1. L’INCREDIBILE, STRANA STORIA CHE STA SUCCEDENDO A SALUZZO IN QUESTI GIORNI SEMBRA APPARTENERE QUASI A UN ROMANZO O A UNO DI QUEI FILM SULL’ATTIMO FUGGENTE 2. UN PROFESSORE E’ STATO ARRESTATO DIECI GIORNI FA, DOPO IL RICOVERO IN OSPEDALE PER UN TENTATO SUICIDIO. L’AVEVANO SALVATO DEI PASSANTI MENTRE SI BUTTAVA DA UN PONTE. QUANDO L’AVEVANO DIMESSO, C’ERANO I CARABINIERI CHE LO HANNO PORTATO IN CARCERE PER I RAPPORTI CON DUE SUE STUDENTESSE, UNA DELLE QUALI MINORENNE 3. A QUESTO PUNTO, SUCCEDE L’INCREDIBILE: NON SOLO SIMONA, ALICE E TUTTI GLI ALTRI RAGAZZI DICONO CHE PER LORO ERA “UN SECONDO PAPÀ. CI HA DATO LEZIONI DI VITA”. ADESSO PURE I SUOI COLLEGHI HANNO SCRITTO ACCORATE RIGHE IN SUA DIFESA

1 - LO STRANO CASO DEL PROF VALTER TRA CODICE PENALE E SOLIDARIETÀ
Pierangelo Sapegno per "La Stampa"

«Vedi, prof, siamo tutti qui per te, uniti come ci volevi tu». E' un'altra lettera, nemmeno l'ultima, e comincia così. «Abbiamo amato le sue lezioni perché ci hanno insegnato a vivere...». Ci sono tante firme sotto: studenti vecchi e nuovi che raccontano la storia di un uomo perbene. La sua tragedia, invece, è molto più difficile da raccontare, perché è fatta dei nostri segreti e di tutte quelle parole che non riusciamo mai a dire.

Ieri alle 13,30 Valter Giordano è uscito dal carcere. C'era solo suo figlio davanti a questo portone di ferro. Persino Saluzzo sembrava così lontana da questo spiazzo di campagna sperduto sotto al Monviso, come se per una volta avesse voluto far finta di non vedere. Jeans, una polo e un saccone con tutti gli indumenti da lavare.

Lo stesso ufficio del gip che gli aveva negato la libertà tre giorni fa, ha cambiato idea e gli ha concesso gli arresti domiciliari. L'ultima lettera, con tutte quelle firme, Erich non ha dovuto fargliela vedere quando è andato a prenderlo. Ne aveva altre e si era segnato dei nomi su un bigliettino perché aveva paura di non ricordarseli. Dice che «si è commosso».

Non dev'essere un caso se tutti questi studenti gli dedicano tante belle parole: «E' un uomo che sa far ridere e coinvolgerti talmente tanto nella recitazione del "Conte Ugolino" da farti venire da piangere, lì, sul banco. Lui l'ha fatto. E' un uomo che non si vanta mai, che non si crede superiore a nessuno, che ci chiedeva sempre scusa perché dovevamo sopportarlo. E' uno che ha aiutato chiunque a qualsiasi prezzo.

E' uno che diceva: "amo il mio lavoro in modo viscerale. Finirò in ospedale il giorno della mia pensione". Le sue lezioni ci hanno dato la forza di gioire delle piccole cose e ci hanno insegnato a guardare il mondo».

Quello che riesce difficile da capire è la distanza tra queste parole, - e quelle quasi di una comunità intera -, e le accuse della Procura, che lo ha mandato in carcere per i rapporti con due sue studentesse, una delle quali minorenne. E' che forse tutti gli uomini hanno il loro peccato, e a volte può essere soltanto la nostra debolezza, o la nostra solitudine. I colleghi e gli allievi l'hanno sempre descritto come «un uomo minuto, molto perbene, umile, innamorato del suo lavoro e dei suoi studenti». Non è l'orco delle fiabe. Probabilmente, è solo un uomo.

Ieri, quando Erich è andato a prenderlo per portarlo in una «Casa famiglia» della zona, dice che la cosa che più l'ha colpito è tutta questa solidarietà. In un paese è più difficile, eppure è successo, e anche questo, forse, vuol dire qualcosa. Quando al mattino era andato a trovarlo in carcere con sua mamma, non sapeva ancora degli arresti domiciliari, e l'aveva visto molto giù, perchè diceva che era da quando era entrato lì dentro che non aveva potuto quasi dormire, chiuso in una cella singola, senza televisioni e senza giornali, la luce sempre accesa, e l'eco dei rumori e delle voci che rimbombano come la condanna di un incubo.

Era stato arrestato dieci giorni fa, dopo il ricovero in ospedale per un tentato suicidio. L'avevano salvato dei passanti mentre si buttava da un ponte. Quando l'avevano dimesso, c'erano i carabinieri che l'aspettavano, in un giorno così diverso da questo, nella vizza calura della tarda estate, sotto un cielo bianco come uno schermo vuoto, dove tutto in fondo doveva essere ancora scritto e filmato, anche il suo volto com'è invecchiato adesso, appena prosciugato dalla sua caduta e dall'incombere delle responsabilità.

Ma è che tutto in questa storia, pare sempre in bilico fra estremi opposti. Il professore rischia condanne pesantissime. Può un uomo perbene far così del male? Non è solo il limite della legge e del suo freddo distacco dai sentimenti, a renderci oggetti senza anime in ogni processo, ma è anche, molto di più, l'abisso incomprensibile delle tragedie umane, che ci travolgono senza che noi possiamo far niente per fermarle.

Per Giordano, molto, invece, sta succedendo. Adesso pure i suoi colleghi hanno scritto accorate righe in sua difesa: «Non ci si improvvisa professori stimati e ricordati in modo tanto unanime e duraturo dagli studenti, dai colleghi e dalle famiglie. Sulla competenza e sull'umanità del professor Giordano, sulla sua generosità e dedizione agli studenti e alla scuola, sulla sua cultura fuori dal comune, nessuno può nutrire il minimo dubbio».

Non sappiamo se tutto questo ha un senso o una logica. Non l'abbiamo capito e forse non possiamo nemmeno. Certo che tutto quello che sta succedendo a Saluzzo, questa piccola città che difende il suo professore, sembra appartenere quasi a un romanzo o a uno di quei film sull'attimo fuggente. Simona, Alice e tutti gli altri ragazzi dicono che per loro era «un secondo papà».

Ricordano che lui alla prima lezione li ammoniva sempre che i «voti non sono importanti! Sono solo dei numeri, che non diranno mai che persone siete!». E sembra di vederli, nelle loro aule a studiare la vita, così lontani dal mondo fuori alla mercé delle passioni, in cui la gente urla o piange con la stessa insensatezza e repentinità con cui gli incidenti e gli omicidi accadono sui giornali.


2 - I COLLEGHI: "IL LIMITE SOTTILE TRA BENE E MALE"
Da "La Stampa"

Non possiamo né intendiamo entrare nel merito delle accuse che gli sono state mosse da parte delle autorità competenti e che verranno accertate e giudicate nei prossimi mesi (...). Vogliamo tuttavia testimoniare a Valter la nostra amicizia davanti a tutta l'opinione pubblica saluzzese e nazionale, vista la rilevanza che è stata data a questo caso, quasi non ci fossero fatti più gravi cui dedicare molte pagine dei quotidiani italiani. Non ci si improvvisa professori stimati e ricordati in modo tanto unanime e duraturo dagli studenti, dai colleghi e dalle famiglie (...).

Sulla competenza e sull'umanità del professor Giordano, sulla sua generosità e dedizione agli studenti e alla scuola nel suo complesso, sulla sua cultura fuori dal comune nessuno ha mai nutrito il minimo dubbio, neppure tra chi, con ogni mezzo a disposizione, ha investigato su di lui in questi mesi. Le tante testimonianze raccolte in queste settimane mostrano il valore della sua esperienza di insegnante e la sensibilità umana che lo hanno sempre contraddistinto, anche nei momenti difficili della vita, sua e altrui. Lo sa bene chi nelle lezioni pubbliche (..) ha ascoltato spiegare con entusiasmo trascinante Dante, o Manzoni, o la Storia (...).

Sappiamo bene quanto sia difficile accertare la Verità e distinguere il limite sottile che separa, nel cuore e nelle azioni umane, il bene dal male. Dal rischio comune della bieca insinuazione e della maldicenza vogliamo però liberarci almeno noi, colleghi e amici di Valter dell'Istituto Superiore «Soleri-Bertoni» di Saluzzo, balzato in malo modo agli onori della cronaca più volte in questi mesi, a dispetto del lavoro infaticabile di decenni, che spesso ha ottenuto nel tempo il riconoscimento pubblico di questa città, passato invece ora sotto silenzio. Speriamo non caduto nell'oblio.


3 - "CI HA DATO LEZIONI DI VITA"
Da "La Stampa"

Siamo un gruppo di studenti ed ex studenti del professore (oramai diventato tristemente famoso) di cui tutti parlano in questi giorni. Abbiamo imparato una dura lezione che non dimenticheremo mai nella vita: impieghiamo tantissimi anni per farci una buona nomina, bastano poche ore perché tutto ciò che di buono abbiamo fatto venga dimenticato. Così è successo a Giordano Valter. (...)

E' un uomo che quando ti deve fare un bel complimento (uomo o donna che tu sia) ti dice sempre "Hai una bella anima". E' un uomo che, per incoraggiarti, invece di un 6 e mezzo, ti dà un 7=. (...). E' un uomo che aiuta chiunque e a qualunque prezzo, anche a costo di faticare e di non dormire più la notte.

E' un uomo che ha sempre detto: "Amo il mio lavoro in modo viscerale. Non sono mai stato ammalato, ma penso che finirei in ospedale il giorno stesso della mia pensione!" (...)

Abbiamo amato le sue lezioni, le abbiamo assorbite perchè non erano semplici lezioni didattiche, ma lezioni di vita vera che ci hanno aiutato ad imparare a vivere, ci hanno dato la forza di gioire delle piccole cose, ci hanno insegnato con che misura guardare il mondo e coloro che lo abitano. (...)

La prima lezione che tutti abbiamo imparato con Giordano Valter è stata: "Ragazzi, i voti non sono importanti! I voti sono solo dei numeri che non diranno mai quali persone siete! Slegatevi dai voti e imparate per il piacere di imparare, per il sapore dolce della cultura. Imparate per amore". Ripetiamo che non vogliamo difendere né accusare, non stiamo parlando del futuro, né del presente, stiamo parlando del nostro passato. Un passato nel quale, attraverso Valter Giordano, abbiamo imparato perché è importante amare.

Lui ama col cuore, ma come se fosse un padre, il nostro secondo papà. Noi, questo amore di padre, lo ricambiamo come figli adottivi. (...)

 

tribunale saluzzo STUDENTESSE SALUZZO OYVOPGQ x STUDENTI tribunale saluzzo MUNICIPIO DI SALUZZO

Ultimi Dagoreport

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)