LONDONISTAN - L’INFERMIERA INGLESE VICTORIA WASTENEY È STATA SOSPESA DAL LAVORO PER MOLESTIE E BULLISMO: AVEVA INVITATO IN CHIESA UNA COLLEGA MUSULMANA PER PREGARE INSIEME A LEI

Caterina Maniaci per “Libero quotidiano”

 

VICTORIA WASTENEY VICTORIA WASTENEY

Benvenuti a Londonistan, conquistata dai musulmani, dove sulla cattedrale di Saint Paul sventola un vessillo che rappresenta una mezzaluna che interseca una croce, dove i pub devono chiudere perché è vietato bere alcolici, dove non si possono ostentare simboli cristiani. Siamo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, e il geniale G.K.Chesterton scrive il romanzo L’osteria volante, in cui descrive visionariamente la Londonistan - e tutta la Gran Bretagna - sotto il dominio islamico.

 

Visioni, si diceva. Fantascienza. Oggi, cento anni dopo, la visione sembra concretizzarsi. Basta leggere le cronache inglesi contemporanee. L’ultima notizia, in ordine cronologico, riguarda una vicenda che aveva già fatto molto parlare, quella di Victoria Wasteney, un’infermiera di 38 anni, che è stata sospesa dal suo lavoro per nove mesi per molestie e bullismo, secondo le motivazioni ufficiali. E questo perché?

VICTORIA WASTENEY   VICTORIA WASTENEY

 

Perché Victoria aveva invitato una collega musulmana a «pregare» insieme a lei, invitandola in chiesa. L’islamica però si è sentita ferita e l’ha denunciata. I fatti, come ha scritto il Daily Mail, risalgono a un anno fa e ora Victoria ha presentato una denuncia formale per discriminazione. La sua collega, Enya Nawaz, l’ha accusata di tentare di convertirla al cristianesimo.

 

Gli avvocati della 38enne adesso hanno presentato un rapporto a un tribunale del lavoro, sostenendo che è stata «limitata la libertà di coscienza e di religione» della loro cliente, sancita dall’articolo nove della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Victoria, cristiana praticante, lavorava al St John Howard Centre di Homerton, est di Londra, quando conobbe Enya. Le due entrarono subito in confidenza.

 

VICTORIA WASTENEYVICTORIA WASTENEY

Nel corso di quel periodo la signorina Nawaz si sarebbe ammalata e la signorina Wasteney si sarebbe offerta di pregare per lei. Prima dell’episodio Victoria aveva invitato la collega in chiesa e le aveva regalato un libro che racconta la storia di una musulmana che si era convertita al cristianesimo.

 

Poco tempo dopo Enya si è lamentata coi superiori sul fatto che la collega stesse cercando di farle cambiare fede e ha deciso di lasciare il lavoro. Non è certo questo il primo episodio in cui viene censurato, se non discriminato apertamente, fino alla perdita del lavoro, chi professa la propria fede cristiana. Ed è appunto la Gran Bretagna a detenere questo invidiabile primato.

 

londra   manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione  9londra manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione 9

Basti ricordare che nel gennaio 2013 i giudici della Corte europea per i diritti dell’uomo, con una sentenza storica, hanno riconosciuto che nel Regno Unito Nadia Eweida è stata discriminata solo perché cristiana. La donna era ricorsa alla Corte europea dopo essere stata licenziata dalla British Airways solo perché portava visibilmente al collo una catenina con il crocifisso.

 

La condanna è avvenuta sempre in base all’articolo 9 che protegge il diritto alla «libertà di pensiero, coscienza e religione» e proibisce la discriminazione religiosa. E poco meno di un mese fa, Sara Mbuyi, educatrice d’asilo, è stata licenziata, sempre a Londra, dopo aver detto a una collega lesbica che «il matrimonio è un’istituzione fra uomo e donna».

 

londra   manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione  8londra manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione 8

D’altra parte, questi episodi poco devono stupire se pensiamo che in questo Paese si è giunti persino a vietare, in quasi tutte le aziende private, di fare gli auguri di buon natale con qualsiasi riferimento ai contenuti religiosi di queste feste. Atteggiamento «incoraggiato» anche nelle scuole.

 

Facile dire che sotto a tutto questo ci sono i fiumi di denaro che i ricchi musulmani hanno investito in Gran Bretagna, e in particolare a Londra, dove la finanza islamica ha comprato quasi l’intera città. Ma se si passa nella «laicissima» Francia, si fanno altre incoraggianti scoperte.

londra   manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione  6londra manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione 6

 

londra   manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione  5londra manifestazione di musulmani contro la liberta' di espressione 5

Per esempio, l’ultima proposta presentata al governo da un deputato socialista e una senatrice ecologista: togliere ogni riferimento alla tradizione cristiana dai nomi di circa cinquemila comuni francesi. A farne le spese le città che iniziano con «San», ossia il 10,7 per cento dei comuni in terra di Francia. Una follia, ma sotto forma di un rapporto ufficiale presentato al governo. Succede, al tempo di Londistan.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…