IN PALIO C’È SOLO LA POLEMICA – DANIELA SANTANCHÈ NE HA COMBINATA UN’ALTRA: LA MINISTRA HA AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE CHE LA TRADIZIONALE CORSA DI SIENA È UN “EVENTO TURISTICO”, MINIMIZZANDO IL VALORE CULTURALE DELL’INIZIATIVA E SCATENANDO UN’ONDATA DI INDIGNAZIONE DA PARTE DEI SENESI. CHE, FRA L’ALTRO, DEVONO FARE I CONTI CON L’ENNESIMA PETIZIONE POPOLARE, LANCIATA DAGLI ANIMALISTI, PER CANCELLARE IL PALIO
Estratto dell’articolo di Maurizio Bologni per www.repubblica.it
E’ un Palio, quello dell’Assunta […], che la vigilia ha caricato di tensioni non tradizionali ed estranee al rito. Inattesi acquazzoni […] hanno infradiciato l’anello di tufo di piazza del Campo, causato l’annullamento di due prove, costretto gli operai del Comune al super lavoro […] per tentare di sanare la pista. Ma questo ci sta, […] è una variabile della giostra.
Quello che invece “non ci sta”, per i senesi, è la petizione popolare lanciata a livello nazionale dall’associazione “Rispetto per tutti gli animali”, presieduta da Giancarlo De Salvo, che punta a raccogliere 500 mila firme di elettori italiani entro il 15 settembre per promuovere un referendum diretto a cancellare il Palio […].
E poi ci sono le dichiarazioni del ministro dello spettacolo Daniela Santanché, […] che […] in un’intervista a La Nazione ha definito il Palio “un evento cruciale per l’economia di un territorio e per il turismo, settore con una filiera di 24 mila aziende in provincia di Siena”.
Parole che agli ortodossi del Palio, la maggioranza a Siena, “non sono piaciute punto”, come dicono loro: “Il Palio è ‘liturgia sublime’ come diceva Mario Luzi, essenza dell’essere di un popolo, non è un veicolo per attrarre turismo e fare business”.
Ma tant’è. “[...] è Palio”, come si dice qui, perché dire semplicemente “si corre il Palio” sarebbe sminuire il significato della festa. L’attesa cresce per una sfida che - secondo le previsioni - sarà condizionata da rivalità storiche: Aquila-Pantera, Oca-Torre, Tartuca-Chiocciola.
Tre di queste sei contrade vengono indicate tra le favorite: Pantera e Aquila, la contrada che è maggior tempo, tra le dieci, che non vince (3 luglio 1992) e Oca. La quarta favorita, la Giraffa, non ha avversarie e può contare sulle capacità di Giovanni Atzeni detto Tittia, il fantino più titolato, finora dieci vittorie, l'ultima di 5 consecutive il 2 luglio nella Selva con il cavallo Violenta da Clodia. Che non è presente: i capitani delle contrade hanno deciso di tagliare i cavalli ritenuti più forti.
Si prevede in ogni caso una partenza impegnativa per il mossiere Bartolo Ambrosione, arrivato al suo 18esimo Palio. Molto dipenderà dall'ordine di entrata tra i due canapi deciso da un sorteggio all'ultimo momento. Ma ecco il quadro dei protagonisti contrade-fantini-cavalli che dovranno essere ufficializzate domattina.
TORRE – Giosuè Carboni detto Carburo su Tabacco
DRAGO – Andrea Coghe detto Tempesta su Vitzichesu
BRUCO – Enrico Bruschelli detto Bellocchio su Zenis
PANTERA – Jonatan Bartoletti detto Scompiglio su Anda e Bola
OCA – Carlo Sanna detto Brigante su Zio Frac
AQUILA – Valter Pusceddu detto Bighino su Viso D'Angelo
ISTRICE – Federico Guglielmi detto Tamurè su Antine Day
TARTUCA – Sebastiano Murtas detto Grandine su Schietta
CHIOCCIOLA – Giuseppe Zedde detto Gingillo su Reo confesso
GIRAFFA – Giovanni Atzeni detto Tittia su Abbasantesa […]