newyorkesi lasciano la citta' newyork traslochi

“IL QUARTIERE È UN ORINATOIO A CIELO APERTO” – DECINE DI FAMIGLIE STANNO LASCIANDO L'UPPER WEST SIDE A MANHATTAN DA QUANDO IL SINDACO HA DECISO DI OSPITARE I SENZATETTO NEGLI HOTEL PER IMPEDIRE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS: “CI SONO PERSONE CHE FANNO I BISOGNI IN STRADA, C’È CHI SI DROGA. LA VIOLENZA È AUMENTATA COSÌ COME LA PROSTITUZIONE” – IL QUARTIERE È ABITATO DA FAMIGLIE PROGRESSISTE E LIBERALI CHE HANNO VOTATO DE BLASIO E CHE ADESSO SONO INCAZZATE CON LUI TANTO DA CITARE IN GIUDIZIO LA CITTÀ… - VIDEO

 

DAGONEWS

 

newyorkesi lasciano la Upper West Side

La fotografia del weekend dell’Upper West Side, a Manhattan, è un via vai di camion dei traslochi. In tanti stanno abbandonando la zona da quando migliaia di senzatetto sono stati trasferiti in alberghi di lusso e residenze per arginare la diffusione del coronavirus.

 

Da quel momento le strade del quartiere, da quanto raccontano i residenti, sono precipitate nel caos: gente che fa i bisogni in strada, si droga e scarica la propria spazzatura sui marciapiedi.

 

newyorkesi lasciano la Upper West Side

I residenti hanno raccontato di un aumento della microcriminalità e di casi di prostituzione. Un inferno che ha spinto tante famiglie a lasciare la zona. Alcune si trasferiranno in altri quartieri,  altre hanno proprio deciso di abbandonare la città per trovare una nuova serenità in altri Stati.

 

Curtis Sliwa, fondatore dei Guardian Angels, ha dichiarato che si tratta di una vera e propria “evacuazione di massa”: «C’è chi mi ha raccontato di non sentirsi più al sicuro nella zona dove ha vissuto per anni. Molti se ne vanno con le lacrime agli occhi.

 

Altri mi hanno raccontato che la qualità della vita a New York è precipitata a tal punto da definirla pessima. Una famiglia con dei ragazzi adolescenti mi ha raccontato che la zona è diventata un orinatoio a cielo aperto. Questo è un quartiere progressista e liberare. Sono le persone che hanno votato De Blasio e che adesso sono inferocite con lui. Pensano che abbia distrutto la città».

 

senzatetto a new york 8

Al momento più di 13.000 senzatetto sono alloggiati in 139 hotel in tutta la Grande Mela, compresi tre hotel di lusso, The Belleclaire, The Lucerne e The Belnord, nell'Upper West Side. I residenti della zona hanno assunto un avvocato per citare in giudizio la città per riportare i senzatetto in rifugi dove possono ricevere l'aiuto di cui hanno bisogno.

senzatetto a new york 3newyorkesi lasciano la Upper West Side senzatetto a new york 4newyorkesi lasciano la Upper West Side senzatetto a new york 2senzatetto a new york 5senzatetto a new york 1newyorkesi lasciano la Upper West Side newyorkesi lasciano la Upper West Side senzatetto a new york 7senzatetto a new york 6newyorkesi lasciano la Upper West Side newyorkesi lasciano la Upper West Side newyorkesi lasciano la Upper West Side

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…