mario mori giuseppe de donno giovanni falcone paolo borsellino gian carlo caselli carlo vulpio

“IL DOSSIER DEI ROS SU MAFIA E APPALTI NON FU MAI ARCHIVIATO” – GIAN CARLO CASELLI RISPONDE SUL “CORRIERE” A CARLO VULPIO CHE AVEVA RECENSITO IL LIBRO DI MORI E DE DONNO SULLA QUESTIONE MAFIA-APPALTI: “DAL ‘92 VI FU UNA ININTERROTTA SERIE DI ARRESTI E RINVII A GIUDIZIO, OLTRE CHE PER TUTTI I MAFIOSI, ANCHE PER PIÙ DI 120 PERSONE TRA CUI POLITICI E IMPRENDITORI. NESSUNO PRETENDE CHE I PM DI PALERMO DEL DOPO STRAGI SIANO RINGRAZIATI, MA NEPPURE CHE FOSSERO COPERTI CON SCHIZZI DI FANGO DI DUBBIA NATURA…” - LA RISPOSTA DI VULPIO

1. IL DOSSIER DEL ROS SU MAFIA E APPALTI QUELL’INDAGINE NON VENNE ARCHIVIATA

Estratto della lettera di Gian Carlo Caselli per il "Corriere della Sera"

 

GIAN CARLO CASELLI

Caro direttore, l’entusiastica «recensione» di Carlo Vulpio del libro degli Ufficiali del Ros Mori e De Donno sulla questione mafia-appalti comprende una distinzione fra «buoni» e «cattivi». Fra i secondi, in una «gradazione di responsabilità» non meglio specificata, viene inserito anche il mio nome in modo apodittico e senza alcun contradditorio. Ecco dunque una nuova «medaglia», dopo quelle di fascista, comunista e mafioso, che mi sono guadagnato in cinquant’anni di impegno sul versante Br, Cosa nostra e violenze NoTav.

 

la recensione di carlo vulpio sul corriere della sera del libro di mario mori giuseppe de donno

Più in generale, scrive Vulpio che il dossier del Ros su mafia e appalti non ebbe mai vita facile.

Nemmeno dopo l’assassinio di Falcone il 23 maggio 1992 e poi di Borsellino, avvenuto il successivo 19 luglio. E alla fine venne seppellito definitivamente insieme con i due magistrati. Anche in questo caso si tratta di affermazioni recepite apoditticamente ancorché smentite dagli atti processuali citati analiticamente nella Relazione predisposta dalla Sezione grandi appalti (2 Aggiunti e 5 sostituti), che come Procuratore capo di Palermo avevo consegnato alla Commissione Antimafia mi pare nel 1999.

 

Essa dimostra che l’indagine non fu mai archiviata e che a far data dal giugno 1992 vi fu una ininterrotta serie di arresti e/o rinvii a giudizio, oltre che per tutti i mafiosi che gestivano gli appalti (tra i quali Riina, Buscemi Antonino, Lipari ed altri) anche per più di 120 persone tra cui uomini politici, imprenditori di rilievo nazionale (come Lodigiani, Rizzani, De Eccher, Salomone), professionisti e dirigenti di enti regionali. Vennero richieste autorizzazioni a procedere nei confronti di ministri e parlamentari.

mario mori giuseppe de donno 4

[...]

 

Infine, nessuno pretende che i pm di Palermo del dopo stragi (organizzati in una squadra compatta, senza di che sarebbe stato illusorio sperare di vincere le difficoltà che il grande Nino Caponnetto ha sintetizzato con le parole «è tutto finito, non c’è più niente da fare») siano perennemente ringraziati per il decisivo contribuito dato alla salvezza della nostra democrazia dall’attacco criminale mafioso: ma neppure si vorrebbe che fossero coperti troppo disinvoltamente con schizzi di fango di dubbia natura .

strage di capaci

 

LA RISPOSTA DI CARLO VULPIO

Caselli ha il diritto di dire ciò che vuole. Ma «schizzi di fango», no. Il libro di Mori e De Donno è lì. Può «recensirlo» lui, se crede, e come crede. (cv).

Articoli correlati

MARIO MORI E GIUSEPPE DE DONNO APRONO LE VALVOLE DOPO L'ASSOLUZIONE NEL PROCESSO SULLA TRATTATIVA...

 

 

 

la verita sul dossier mafia appalti mario mori giuseppe de donnogiovanni falcone paolo borsellinostrage via d ameliomario mori giuseppe de donno 2mario mori giuseppe de donno 0mario mori giuseppe de donno 1mario mori giuseppe de donno 3

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA