maxi truffa sui sostegni covid 3 rimini

“MADONNA, LO STATO ITALIANO È INCREDIBILE, PRATICAMENTE VUOLE ESSERE FREGATO” - L’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE SCOPERTA A RIMINI DALLA GUARDIA DI FINANZA ERA RIUSCITA A OTTENERE 440 MILIONI DI EURO DI BONUS EDILIZI E RISTORI COVID - LE INTERCETTAZIONI: “NON HAI IDEA DI QUANTI CAZZO DI SOLDI HANNO FATTO, NON SANNO PIÙ DOVE ANDARE AD APRIRE I CONTI CORRENTI IN GIRO PER IL MONDO”, “MI SERVONO SOCIETÀ, ANCHE SOCIETÀ AL LACERO, ANZI MEGLIO, BISOGNA AVERE PERSONE FIDATE, PERSONE ANZIANE”, “NOI IN QUANTO TEMPO LO FACCIAMO? IN UNA MANGIATA DI UN PANZEROTTO…”

Valentina Errante per "il Messaggero"

 

maxi truffa sui sostegni covid 2

«Madonna, lo Stato italiano è incredibile, praticamente vuole essere fregato». Era questo il manifesto dell'associazione a delinquere scoperta a Rimini dalla Guardia di Finanza, un'organizzazione che in sei mesi, attraverso una galassia di società fantasma intestate a prestanome, era riuscita a ottenere con i bonus edilizi e i Ristori Covid, 440 milioni di euro in crediti di imposta.

 

Soldi finiti all'estero, in Germania, Regno Unito, Portogallo e poi a Dubai, o reinvestiti in cripto valute, lingotti d'oro e orologi. La regia della maxitruffa, sui soldi stanziati dallo Stato per aiutare le imprese in difficoltà dopo la pandemia, era a Rimini e il veicolo erano le agevolazioni dei bonus locazione, sismabonus e il bonus facciate, ma le filiali erano in tutt' Italia.

 

superbonus ristrutturazioni 8

Le indagini sono ancora in corso, sono 38 le misure cautelari notificate ieri su richiesta dal sostituto procuratore di Rimini Paolo Gengarelli, 78 gli indagati. Le verifiche lampo, partite nel luglio 2021 dal fallimento di un'azienda, hanno spinto i militari in tutt' Italia, dal Trentino alla Sicilia, passando per il Lazio.

 

L'ORDINANZA

 Le intercettazioni lasciano pochi margini ai dubbi e tornano alla memoria le parole pronunciate da Francesco De Vito Piscicelli la notte del terremoto dell'Aquila: questa volta è il Covid ad avere portato vantaggi economici.

 

maxi truffa sui sostegni covid

«Quelli Milano, oggi si mettono a Dubai..Non ne hai idea di quanti c..di soldi hanno fatto, non sanno più dove andare ad aprire i conti correnti in giro per il mondo per mettere i soldi, ma noi ci stiamo dietro.... ci stiamo dietro, a ruota stiamo andando, però dobbiamo stare attenti».

 

superbonus ristrutturazioni 7

Con l'impiego di «cashdog», cani che fiutano il denaro contante, ieri, durante le perquisizioni i militari hanno trovato trolley pieni di banconote. L'associazione, finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, al reimpiego e autoriciclaggio, ha portato otto persone in carcere e quattro ai domiciliari. Un sistema che il gip Manuel Bianchi definisce «ludopatia da reato».

 

Per i pm Nicola Bonfrate era promotore e capo dell'associazione, al suo fianco Imane Mounsiff, cittadina di origine marocchina, quindi il commercialista riminese, Stefano Francioni e altre cinque persone considerate dagli investigatori i «piazzisti e venditori» nelle varie Regioni, che recuperavano società in difficoltà economica per la creazione di falsi crediti di imposta. In tutto, finora, sono 116 quelle individuate.

 

PERSONE ANZIANE

maxi truffa sui sostegni covid 3

«Mi servono società, anche società al lacero, anzi meglio, che sono al lacero - dice Bonfrate in un'intercettazione - bisogna avere persone fidate, persone anziane». E un altro indagato parlando delle procedure per ottenere i crediti: «Noi in quanto tempo lo facciamo? In una mangiata di un panzerotto. Nello studio, la scrivania è enorme. Lavorando, lavorando, panzerotti, panzerotti e abbiamo finito insieme».

 

Lo scorso 11 ottobre, Bonfrate avvertiva che bisognava impiegare anche la notte: «In quindici giorni amma' carica' cinquanta milioni, tre persone che ci lavorano..si mettono pizza, panini, birra patatine, sul tavolo. Quando diventa un business diventa un lavoro, o si fa o si fa».

maxi truffa sui sostegni covid

 

Bonfrate gestiva e incoraggiava i suoi soci parlando dei profili delle aziende da caricare sulla piattaforma dell'Agenzia delle entrate: «Sono società, sono sei, sette e sono tutti generati su fabbricati e condomini, sono tutti condomini che si fa presto, perché si moltiplicano le particelle velocemente. Ora ne abbiamo altre quattro, queste quattro le fermo... caricheranno un milione. Un milione e due a testa e carico le altre fino al 12 novembre, poi faremo 11 dicembre».

 

IL MECCANISMO

superbonus ristrutturazioni 9

Una volta individuate le società si sceglievano i bonus: con la simulazione dell'esistenza di crediti di imposta generati tramite inserimento della comunicazione nel portale dell'Agenzia delle Entrate per interventi di natura sismica o edilizia mai effettuati su unità immobiliari esistenti. Allo stesso modo si riscuotevano i crediti per locazioni, inesistenti, di immobili adibiti ad aziende.

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…