
“IL PESO DEL CROLLO LO SENTO ANCORA ADESSO. MI SENTO RESPONSABILE MA NON COLPEVOLE” – GIOVANNI CASTELLUCCI, EX AD DI AUTOSTRADE, HA RILASCIATO DICHIARAZIONI SPONTANEE NEL PROCESSO PER LA TRAGEDIA DEL PONTE MORANDI: “NESSUNO SOLLEVÒ DUBBI SULLA SICUREZZA, NEANCHE CHI NON AVEVA INTERESSE. NON ACCETTO L'ACCUSA DI RISPARMI PER GARANTIRE PIÙ DIVIDENDI. I COSTI DELLE MANUTENZIONI NON SONO MAI CALATI TRANNE NEL 2018” – I FAMILIARI DELLE 43 VITTIME: “AVRANNO ANCHE FATTO MANUTENZIONI MA NON HANNO FATTO QUELLE CORRETTE…”
MORANDI: CASTELLUCCI, 'PESO DEL CROLLO LO SENTO ANCORA ADESSO'
(Adnkronos) - "Il peso per il crollo del ponte Morandi lo sentivo allora e lo sento ancora adesso". Giovanni Castellucci si è presentato al banco degli imputati al processo per il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018, costato la vita a 43 persone.
L'ingegnere, ex ad di Autostrade, secondo le premesse parlerà per sei ore in cui rilascerà dichiarazioni spontanee, chiarendo le parti relative alla manutenzione del viadotto
CASTELLUCCI, MI SENTO RESPONSABILE MA NON COLPEVOLE
(ANSA) - "Mi sento tuttora responsabile ma non colpevole. Responsabile su quello che era la gestione del ponte e in quanto custodi del bene questa responsabilità me la sento". Così Giovanni Castellucci all'inizio della sua deposizione nel corso del processo per il crollo del ponte Morandi.
CASTELLUCCI,PONTE LO AVREMMO RICOSTRUITO PIÙ VELOCEMENTE NOI
(ANSA) - "Ho sempre dato la disponibilità alla ricostruzione del ponte, la collaborazione con il sindaco e poi commissario Marco Bucci è stata totale. Certo noi avremmo potuto farlo più velocemente".
giovanni castellucci di autostrade
Così Giovanni Castellucci nel corso delle sue spontanee dichiarazioni nel processo per il crollo del ponte Morandi in cui è imputato insieme ad altre 57 persone. Il rifacimento del viadotto fu invece affidato al consorzio italiano che escluse Aspi da ogni azione.
CASTELLUCCI, COMUNICATO SUL CROLLO SBAGLIATO MA VOLUTO DA CONSOB
(ANSA) - L'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci al processo per il crollo del Ponte Morandi a Genova si è mostrato pentito per le comunicazioni fatte all'indomani del crollo. "Ho sbagliato il comunicato nei termini e modi. Un comunicato voluto da Consob e col senno di poi lo considero una cosa sbagliata" ha detto in aula ai giudici.
FABIO CERCHIAI E GIOVANNI CASTELLUCCI
"Mi ha addolorato il fatto che a crollare sia stato un ponte sul quale una società ricca investiva e sul quale i lavori erano continui. Su quel ponte si lavorava da almeno tre anni continuamente.
Un ponte sul quale una grande società di ingegneria, Cesi, non più tardi di due anni prima e poi confermato a valle della tragedia aveva scritto senza dubbio che le procedure di ispezione erano sicuramente adeguate.
Era un ponte su cui si investiva con regolarità almeno negli ultimi tre anni e su cui c'erano rassicurazioni di società serie. Non riesco ad accettare che questo ponte sia crollato. È stata una sconfitta per tutti: per la collettività, per gli sforzi che avevano portato a una sicurezza totale sulle nostre Autostrade"
PONTE MORANDI: CASTELLUCCI, 'TRAGEDIA DEL CROLLO HA AFFLITTO TUTTA L'ITALIA'
(Adnkronos) - "Penso che la tragedia del crollo del ponte abbia afflitto non solo Genova, ma tutta l'Italia e tutti coloro che hanno un senso di comunità. Io ero Ad di una società che ha gestito il ponte per 50 anni, il peso lo sentivo allora e lo sento adesso.
Sono arrivato per primo a Genova, ho cercato di aiutare nei comitati di crisi, di mettermi a disposizione del commissario Giovanni Toti, allora presidente della Regione, con l'ammirazione per chi salvava vite umane scavando.
Sentivo la grande frustrazione di non potere aiutare se non accelerando i lavori. Ho cercato di fare quello che potevo per alleviare le pene di coloro che avevano sofferto, ma questo non cancella quello che è successo". Lo ha detto l'ex Ad di Autostrade Giovanni Castellucci durante il processo per il crollo del ponte Morandi.
PONTE MORANDI: CASTELLUCCI, 'HO CHIESTO E OTTENUTO CHE VITTIME FOSSERO INDENNIZZATE'
(Adnkronos) - "Questa è stata una sconfitta per tutti, la collettività, l'azienda. Ho chiesto e ottenuto che le vittime fossero indennizzate. Oggi non ho più nessun rapporto con l'azienda. Ho sempre pensato che la verità dovesse venire fuori in maniera chiara", lo ha detto l'ex Ad di Autostrade Giovanni Castellucci al processo per il crollo del ponte Morandi.
PONTE MORANDI: CASTELLUCCI, 'COSTI MANUTENZIONI MAI CALATI'
(Adnkronos) - "I costi delle manutenzioni non sono mai calati tranne nel 2018, ma era un anno particolare, i costi erano calati e poi aumentati. Essere accusato di avere tagliato le manutenzioni per i dividendi non potevo accettarlo.
Sui dividendi, è stato spiegato, che quello del 2017 era dovuto a un fatto straordinario. Quell'anno si decise che Aspi non dovesse fare cose non autostradali e cose autostradali fuori dall'Italia.
Questo assetto avvenne con un dividendo in natura, ovvero delle azioni e un dividendo liquido per la vendita della partecipazione ad Atlantia.
Gli asset nel 2016 avevano generato 230 milioni di utili". Lo ha detto l'ex Ad di Autostrade Giovanni Castellucci al processo per il crollo del ponte Morandi.
PONTE MORANDI: CASTELLUCCI, 'NESSUNO SOLLEVO' DUBBI SU SICUREZZA'
(Adnkronos) - "Ci fosse stato un indice sulla sicurezza avrebbero fatto tutti i salti sulla sedia, ma non lo fece nessuno, neanche chi non aveva interesse su azionisti e azienda. Nessuno sollevava il minimo dubbio".
Lo ha detto l'ex Ad di Aspi Giovanni Castellucci nel corso del processo per il crollo del ponte Morandi.
Castellucci, nel corso delle dichiarazioni spontanee rivela una riunione del 2008 sulla realizzazione della Gronda di Genova in cui, dice "c'era stata la valutazione della struttura tecnica sull'idoneità del ponte Morandi ad assolvere il suo compito".
soccorsi dopo il crollo del ponte morandi
CASTELLUCCI, NON ACCETTO L'ACCUSA DI RISPARMI PER DIVIDENDI
(ANSA) - "Manutenzioni risparmiate per garantire più dividendi? I costi per le manutenzioni non sono mai calati".
Così Giovanni Castellucci nel corso delle sue spontanee dichiarazioni al processo per il crollo del ponte Morandi.
"E' stato presentato un grafico con il calo delle manutenzioni, ma vi assicuro che essere accusato di aver tagliato le manutenzioni per dare più dividendi non lo posso accettare. Il dividendo del 2017 - ha spiegato l'ex top manager - era dovuto a un fatto straordinario, in quell'anno si decise un riassetto organizzativo, un asset veniva passato da Autostrade ad Atlantia".
una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak
"Il piano finanziario di Aspi con il decreto Genova presenta circa 21 miliardi di dividendi in 19 anni dal 2020 al 2038. Un importo quasi doppio di quello distribuito prima del 2016. Ritengo che l'idea di dividendi abnormi e crescenti sia un'idea che non ha basi.
Le manutenzioni avevano un importo superiore a quello previsto dai contratti. Posso solo dire - ha concluso Castellucci - che Autorità dei trasporti ha fatto un'analisi per verificare l'efficienza della spesa dei vari concessionari e ha stabilito che Autostrade spendesse troppo, un 10% in più di quanto doveva".
PONTE MORANDI: POSSETTI (COMITATO VITTIME), 'MANUTENZIONI FATTE NON CORRETTE'
(Adnkronos) - "Loro avranno anche fatto manutenzioni ma non hanno fatto quelle corrette sul ponte.
Hanno utilizzato sistemi di controllo antiquati, non hanno fatto delle operazioni di accertamento e di verifica delle reali condizioni di quel ponte sapendo che c'erano già stati due stralli che erano stati uno sottoposto ad un progetto di retrofitting e l'altro rinforzato.
Quindi se tu hai tre oggetti costruiti nello stesso tempo con delle caratteristiche di grande difficoltà, non puoi evitare di guardare l'altro per 20 anni. Questa è una cosa che cancella tutti i buoni propositi che ci possono essere stati".
Lo ha dichiarato Egle Possetti, presidente del comitato Parenti Vittime del crollo del ponte Morandi, a margine dell'udienza in cui l'ex Ad di Aspi Giovanni Castellucci sta rilasciando dichiarazioni spontanee.
"Hanno utilizzato metodi di controllo che erano profondamente sbagliati. - continua Possetti - Per tutti questi anni hanno usato o persone incompetenti o sciatteria o anche sicuramente dei calcoli da un punto di vista economico.
La manutenzione sulla pila 9 aveva dei costi importanti, avrebbe avuto anche degli impatti sulla circolazione ma è chiaro che tutto andrebbe dovuto essere fatto guardando prima alla sicurezza perché poi abbiamo visto che l'impatto sulla circolazione è stato devastante col crollo. Quindi anche se le manutenzioni son state costanti, non erano quelle corrette".
"È chiaro che la società è responsabile - ha sottolineato Possetti - Aveva in carico questa infrastruttura nel momento in cui è avvenuto il crollo.
Le colpe le stabiliremo qui ma sicuramente qualche colpa di qualcuno ci sarà perché il ponte non è caduto per un evento catastrofico, un meteorite o quant'altro e i nostri cari non hanno deciso di suicidarsi".
"Ci saranno delle colpe, ci saranno delle responsabilità ma sicuramente quello che è evidente è che qualcosa di sbagliato c'è stato - continua- Tutti stanno dicendo in aula nelle dichiarazioni spontanee che hanno fatto tutto bene.
A questo punto cercheremo di capire chi ha sbagliato. Posizioni di vertice come quella di Castellucci, come quella di Berti e come quella di Donferri, anche se non hanno avuto notizia, sono comunque responsabili dell'operato dei loro sottoposti. Ma soprattutto in una posizione di vertice io mi devo accertare che le cose vengano fatte nel modo corretto perché chi ha posizioni di vertice non può avere solo gli onori, deve anche avere gli oneri".
il crollo del ponte morandi
il ponte morandi nel video girato da un drone 4
il ponte morandi nel video girato da un drone 5
Alejandro Cordova - uno dei primi soccorritori del ponte morandi
elicoidale ponte morandi
giovanni castellucci 1
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FABIO CERCHIAI E GIOVANNI CASTELLUCCI
giovanni castellucci con il plastico del ponte morandi a porta a porta
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giovanni castellucci 9