luca morisi escort romeno

L'ESCORT ROMENO CHE HA INCASTRATO LUCA MORISI HA RACCONTATO UN SACCO DI BALLE - NELLE INTERVISTE HA DETTO DI AVER CHIAMATO I CARABINIERI PERCHÉ STAVA MALE. A SMENTIRLO È LA CHIAMATA AL 112 IN CUI DICE DI AVER SUBITO UN FURTO E LA TESTIMONIANZA DEI VICINI SECONDO I QUALI STAVA BENE - AI MILITARI, HA SPIEGATO DI ESSERE STATO DERUBATO DA MORISI CHE NON GLI AVEVA PAGATO 1.500 EURO PER LA PRESTAZIONE SESSUALE - IL SOSPETTO È CHE IN REALTÀ I DUE GIOVANI ABBIANO PORTATO LA DROGA LIQUIDA E DI FRONTE AL RIFIUTO DI MORISI DI DAR LORO UNA CIFRA PIÙ ALTA DI QUELLA STABILITA LO ABBIANO RICATTATO…

Giusi Fasano e Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

 

ESCORT ROMENO CHE HA PASSATO LA NOTTE CON LUCA MORISI

«C'è stato un furto, dovete venire». Sono le 15,30 del 14 agosto quando arriva una chiamata al 112. A telefonare è Petre, rumeno di 20 anni appena uscito dalla casa di Luca Morisi, l'ex responsabile della comunicazione social di Matteo Salvini. Il giovane chiede aiuto, vuole fare una denuncia. Quando arrivano i militari lo identificano insieme a un altro ragazzo rumeno. Petre racconta di essere stato derubato da quell'uomo con cui hanno trascorso una notte di sesso a pagamento e con il quale hanno consumato cocaina. Poi apre lo zaino e consegna un flacone di ghb, la «droga dello stupro».

 

Per Morisi è l'inizio della fine, l'addio alla Bestia che ha creato e fatto crescere portando Salvini ad essere uno dei politici più presenti in rete e con milioni di follower grazie a una strategia aggressiva e martellante. Ma il comportamento del giovane Petre apre nuovi retroscena sulla vicenda. E avvalora l'ipotesi che dietro questa storia ci sia un vero e proprio ricatto. Sono ancora molti i punti oscuri nella vicenda, interrogativi che l'inchiesta dovrà adesso chiarire partendo proprio da quel pomeriggio di agosto . Morisi si accorda con i due giovani per farsi raggiungere nell'appartamento di Palazzo Moneta a Belfiore, in provincia di Verona. I ragazzi arrivano il 13 agosto.

luca morisi

 

Petre sostiene che sono stati contattati attraverso un sito di incontri. È andata davvero così? Oppure è stato qualcun altro a indicare a Morisi il nome dei due escort? Entrambi dicono che nell'appartamento erano soltanto loro tre. Eppure nelle prime versioni veniva accreditata la presenza di un quarto uomo di 50 anni. L'avvocato Fabio Pinelli, che difende Morisi, assicura che non c'era nessun altro. È possibile che la quarta persona sia lo spacciatore di cocaina? «Abbiamo consumato tanta droga», ammette Petre.

 

Alle 17,15, quando i carabinieri perquisiscono l'appartamento di Morisi trovano tracce di polvere bianca su due piatti, un'altra bustina con 0,31 grammi viene sequestrata nella libreria. Chi l'ha portata? Morisi è un personaggio noto, possibile che non temesse di poter subire un ricatto acquistando droga? Saranno i carabinieri a dover ricostruire come e dove si sia rifornito. E soprattutto se anche in passato ci siano stati episodi analoghi di acquisto e successiva cessione di stupefacenti. Al momento nei suoi confronti c'è soltanto una segnalazione al prefetto per quel giorno.

LA CASA DI LUCA MORISI

 

Anche Petre è stato denunciato per il possesso del flacone di ghb. Ma il suo racconto è segnato da numerose discrepanze. Nelle interviste ha detto di aver chiamato i carabinieri perché stava male e aveva bisogno di aiuto. A smentirlo è però la chiamata al 112 in cui dice di aver subito un furto e la testimonianza dei vicini secondo i quali stava bene. In effetti nelle prime dichiarazioni ai militari Petre avrebbe spiegato di essere stato derubato da Morisi che non gli aveva pagato la prestazione sessuale nonostante avessero pattuito la consegna di 1.500 euro.

 

LUCA MORISI

E questo conferma il racconto di qualche vicino sul fatto che nella casa fosse scoppiata una lite. Ma si trattava soltanto di soldi? Il sospetto è che in realtà i due giovani abbiano portato la droga liquida e di fronte al rifiuto di Morisi di dar loro una cifra più alta di quella stabilita lo abbiano ricattato minacciando di chiamare i carabinieri. Come poi è effettivamente accaduto. La telefonata al 112 sarebbe dunque la vendetta per non aver ottenuto una somma più alta, peraltro nella consapevolezza che nel flacone c'era una modica quantità di Ghb e dunque il rischio di avere guai con la giustizia era comunque minimo.

 

CASA DI LUCA MORISI

«È una modalità che abbiamo rilevato in numerosi casi analoghi», conferma un investigatore. Possibile che Morisi non si sia reso conto del rischio che correva? Quante altre volte aveva organizzato simili serate? Il 1° settembre il creatore della "Bestia" abbandona l'incarico. La notizia rimane riservata fino al 23 settembre e quando viene resa pubblica lui stesso diffonde un comunicato: «Lascio per motivi personali, non ci sono problemi politici all'interno della Lega».

 

luca morisi

Salvini è già informato di quanto accaduto, però si decide di avvalorare questa versione. Cominciano a rincorrersi indiscrezioni su un'indagine in corso e poi arriva la conferma di una segnalazione per droga al termine di una notte di sesso a pagamento. Il caso irrompe in una Lega già divisa su numerose questioni politiche e tra le ipotesi che circolano in queste ore c'è anche quella che Morisi sia in realtà finito in trappola. Vittima delle sue debolezze private che lo hanno costretto a dimettersi.

LA CASA DI VILLEGGIATURA DI LUCA MORISILUCA MORISIPERQUISIZIONE A CASA DI LUCA MORISI

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