legione per la liberta della russia

"MEGLIO MORIRE CON LA COSCIENZA PULITA, CHE COME ASSASSINO E OCCUPANTE" - KIEV HA MESSO SU LA "LEGIONE PER LA LIBERTÀ DELLA RUSSIA" CHE COMPRENDE PRIGIONIERI, DISERTATORI, OPPOSITORI E CITTADINI RUSSI CHE SI SCHIERANO CONTRO MOSCA - LA LEGIONE È COMPOSTA DA CIRCA MILLE UOMINI, MA OGNI GIORNO RICEVONO CENTINAIA DI RICHIESTE - PUTIN RISPONDE CON IL  RECLUTAMENTO DI…

Mirko Molteni per “Libero quotidiano”

legione per la liberta della russia 9

 

Nella guerra in Ucraina la partecipazione di militari russi si manifesta in modi atipici. Da un lato abbiamo dissidenti anti-putiniani, si stima fra qualche centinaio e un migliaio, che hanno formato un reparto che combatte al fianco degli ucraini. È la Legione per la Libertà della Russia, che comprende sia prigionieri di guerra e disertori passati a Kiev, sia cittadini russi, magari con parenti ucraini, accorsi sotto le bandiere giallo-blu. Dall'altro lato, l'esercito russo starebbe schierando aliquote crescenti di volontari reclutati dai governi regionali della federazione da impiegare in alternativa al personale di leva.

legione per la liberta della russia 7

 

La Legione per la Libertà della Russia, che ha una bandiera bianco-blu, è stata formata dallo scorso marzo inizialmente con 100 russi disertori e si sarebbe accresciuta, sebbene sulla sua reale consistenza Kiev mantenga il segreto. Per l'esattezza, il 10 marzo venne aperto un canale Telegram a nome della legione, poi il 30 marzo l'agenzia di stampa ucraina Unian specificò che «l'unità è stata creata a partire da una compagnia dell'esercito russo che si è consegnata a noi».

 

legione per la liberta della russia 6

La presentazione ufficiale avvenne con una conferenza stampa del 5 aprile, tenendo segreti i nomi «per motivi di sicurezza». Da allora fioriscono ipotesi sulla sua consistenza, che resta top secret. In giugno il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych aveva dichiarato che era composta da «poche centinaia di membri». In luglio, fonti della stessa legione asserivano che la sua forza era pari a «due battaglioni pienamente equipaggiati», cioè circa 1000 uomini.

 

300 RICHIESTE AL GIORNO

I canali social della Legione vanterebbero 94.000 contatti e uno dei militi, noto col nome di battaglia Arni, ha dichiarato in questi giorni al Moscow Times, mostrandosi col volto mascherato, che «riceviamo ogni giorno 300 richieste di adesione, ma non significa che vengano tutte accettate». Arni ha spiegato la sua scelta: «Ho pensato sarebbe stato meglio morire con la coscienza pulita, anziché morire come assassino e occupante. Così ho cambiato fronte».

 

legione per la liberta della russia 8

Sarebbe invece arrivato in Ucraina direttamente dalla Russia un altro "legionario" anti-Putin, nome di battaglia Professor, che ha raccontato: «Vengo dalla Russia Centrale e ho iniziato a sostenere l'opposizione a Putin dopo l'arresto nel 2019 dell'attivista Yegor Zhukov.Quando l'Ucraina è stata assalita nel febbraio 2022 mi sono vergognato e non ho potuto starmene in disparte».

legione per la liberta della russia 5

 

 A tutt' oggi, l'unico membro della Legione per la Libertà della Russia di cui sia nota l'identità è Igor Volobuyev, ex-funzionario della potente Gazprombank, nativo dell'Ucraina, unitosi al reparto dallo scorso 11 giugno perché, dice, «voglio una Russia libera e democratica». Quanto alla efficacia militare del reparto, l'esperto ucraino Illia Ponomarenko, del Kyiv Independent, è cauto: «Potrebbero esserci vari combattenti russi, ma su come sia organizzata la legione è una domanda aperta».

legione per la liberta della russia 4

 

Intanto, dalla Russia - che ha molti problemi a dispiegare sul terreno forze adeguate al doppio compito di combattere e tenere i territori conquistati- si apprende, dal giornale Kommersant, che sta procedendo il piano del Cremlino di reclutare soldati volontari a contratto che affianchino e rimpiazzino il più possibile quelli di leva nel conflitto in Ucraina, essendo più spendibili politicamente.

 

legione per la liberta della russia 2

FINO A 5MILA DOLLARI

Si tratta di un piano di reclutamento regionale portato avanti dai governatori locali della Federazione Russa e Mosca ha come obbiettivo finale raggruppare almeno un battaglione di 400 soldati, in media, per ognuna delle 85 regioni dell'enorme paese, per un totale stimato in 34.000 uomini. «Finora- scrive Kommersant - sono stati reclutati 40 reparti di volontari, di consistenza variabile fra 90 e 500 residenti, in 19 regioni russe, che vanno da San Pietroburgo a Primorsky, nel lontano oriente».

legione per la liberta della russia 12

 

 Serviranno al fronte per stipendi mensili compresi fra 130.000 e 300.000 rubli, cioè fra 2100 e 5000 dollari. Molti di essi proverrebbero dalle regioni più povere del paese, specie dalle lande della Siberia, e costituirebbero per il Cremlino una valida alternativa alla proclamazione di una «mobilitazione generale» che Putin intenderebbe eventualmente riservare solo a potenziali rischi di scontri diretti con la Nato.

legione per la liberta della russia 11legione per la liberta della russia 10legione per la liberta della russia 1legione per la liberta della russia 3

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…