gian maria tirrico

“I PREZZI DELLA CASE A MILANO? SE NON PUOI PERMETTERTELO, FAI IL PENDOLARE” - L’ULTIMO “MOSTRO” SFORNATO DAI SOCIAL: IL MILANESE IMBRUTTITO GIAN MARIA TIRRICO, L’AGENTE IMMOBILIARE DIVENTATO “FAMOSO” PER ESSERE RIUSCITO A RIFILARE A UN DISPERATO 14 METRI QUADRI A 750 EURO: “LA PROTESTA DEI FUORISEDE? RIDICOLA. NESSUNO LI OBBLIGA A VENIRE A MILANO.  HO 15 COMPLETI, IL MIO PREFERITO È UN GESSATO BLU A RIGHE FUCSIA. HO LA PORSCHE E VADO IN PALESTRA 5 VOLTE A SETTIMANA. A MILANO L’ESTETICA È FONDAMENTALE. IL MIO MOTTO È 'SPINGERE'…” (CHIAMATE UNO BRAVO) - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Alessio di Sauro per www.corriere.it

 

gian maria tirrico 8

«Settecentocinquanta euro al mese, 14 metri quadri, zona Politecnico. Affittato in soli 13 minuti. Taaac!»

 

[…] a firmare l’annuncio Gian Maria Tirrico, anni 42, fondatore di Vogliocasa, agente immobiliare e a tempo perso soldato semplice con ambizioni da generale nell’esercito degli aspiranti influencer milanesi. Sorriso da teleimbonitore e doppiopetto slim fit, Tirrico - ideale connubio tra il Milanese imbruttito, Enzo Miccio e Fabrizio Corona - snocciola in favore dei suoi 9 mila follower massime motivazionali e pezzatura immobiliare, simile a quella del seminterrato del conte Mascetti in «Amici miei» ma a spanne inferiore rispetto al «convenientissimo castello in Transilvania» che Fracchia tentò di propinare al ragionier Filini previo prudenziale sfratto del conte Dracula. «E però l’ho piazzato subito».

 

Dunque ha trovato il suo Artemio?

gian maria tirrico 5

«In meno di un quarto d’ora mi hanno contattato su Instagram per chiedermi di bloccare l’immobile».

 

[…]

 

Secondo alcuni suoi colleghi agenti non è etico proporre soluzioni abitative del genere.

«Opinioni. Il mercato immobiliare è questo. La protesta dei fuorisede in tenda davanti all’università è ridicola. Nessuno li obbliga a venire a Milano. Io tutelo gli investimenti dei locatori e permetto al contempo a tutti di trovare soluzioni abbordabili. Più etico di così».

 

Il caro-casa però riguarda anche i residenti.

gian maria tirrico 4

«Se vuoi svegliarti tardi al mattino per andare a lavorare e vivere in città qui devi pagare. Se non puoi permettertelo, fai il pendolare o ti adatti a spazi ristretti. C’è chi dice con gli stessi soldi si comprerebbe una villa in Basilicata. E allora andasse in Basilicata, che dire».

 

Qualcuno la taccia di una certa arroganza.

«Non me ne curo. Sono fatto così, prendere o lasciare, fa parte del gioco».

 

[…]

 

Ma lei dove abita?

«In un attico a Città Studi, 110 metri quadri con terrazzo. Ma non è sempre stato così, anch’io ho fatto sacrifici prima di raggiungere il benessere. Ho vissuto in una ex cascina a San Giuliano, sono stato in affitto in un appartamento in via Padova dove non funzionava neanche lo scaldabagno. Il padrone di casa mi disse: Tanto la tua fidanzata è russa, al freddo è abituata”.

gian maria tirrico 3

 

Quando ha iniziato?

«A 18 anni. […]Mi imbattei in un annuncio di lavoro per un’agenzia immobiliare, stavo cercando di racimolare qualche soldo per andare in vacanza in Croazia con la mia ragazza di allora».

 

Successo immediato?

«All’inizio fu complicato, la cultura era quella che era, faticavo a destreggiarmi tra regolamenti, progetti e codici. Il secondo giorno mi affidarono un appuntamento per la vendita di una mansarda a Paderno Dugnano ma mi avevano dato solo le chiavi della porta d’ingresso e non del portone. Per entrare dovetti citofonare ai condomini. Gli acquirenti erano atterriti».

 

Riuscì a vendere?

gian maria tirrico 2

«Il mese successivo, provvigione di 1.500 euro. I miei primi soldi. Lasciai perdere la Croazia, mollai la fidanzata e me ne andai da solo a Santo Domingo. Ne tornai rinato, mai avrei pensato di potermi permettere mete esotiche. Immaginavo una vita da elettricista, di colpo capii che con quel mestiere avrei potuto permettermi un certo tenore di vita».

 

Che sfizi decise di togliersi?

«In primis rinnovai il mio guardaroba. Da giovane vestivo in tuta e avevo solo scarpe da tennis, ai primi appuntamenti mi presentai con un paio di stivali pitonati bordeaux che mi aveva prestato mio fratello».

 

Audace.

«Ora possiedo più di 15 completi. Il mio preferito è un gessato blu a righe fucsia. Ho fatto personalizzare la fodera con volanti di automobili e una scritta che mi rappresenta: “Spingere”.

 

In che senso Spingere?

gian maria tirrico 16

«In tutti i sensi, ma soprattutto in quello della palestra. Ci vado almeno cinque volte a settimana, per me l’aspetto estetico è fondamentale. Mantenere questo fisico per me è fondamentale, alimenta la mia autostima. Ho rifatto il naso, sistemato i denti, fatto iniezioni di botox. Mi fa stare meglio e performare di più sul lavoro. In una città come Milano l’estetica è fondamentale, l’abito fa il monaco. A pari professionalità i clienti sceglieranno te».

 

Ha aperto 11 agenzie in città.

«Mi sono messo in proprio nel 2014 […] La concorrenza mi ha sempre conosciuto e temuto. Mi sono fatto le ossa da Gabetti, il non plus ultra delle agenzie a Milano, e poi ho lavorato a Lambrate e in un franchising. Ho imparato nuove tecniche di acquisizione, facevamo il censimento di microzone. Ora si è virato sul telemarketing».

 

gian maria tirrico 15

Vendita più remunerativa?

«Una villa da 3 milioni di euro».

 

Quanti immobili avete in portafoglio?

«Più di 130. Ma li acquisiamo solo se la richiesta dei proprietari è in linea con la nostra valutazione. […] ».

 

Dipendenti?

Almeno quattro collaboratori per agenzia, paghiamo forte: fisso base di 1.300 euro, provvigioni dal 5 al 30%, a seconda dell'esperienza. Molti di loro li ho reclutati via social».

 

Ecco, i social...

«Ho iniziato a proporre contenuti l’anno scorso, volevo mostrare la mia personalità. Sono un po’ presuntuoso, simpatico, un personaggio attrattivo per i ragazzi. I giovani vogliono somigliare a qualcuno e io sono perfetto. Penso di essere un ottimo esempio».

 

Trova?

«Sì, mi vesto bene, vado in palestra, lavoro e guadagno, ho una bella macchina, una Porsche Taycan elettrica azzurra a cui avevo anche fatto il tag su Instagram. E poi mangio sano, do consigli sull’alimentazione e posto training motivazionali».

 

gian maria tirrico 14

Un guru. Sua moglie come vive questa impennata di popolarità?

«È contenta per me ma non troppo entusiasta. Teme possa montarmi la testa».

 

[…]

 

Difetti?

gian maria tirrico 13

«Non ne ho».

 

Non faccia il modesto.

«Forse…ecco, in effetti faccio fatica a non essere al centro dell’attenzione».

 

Mai pensato allo sbarco in tv?

«A Uomini e donne sono già stato, nel 2016. Adesso mi ha contattato una delle più grandi case di produzione del mondo per lanciare un nuovo programma».

gian maria tirrico 12gian maria tirrico 10gian maria tirrico 1gian maria tirrico 6gian maria tirrico 9gian maria tirrico 7gian maria tirrico 11

[...]

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…