
L’ENNESIMA LEGNATA DI TRUMP AL MONDO WOKE – IL PRESIDENTE AMERICANO METTE NEL MIRINO LA “SMITHSONIAN INSTITUTION”, CHE GESTISCE UNA VENTINA DI MUSEI E CENTRI DI RICERCA A WASHINGTON E NEW YORK, IMPONENDOLE DI FERMARE MOSTRE O PROGRAMMI CHE “DIVIDONO GLI AMERICANI SULLA BASE DELLA RAZZA” – “THE DONALD” HA ANCHE INCARICATO IL SEGRETARIO DELL’INTERNO, DOUG BURGUM, PER RIPRISTINARE STATUE E MEMORIALI CHE SONO STATI “IMPROPRIAMENTE RIMOSSI O CAMBIATI PER PORTARE AVANTI UNA FALSA REVISIONE DELLA STORIA”
Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
Un nuovo ordine esecutivo firmato giovedì sera dal presidente americano Donald Trump prende di mira la Smithsonian Institution, che gestisce una ventina di musei e centri di ricerca a Washington e New York. Trump ha dato al vicepresidente JD Vance […] l’autorità di «eliminare l’ideologia impropria, divisiva o antiamericana» dai musei e dallo zoo nazionale di Washington.
Il segretario dell’Interno Doug Burgum viene invece incaricato di ripristinare statue e memoriali che sono stati «impropriamente rimossi o cambiati negli ultimi cinque anni per portare avanti una falsa revisione della storia». La mossa fa parte di un tentativo dell’attuale presidente e del suo movimento di modificare non solo la politica ma la cultura americana, epurandola dalle idee di sinistra definite «woke».
statua di cristoforo colombo rimossa
Questo è visibile soprattutto nelle università, minacciate con il taglio dei fondi federali se non operano «riforme» per smantellare il linguaggio di diversità, equità e inclusione (DEI) definito «discriminatorio» da questa amministrazione. […]
Nel mirino c’è anche l’attivismo politico o sociale, nel tentativo di ridefinire il piano di studi, promuovendo il patriottismo e abbattendo l’insegnamento di discipline considerate come propaganda della sinistra. […]
L’ordine esecutivo sulla Smithsonian Institution si intitola «Ripristinare la verità e il buonsenso nella Storia americana» e vi si legge che il Congresso non dovrebbe finanziare mostre e programmi che «dividono gli americani sulla base della razza». Tra gli esempi riportati viene citato il Museo della Storia delle Donne Americane, che è in via di sviluppo: «Sta pianificando di celebrare i successi di atleti maschi che partecipano in sport femminili», si legge nel testo; invece adesso dovrà impegnarsi «a celebrare le conquiste delle donne... e non a riconoscere gli uomini come donne».
Un altro esempio citato è il Museo Nazionale della Storia e Cultura Afroamericana, inaugurato nel 2016 alla fine del secondo mandato di Obama […]: l’ordine esecutivo afferma che questo museo ha «definito il lavoro duro, l’individualismo e la famiglia nucleare come aspetti della Cultura bianca». Al segretario dell’Interno viene dato il compito di far restaurare la Independence Hall di Filadelfia, in vista del 250esimo anniversario della firma della dichiarazione d’indipendenza, che avvenne in quell’edificio.