![olindo rosa massimo bossetti](/img/patch/09-2019/olindo-rosa-massimo-bossetti-1207038_600_q50.webp)
“IO COME OLINDO E ROSA”- SU “OGGI” LA LETTERA-APPELLO DI BOSSETTI DAL CARCERE: ''NON SONO IO LA PERSONA CHE HA UCCISO LA PICCOLA YARA. CHIEDO CHE I REPERTI DEL MIO CASO NON VENGANO DISTRUTTI COME ACCADUTO CON I CONIUGI DI ERBA, DUE SPROVVEDUTI CHE COME ME SONO STATI ALLEGRAMENTE CONDANNATI ALL’ERGASTOLO” - SI DEFINISCE “PRIGIONIERO DI STATO” E POI ANNUNCIA CHE STA…
Anticipazione di Oggi
«Voglio fare un appello pubblico a chi di dovere, a chi custodisce i reperti del mio caso: chiedo che venga garantita la massima custodia e conservazione, che non vengano distrutti come accaduto in altri casi, affinché un domani la mia difesa possa fare un’ulteriore accurata indagine. Il timore che possano andare irrimediabilmente distrutti è alto, basti vedere quanto è avvenuto nel caso di Rosa e Olindo… Non per niente – scrive il carpentiere di Mapello – come me sono stati allegramente condannati all’ergastolo due sprovveduti, i coniugi di Erba».
Così scrive Massimo Bossetti in una lettera-appello scritta al conduttore di «Iceberg» su Telelombardia Marco Oliva e che OGGI è in grado di anticipare nel numero in edicola da domani. Bossetti ribadisce la sua innocenza: «Lo ripeto e lo ribadirò finché ne avrò le forze, non sono io la persona che ha ucciso la piccola Yara, non ho minimamente idea di cosa potrebbe essere successo. Confermo la fiducia al mio legale, l’avvocato Claudio Salvagni e a tutto il suo pool che stanno percorrendo tutte le piste alternative senza tralasciare nulla di intentato». Si firma «Massimo Bossetti, prigioniero di Stato». Racconta cosa fa nel carcere di Bollate dove è stato trasferito: «Sto intraprendendo un percorso rieducativo, occupo il mio tempo in modo utile attraverso lo studio e le attività lavorative che il contesto qui offre». E annuncia di stare scrivendo un libro: «Dopo quanto abbiamo subito io e la mia famiglia, è inevitabile la stesura di un memoriale, non crede?».