DIAMOCI DENTRO CON LA POMPA! - L’ITALIA E’ VICINA AL TRAGUARDO DEL 90% DEL RIEMPIMENTO DEGLI STOCCAGGI DI GAS - L’OBIETTIVO VA RAGGIUNTO ENTRO SETTEMBRE, CHE È IL MESE DEDICATO ALLE MANUTENZIONI - UN'OPERAZIONE PAGATA A CARO PREZZO DALLO STATO, VISTI I PREZZI OLTRE 200 EURO PER MEGAWATTORA, MA CHE DOVREBBE CONSENTIRÀ DI AFFRONTARE L'INVERNO CON SCORTE ADEGUATE - MOLTO DIPENDERÀ ANCHE DA UN EVENTUALE STOP DEL GAS RUSSO: LA CHIUSURA IMMEDIATA DEI RUBINETTI DA PARTE DI GAZPROM POTREBBE RICHIEDERE NUOVE MISURE DI RISPARMIO...
Estratto dell’articolo di Roberta Amoruso per “il Messaggero”
Mancano solo 2 miliardi di metri cubi di gas, poco più del 6% del gas che arrivava dalla Russia fino all'anno scorso. Il riempimento degli stoccaggi è sempre più vicino al traguardo del 90% da raggiungere entro settembre. La percentuale di riempimento è stata fotografata l'8 agosto al 75,38%, poco superiore a quella di Berlino (73,18%) che ha fatto una corsa forsennata pur di recuperare il tempo perso con lo stop del Nord Stream 1. Poi, in genere, settembre è dedicato alle manutenzioni, quindi le scorte vanno di fatto chiuse entro questo mese. Questo è il vero obiettivo a questo punto.
A garantire l'accelerazione in Italia è stato l'intervento di Snam e del Gse. Un'operazione pagata a caro prezzo dallo Stato, visti i prezzi oltre 200 euro per megawattora, ma che consentirà al Paese di affrontare un inverno critico con scorte adeguate. […] Per il 2025 saremo […] completamente indipendenti da Mosca.
E ancora, quest' inverno Cingolani conta sul contribut da gennaio di almeno uno dei due nuovi rigassificatori programmati. E poi ci sono i risparmi dei consumi. Il piano Ue prevede per l'Italia un taglio volontario dei consumi di circa 4 miliardi di euro. Non serviranno misure draconiane, ha garantito Cingolani. Ma questo probabilmente dipenderà anche da un eventuale stop del gas russo. Uno stop immediato, dicono gli osservatori, potrebbe richiedere nuove misure di risparmio più stringenti per famiglie e imprese. […]