ECCO CHI SONO I MILITANTI DI CASAPOUND ARRESTATI PER VIOLENZA SESSUALE - SONO FRANCESCO CHIRICOZZI, 19 ANNI, E MARCO LICCI, 21: I DUE AVREBBERO PESTATO, STORDITO E VIOLENTATO UNA GIOVANE MILITANTE DI DESTRA DI 36 ANNI FILMANDO GLI ABUSI - I TRE ERANO IN UN LOCALE DI VITERBO DOVE SI ERA SVOLTO UN “APERITIVO ANTIPARTIGIANO” - CHIRICOZZI, GIA’ INDAGATO PER UN PESTAGGIO, PUBBLICAVA SU FACEBOOK I MANIFESTI DEL VENTENNIO CHE INVITAVA A DIFENDERE LE DONNE DAGLI STUPRI...
1 - LO STUPRO RIPRESO COI CELLULARI. ECCO CHI SONO LE BELVE DI VITERBO
Claudio Cartaldo per www.ilgiornale.it
Aveva le chiavi di quel locale a Viterbo dove poi si sarebbe svolta la violenza sessuale. Piazzale Sallupara, in pieno centro cittadino, a due passi dal Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz e dall'ex caserma del comando provinciale della Guardia di Finanza. È qui che Francesco Chiricozzi e Marco Licci avrebbero pestato, stordito e violentato una giovane militante di destra di 36 anni.
I dettagli della vicenda stanno emergendo pian piano. I tre sarebbero stati ad una festa privata quando i due militanti di CasaPound avrebbero fatto ubriacare la ragazza. Poi l'avrebbero portato nel "circolo privato di cui gli autori del reato avevano in quel momento l’uso esclusivo", avrebbero tentato un approccio sessuale e - di fronte al rifiuto di lei - avrebbero deciso di pestarla e poi abusarne. La Digos e la Mobile, avrebbero trovato anche i video della violenza nei cellulari degli indagati. Gli esami clinici sulla donna avrebbero confermato l'abuso.
I due giovani hanno 19 anni e 21 anni. Chiricozzi è un consigliere comunale di minoranza di Vallerano, dove i 'fascisti del terzo millennio' hanno ottenuto oltre il 21% alle ultime amministrative di giugno 2018. "Ha già un procedimento in corso per il pestaggio di un ragazzo - racconta all'Adnkronos i sindaco di Vallerano, Adelio Gregori - All'epoca era ancora minorenne e, insieme ad un altro esponente di CasaPound, Polidori anche lui eletto consigliere, hanno preso a botte un ragazzo, colpevole di aver fatto su Facebook dei commenti ironici sul loro movimento. Lo hanno pestato in venti contro uno. Bisogna smetterla di dire che sono ragazzate".
Il consigliere comunale è già stato espulso dal movimento, come annunciato dal presidente Gianluca Iannone: "In attesa che la giustizia accerti la verità dei fatti, CasaPound ha deciso di espellere in via cautelativa i due militanti del Movimento arrestati nel viterbese per violenza sessuale, vista la gravità delle accuse contestate". Già domani Chiricozzi dovrebbe formalizzare le sue dimissioni dal Consiglio comunale. "Più volte non ho esitato a chiedere per gli stupratori la castrazione (non chimica), e non cambio di certo idea", dice il leader Simone Di Stefano. E anche il ministro Matteo Salvini è arrivato a chiedere per i due presunti stupratori qualcosa in più della galera.
Sui social è caccia ai post di Chiricozzi. Il consigliere era solito condividere momenti e manifestazioni con i "fascisti del terzo millennio". Sui suoi profili campeggiano anche post in favore della Palestina e contro "il cancro sionista". "Nobili spiriti - scriveva in difesa dell'Intifada - per liberare la propria Patria". E poi frasi di Julius Evola, fotografie di Mussolini da giovane ("All'Uomo, alla Rivoluzione") e il "me ne frego" come stile di vita. In una foto si legge: "Elegante e arrogante...W Hitler". Ad attirare l'attenzione è però in particolare un post, dove il consigliere di Vallerano ha condiviso un vecchio manifesto del Ventennio che invitava a difendere le donne italiane dagli stupri. "La prossima Pamela, la prossima Desirèe potrebbe essere tua figlia, tua moglie o tua sorella", scriveva Chiricozzi.
2 - STUPRO A VITERBO, QUANDO CHIRICOZZI SCRIVEVA SU INSTAGRAM: «DIFENDI LA DONNA»
Da https://www.ilmessaggero.it
«Viva la famiglia tradizionale», scrive su Instagram Francesco Chiricozzi il primo aprile scorso mettendo tra gli hashtag il Congresso di Verona sponsorizzato dalla Lega ma sconfessato da Palazzo Chigi e M5S. Una posizione fa a cazzotti con l'enormità di cui questo esponente di Casapound è ora accusato di stupro di gruppo su una 36enne italiana insieme a un presunto complice, anch'egli militante nel movimento di estrema destra con base all'Esquilino (che ha subito espulso entrambi).
Il profilo Instagram di Chiricozzi è il perfetto specchio delle sue idee infarcite di razzismo e nostalgiche del Fascismo. Emblematico un post pubblicato il 25 ottobre 2018 in cui Chiricozzi ripesca un vecchio manifesto dei tempi della Repubblica sociale italiana, datato 1944, che raffigura un nero in abiti militari violentare una donna bionda e dalla carnagione bianca. «Difendila! Potrebbe essere tua madre, tua moglie, tua sorella, tua figlia», recita il testo.
L'opera, già ripresa in passato da Forza Nuova, è del grafico Gino Boccasile, famoso per i suoi lavori utili al regime fascista e tra i firmatari del Manifesto della razza in appoggio all'introduzione delle leggi razziali. In questo caso il manifesto serviva a dipingere l'esercito degli alleati (in cui combattevano anche i cosiddetti goumier francesi, ovvero le truppe coloniali provenienti dal Marocco) come un pericoloso insieme di stupratori di mogli, figlie e madri italiane.
«La prossima Pamela, la prossima Desirèe potrebbe essere tua figlia, tua moglie o tua sorella», è il commento di Chiricozzi a corredo del post. Ora, però, sul banco degli accusati c'è finito lui.
Stessi toni sul suo profilo facebook: «Trova l'intruso...», scriveva Chiricozzi, postando un selfie che ritrae l'interno di un pullman alludendo a una donna straniera che siede dietro di lui. In un altro post: «Chi è a favore dello IUS SOLI odia la propria razza, odia la propria cultura, odia la propria identità. Essere a favore di questa legge suicida equivale a pisciare sulla tomba di tutti quegli eroi che con il proprio sangue hanno tracciato e difeso i confini della nostra nazione. Orneremo i nostri lampioni con i vostri corpi penzolanti, traditori». E ancora, «Belli, compatti e Fascisti. Blocco studentesco per mille anni».
3 - VIOLENZA VITERBO:IN LOCALE STUPRO "APERITIVO ANTIPARTIGIANO"
(ANSA) - "Chi non se schiera non è bravo!". E' lo slogan che accompagna una foto d'epoca che ritrae un gerarca fascista in divisa - sembrerebbe Alessandro Pavolini - mentre passa in rassegna un gruppo di militari e che campeggia sulla pagina Facebook della "Old Mannes Tavern", il locale di Viterbo teatro dello stupro denunciato da una donna 36enne per il quale sono stati arrestati due uomini, tra cui un consigliere comunale di Vallerano che milita in Casapoound. Foto e slogan sono stati postati il 21 aprile e utilizzati per annunciare un'iniziativa in programma per le 12.30 del 25 aprile: "Aperitivo antipartigiano. A seguire pranzo comunitario", si legge su Fb, nella scritta riportata sopra la foto, che sembra impressa con vernice rossa e ha la data, 25 aprile, scritta in basso, da cui la vernice sembra colare. Il nome del locale compare anche sul sito di Casapound Italia, nella sezione "Sedi e contatti locali", dove è segnalato nella sezione Lazio per quanto riguarda Viterbo. Al momento il locale, insegna e portone in legno scuro, è chiuso. All'esterno, ai due lati del portone, sono posizionate due telecamere di sorveglianza. Sul lato destro c'è una cabina elettrica tappezzata di adesivi, tra cui anche un adesivo con il simbolo di Casapound e altre immagini alcune delle quali strizzano l'occhio al mondo dell'estrema destra.