incendi in sardegna

AL ROGO I PIROMANI – IN SARDEGNA SONO STATI TROVATI GLI INNESCHI MULTIPLI USATI PER APPICCARE IL FUOCO, POSIZIONATI IN PUNTI RAGGIUNGIBILI CON DIFFICOLTÀ: IN ALMENO CINQUE INCENDI CHE HANNO DEVASTATO DECINE DI ETTARI DI TERRA, C’È LA MANO DELL’UOMO. A VOLTE SI TRATTA DI VENDETTE TRA PRIVATI, LITIGI TRA ALLEVATORI CONFINANTI O CONFLITTI TRA COMPAGNIE DI CACCIA. MA SPESSO SONO TERRE CHE FANNO GOLA AI CRIMINALI CHE VOGLIONO METTERE LE MANI SU AREE DI PREGIO…

Estratto dell’articolo di Francesca Zoccheddu per "la Repubblica"

 

incendio in sardegna 5

Inneschi multipli, posizionati in punti raggiungibili con difficoltà dalle squadre a terra. In pochissimi casi il fuoco è partito accidentalmente, ne sono convinti gli investigatori. Una certezza in un’altra giornata di fuoco in Sardegna, con sei nuovi fronti aperti, da nord a sud dell’Isola, e una ventina di interventi per la macchina antincendio. Della prima domenica di agosto quattro i feriti, centinaia di persone che solo ieri hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni o nelle strutture dove trascorrevano le vacanze, migliaia di ettari andati in fumo. […]

 

incendio in sardegna 2

Praticamente certo l’intervento doloso per i casi di Quartu Sant’Elena, di san Giovanni Suergiu, nel Sulcis, di San Giovanni di Posada (Nuorese), di Gairo (in Ogliastra) e anche Costa Rei, nel sud Sardegna.

 

[…] Per Laura Cadeddu, geologa e presidente della sezione sarda della Società italiana di geologia ambientale, gli incendi attuali «sono verosimilmente una manifestazione di appetiti e interessi criminali, come dimostra il fatto che sono per la maggior parte localizzati in settori di elevato valore ambientale e paesaggistico come le zone umide e stagnali. Sono un approccio comodo degli esseri umani per il raggiungimento di finalità varie senza alcuno sguardo concreto e reale sul futuro, sul danno che si reca».

incendio in sardegna 1

 

Per Stefania Murranca, commissaria superiore e direttrice del servizio Antincendio del Corpo forestale della Sardegna, «degli incendi dolosi accertati negli anni, solo l’1% è stato appiccato da persone con una vera patologia, per il resto le motivazioni sono state varie. Vendette tra privati, litigi tra allevatori confinanti, anche conflitti tra compagnie di caccia: […]In diversi casi, soprattutto nelle aree interne, anche per “sollecitare” assunzioni nei cantieri forestali. […]».

 

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