sordi 13

I SOLDI DI SORDI SONO DI TUTTI – FINE DELLA BAGARRE SULL’EREDITÀ DI ALBERTONE: I 37 ASPIRANTI EREDI CHE AVEVANO IMPUGNATO IL TESTAMENTO DI AURELIA HANNO PERSO LA CAUSA - DOPO L'ESTATE, UNA VOLTA TERMINATA LA MOSTRA DEL CENTENARIO, NELLA VILLA AFFACCIATA SULLE TERME DI CARACALLA PRENDERÀ IL VIA LA REALIZZAZIONE DEL MUSEO DEDICATO ALL’ATTORE…

Gloria Satta per "www.ilmessaggero.it"

 

ALBERTO SORDI

Non ci sono più ostacoli: dopo l' estate, una volta terminata la mostra del centenario in programma dal 7 marzo al 29 giugno, nella villa di Alberto Sordi affacciata sulle Terme di Caracalla prenderà il via la realizzazione pratica del museo dedicato al grande attore scomparso nel 2003.

 

I 37 aspiranti eredi che avevano impugnato il testamento di Aurelia, la sorella di Alberto, hanno perso la causa. Dopo il tentativo, fallito nel 2018, di sequestrare l' ingente patrimonio di Sordi, tutte le loro istanze sono state rigettate e il Tribunale di Roma ha riconosciuto la piena legittimità dell' atto che destinava il tesoro dell' attore alla Fondazione Museo Alberto Sordi proprio in vista della realizzazione di un centro espositivo permanente.

ALBERTO SORDI VILLA

 

IL TESTAMENTO E' dunque il pubblico l' unico erede dell' amatissimo Albertone. Lo ha confermato la sentenza, molto dettagliata e non più contestabile. Hanno infatti rinunciato all' appello i 37 lontani parenti che accusavano Aurelia (scomparsa nel 2014 a 97 anni) di essere incapace di intendere e di volere quando, nel 2011, decise di mettere nero su bianco le volontà del famoso fratello il cui patrimonio faceva gola a molti: oltre alla grande villa costruita dall' architetto Clemente Busiri Vici un secolo fa e acquistata da Alberto nel 1954, fanno parte dell' eredità il vasto studio di Via Emilia, conti correnti, titoli, azioni.

alberto sordi venezia,la luna e tu

 

Ma la signorina Sordi, ha stabilito il Tribunale, al momento dell' atto era lucidissima (lo era anche quando elargì del denaro all' autista e alle persone di servizio, tutti assolti un anno fa dall' accusa di circonvenzione di incapace).

 

E proprio per evitare l' assalto dei questuanti e rispettare la volontà di Alberto, dopo la scomparsa dell' attore si era rivolta alle persone di cui si fidava di più per creare la Fondazione Museo Alberto Sordi a cui destinare il tesoro ereditato. A condizione che venisse realizzato il museo all' interno della villa, vincolata peraltro dal ministero dei Beni Culturali a questa specifica destinazione.

 

ALBERTO SORDI VILLA

IL CONCORSO Presidente della Fondazione è Italo Ormanni, già magistrato di chiara fama, presidente onorario Walter Veltroni e vicepresidente Giambattista Faralli che fu molto vicino ad Aurelia e oggi rivela: «Un primo nucleo del Museo è già stato realizzato: è l' archivio che abbiamo riorganizzato, digitalizzato e sistemato nei locali più adatti della villa per riaccogliere la sterminata documentazione relativa alla vita e al lavoro di Sordi».

 

villa di alberto sordi 15

L' inaugurazione è prevista il prossimo 15 giugno, il giorno in cui Alberto avrebbe compiuto 100 anni. «Riconosciuto di particolare rilevanza storica dalla Sovrintendenza, l' archivio in futuro si aprirà anche ai contributi di altri attori e registi: diventerà un centro di consultazione su una stagione irripetibile del cinema italiano e sul ruolo centrale di Roma nella realizzazione dei grandi film».

alberto sordi con le sorelle aurelia e savina

 

I PROGETTI Per creare il museo, tre anni fa la Fondazione aveva indetto un concorso per giovani architetti in tandem con la Fondazione Alberto Sordi Giovani (di cui è presidente Ormanni e presidente onorario Carlo Verdone) con la collaborazione della Facoltà di Architettura presso La Sapienza.

 

Avevano vinto tre progetti, tutti firmati da laureati under 30: costituiranno ora la base per dare inizio ai lavori rispettando così il desiderio di Sordi che dedicò tutta la sua vita al pubblico e al pubblico ha voluto lasciare il suo tesoro, frutto del suo lavoro.

 

villa di alberto sordi 13

«Quando si vince una causa c' è sempre soddisfazione», commenta l' avvocato della Fondazione, Claudio Martino, «ma quella più grande, per noi, è aver contribuito ad attuare la volontà di Alberto prima e poi di sua sorella Aurelia, con la quale avevamo personalmente preso un impegno.

 

La villa diventerà finalmente un museo, un luogo aperto e fruibile da tutti. Il rischio che prendesse un' altra destinazione è dunque scongiurato».

villa di alberto sordi 12villa di alberto sordi 9ALBERTO SORDI VILLAaurelia sordicarlo e luca verdone con aurelia sordicarlo e luca verdone con aurelia sordiAURELIA SORDIvilla di alberto sordi 10villa di alberto sordi 11FRANCA VALERI ALBERTO SORDIalberto sordi silvana manganoALBERTO SORDI DOVE VAI IN VACANZAALBERTO SORDI DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIOalberto sordi andreina pagnaniALBERTO SORDI UN AMERICANO A ROMA STENOsilvana mangano alberto sordialberto sordi ALBERTO SORDIalberto sordi venezia,la luna e tuvilla di alberto sordi 14villa di alberto sordi 17villa di alberto sordi 16villa di alberto sordi 8villa di alberto sordi 18ALBERTO SORDI VILLA

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...