTERNATIVAIBIZA ALTERNATIVA

 

Gli yacht e i materassi. Nel porto di Ibiza i barconi degli emiri quasi non c' entrano più, qualcuno si lamenta («distruggono la posidonia»), in tanti guardano ammirati. Nella passeggiata, la sfilza di bar e ristoranti, quasi tutti con un cartello sulla porta, «cercasi personale».

 

Ecco l' ultima delle contraddizioni di Ibiza: c' è lavoro e non ci sono (più) i lavoratori. Il motivo è semplice, in pochi si possono permettere di vivere qui. I prezzi delle case sull' isola più glamour, alti da sempre, quest' anno sono letteralmente impazziti, costringendo i tanti lavoratori stagionali italiani, ma anche molti spagnoli che qui sono nati, a dover scegliere tra spendere tutto lo stipendio per una stanzetta modesta, o doversi adattare a situazioni assurde.

IBIZA ACCAMPAMENTOIBIZA ACCAMPAMENTO

 

Le stanze da mille euro

Per accorgersene basta leggere gli annunci in Rete, dove vengono offerti posti sui balconi, su materassi buttati in corridoio, in camere da dividere con sei sconosciuti, nei magazzini di negozi, vasche da bagno e perfino, pare essere l' ultima moda, su baracche, su amache nei boschi e nelle tende in giardino.

 

Neanche a dirlo, tutto in nero. Se la precarietà non bastasse, ci sono le tariffe spaventose: 800-1000 euro per una stanza in un appartamento condiviso, 500 euro per un posto in una doppia, 450 per una tripla. Prezzi vari per i materassi buttati in mezzo al corridoio.

Un vecchio camper (fermo) costa anche 800 euro, i materassini in balcone 350 euro.

Chi accetta è costretto a lasciare una caparra altissima, tre o quattro mesi anticipati.

Tutto in contanti, zero contratto.

 

IBIZAIBIZA

Per qualsiasi controversia c' è la soluzione: sfratto immediato. L' ideale, infatti, è stipare qualche turista, che resta poco e dopo qualche giorno se ne va. «Per i ragazzini delle discoteche magari sono sistemazioni divertenti, ma se la mattina dopo devi andare a lavorare è diverso», dice Michele barista veneto in un locale vista mare.

 

Così, l' esperienza estiva spesso finisce molto prima dell' autunno «ormai faccio fatica anche a trovare un cuoco che voglia venire dall' Italia - dice Marco Ninni, barese, proprietario di un ristorante davanti al porto - alcuni dipendenti li ho ospitati in casa, ma non può essere una soluzione. Ho aumentato gli stipendi. Non basta: ormai lavorare qui è una cosa da ricchi».

 

ushuaia a ibizaushuaia a ibiza

Venire a Ibiza resta un sogno per molti italiani, il lavoro a volte si trova ancora prima di partire, camerieri, pulizie delle ville, manutenzione delle barche, pr delle discoteche, poi però comincia l' odissea. Praticamente ogni stagionale ha una storia da raccontare, con una premessa, «a casa non devono sapere nulla». «Ho dormito in terrazza con un materasso - dice Paola, toscana di 32 anni - pagavo 350 euro. Ho pensato di tornare in Italia, a tutto c' è un limite».

 

«A me hanno affittato un magazzino di un parrucchiere», aggiunge Daniele. Se l' apparenza luccica, questa è l' isola, per dirne una, con il più alto consumo procapite di champagne al mondo, basta inoltrarsi nei boschi per scoprire un' umanità, di per sé per nulla disagiata, ma di fatto in difficoltà. «C' è una nuova categoria "i lavoratori senza tetto" - dice Maite Barchín della Caritas locale - questo è un sistema che conviene a tanti». Il meccanismo è questo: i proprietari affittano le case, l' appartamento viene, poi, subaffittato stanza per stanza, letto per letto, divano per divano.

belen rodriguez marco borriello e la pettineuse di belen a Ibizabelen rodriguez marco borriello e la pettineuse di belen a Ibiza

 

Nella gran parte dei casi, a subaffittare sono gli italiani, «c' è una vera e propria organizzazione di italiani - prosegue la rappresentante della Caritas - vengono qui a gennaio e rimediano quante più case possibili, per poi fare guadagni spaventosi con i turisti e con i lavoratori».

 

E i controlli? «Servono più ispettori - dice Gianandrea Di Terlizzi, genovese da decenni nell' isola, uno dei leader di Podemos di Ibiza, con un importante ruolo nel Consell - la risposta non può essere costruire nuove case e consumare ancora un territorio già troppo sfruttato».

 

Infezioni e traslochi

Luca Giaculli, torinese, 31 anni, impiegato in un' impresa di pulizie nelle ville, è uno dei tanti finito in questo meccanismo: «Quest' anno divido la stanza con due ragazze che non conoscevo - racconta - pago 450 euro più le spese, in casa siamo a volte in 13, vengono anche turisti».

gianluca vacchi marco borriello al tramonto di ibizagianluca vacchi marco borriello al tramonto di ibiza

 

Eppure questo è l' anno migliore per lui: «Alcuni amici vivono in 18, nel salotto erano in 8. Io ho dovuto fare nove traslochi in nove mesi, in uno degli appartamenti mi sono preso un' infezione a un occhio per la sporcizia».

 

Diana De Marco, italo-argentina, originaria di Borgomanero, gira da mesi tra Formentera e Ibiza, ora dorme nell' ostello del Comune, dopo qualche notte alla spiaggia. Il marito Alberto si è trovato una sistemazione, «passo le notti in aeroporto, la polizia lo sa, l' altra notte ci hanno fermato poi ci hanno divisi: chi lavorava come me poteva restare, gli altri no. Lo vede? Hanno già un criterio, si sta normalizzando la situazione».

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…