andrea giambruno atreju

“GIAMBRUNO? SE PARLA, SIAMO FRITTI” – L’ARRIVO DELL’EX SIGNOR MELONI AD “ATREJU” MANDA IN TILT I FRATELLI D’ITALIA – RONCONE: “TUTTI LO OSSERVIAMO: COME TIENE LE MANI? COMPOSTE. PARLA? CHIAMANO ARIANNA. HA LA FACCIA GRIGIA, E TESA. HA GIÀ DOVUTO DIFENDERE IL COMPAGNO MINISTRO LOLLOBRIGIDA, SPIEGANDO CHE È NORMALE FERMARE UN FRECCIAROSSA. DEL RESTO, CHI DI NOI NON L’HA MAI FATTO? ORA GLI TOCCA LA CUSTODIA DELL’EX SIMIL COGNATO GIAMBRUNO. LUI, GELIDO: ‘NON SONO IL BENVENUTO?’. BEGHE DI FAMIGLIA. FATTI LORO…”

ARIANNA MELONI - ATREJU 2023

Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

 

[…] Più che una festa, una grandiosa celebrazione. Di governo. E di potere. […] I Fratelli d’Italia si sono presi le mura di Castel Sant’Angelo, giardini trasformati in una cittadella tricolore, enormi tensostrutture trasparenti da film di fantascienza, al tramonto gabbiani in picchiata sul Tevere e il riverbero delle luci accese di un magnifico albero natalizio alto 18 metri, che papa Francesco — appena laggiù, in San Pietro — se lo sogna. Atreju, eccoci qua.

 

andrea giambruno ad atreju 2

Come ci siamo arrivati? (intanto è pure arrivato, così, di botto, il mitico Andrea Giambruno: è lui, non è lui, senza ciuffo e però sì, pazzesco colpo di scena, è proprio lui. Santo Cielo, e adesso?). Piano. Non divaghiamo. Un tempo, per raggiungere il palchetto che le Meloni — indossando bomber e scarponcini Dr. Martens — tiravano su facendo collette tra i militanti di Azione Giovani, bisognava risalire il bosco del Celio, tra il Colosseo e la sezione ricavata da un’umida catacomba di Colle Oppio, dove tutto era cominciato in un miscuglio di cameratismo situazionista e visionarie sfumature tolkeniane. […]

 

ARIANNA MELONI GIOVANNI DONZELLI - ATREJU 2023

l’altro ieri, qui, c’era Flavio Briatore (però almeno senza babbucce, perché fa freddino). Sottobraccio alla sua amica Daniela Santanchè, che è dovuta intervenire perché Flavione s’è fatto prendere la mano: «Abbiamo la cultura di fregare la gente». Purtroppo, il titolo di questa edizione è: «Bentornato orgoglio italiano». […] Sfuggita una felpa — su una bancarella — con la scritta fascistoide: «Memento audere semper».

 

Nel villaggio si vendono anche libri con titoli così: «Essere donne in un mondo di femministe», oppure «Controstoria del franchismo». A proposito di cultura: il ministro Gennaro Sangiuliano (già nella leggenda per aver annunciato che Dante era di destra) è in un dibattito con la crema della nuova intellighenzia governativa, e cioè Buttafuoco/Giuli/Venezi/Rossi: modera Hoara Borselli, ex primadonna del Bagaglino (che, infatti, vogliono riaprire).

 

andrea giambruno ad atreju 1

Però, anche qui — e non solo alle feste dell’Unità — si ragiona meglio a stomaco pieno: intenso profumo di porchetta, due tizi in doppiopetto nero passeggiano tenendo a mezz’aria scodelle fumanti di fagioli con le cotiche, il vino è un Cesanese del Piglio, e lo mette la cantina dell’onorevole Luca Sbardella. «Gradisce? È gratis». Il vino? «No, il giornale».

 

Ecco La voce del patriota, numero unico, ma con un’intervista — esclusiva, eh — al sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Che, così, segnala chi è l’uomo più potente a Palazzo Chigi. Cioè, lui. Certo Fazzo avrebbe voluto invitare Zelensky. Poi hanno preferito presenze meno usurate: il premier britannico Rishi Sunak, il tycoon del populismo globale con la passione per le canne di marijuana Elon Musk (ma lo sa questo dettaglio, Giorgia?), il ct azzurro Luciano Spalletti (presenza molto criticata, perché dovrebbe essere il ct di tutti) e poi Santiago Abascal, il leader del partito di estrema destra Vox che per il premier spagnolo Sánchez — «Finirà a testa in giù» — ha evocato piazzale Loreto (indelicato).

ATREJU 2023

 

Raccontano che, al forum sulla Giustizia, Renzi (ormai ricchissimo, il politico italiano più ricco con 3,2 milioni di euro nell’ultima dichiarazione dei redditi) abbia ironizzato: «Sto sostituendo Schlein» (dopo l’invito rifiutato, Elly è stata messa in un cartonato). Poi rivolto al sottosegretario Andrea Delmastro: «Non dimetterti». Veramente quello non ci pensa proprio.

ANDREA GIAMBRUNO AD ATREJU

 

Un cronista, in sala stampa, vuol farci un pezzo: chi sono gli altri Fratelli inguaiati con la legge? Vediamo: c’è la Santanchè, che è indagata. Poi ci sarebbero la Montaruli, con condanna in via definitiva, ma promossa a vicepresidente della Vigilanza Rai, e Carlo Fidanza, che ha patteggiato una condanna per corruzione. «Fate i bravi...», ammonisce l’organizzatore di questa kermesse Giovanni Donzelli detto Minnie (per difendere il collega deputato Galeazzo Bignami, che in una foto appariva in divisa da ufficiale nazista, disse che lui, a carnevale, una volta s’era vestito come la compagna di Topolino).

 

ANDREA GIAMBRUNO AD ATREJU

A questo punto si stava andando a vedere la clamorosa pista da pattinaggio su ghiaccio — «Il prossimo anno ne facciamo una da bob!» — ma, appunto, c’è Giambruno. Tutti lo osserviamo: come tiene le mani? Composte. Parla? «Se parla, siamo fritti», dice una dell’ufficio stampa. Chiamano Arianna. Ha la faccia grigia, e tesa. Ha già dovuto difendere il compagno/ministro Lollobrigida, spiegando che è normale fermare un Frecciarossa. Del resto, chi di noi non l’ha mai fatto? Ora gli tocca la custodia dell’ex simil cognato Giambruno. Lui, gelido: «Non sono il benvenuto?». Beghe di famiglia. Fatti loro.

ANDREA GIAMBRUNO AD ATREJU

 

Dov’è la casetta di Babbo Natale? (gira voce abbiano dovuto convincere Fabio Rampelli, già molto indignato per una stella rossa sull’albero della città di Roma, che il vestito di Santa Claus è così, bello rosso, in tutto il mondo. Niente di politico, insomma).

DANIELA SANTANCHE - ATREJU FLAVIO BRIATORE - DANIELA SANTANCHE - ATREJU ROBERTO GUALTIERI - ATREJU

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…