I RAGAZZI NON SANNO PIU’ FARLA A MANO (LA SCRITTURA) - L’UNIVERSITA’ DI CAMBRIDGE VUOLE RIDURRE GLI ESAMI SCRITTI E PERMETTERE AGLI STUDENTI DI USARE PC E IPAD: L’ABUSO DI TECNOLOGIA HA RESO LA LORO CALLIGRAFIA ILLEGGIBILE - I DOCENTI SI LAMENTANO: “NEI TEST USANO ANCHE GLI EMOTICON”
Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”
Anche l'Università di Cambridge si arrende. Il Daily Telegraph rivela che l' austero tempio dell' istruzione superiore sta considerando l' ipotesi di ridurre drasticamente gli esami scritti e di permettere agli studenti di usare laptop e iPad al posto di carta e penna. Il motivo è banale, e preoccupante al contempo: i giovani non sanno più scrivere a mano, la loro calligrafia è a dir poco illeggibile. Dopo piuma e calamaio, è tempo di dire addio pure alla sfera.
L' università fondata nel lontano 1209 ha lanciato una consultazione (online, ovviamente) sull' argomento, nell' ambito di un' inedita «strategia educativa digitale»: agli studenti viene chiesto se la possibilità di compilare gli esami al computer - come peraltro già avviene in altri atenei - avrebbe un «significativo impatto positivo sul loro benessere».
Ancora non si conosce il parere dei ragazzi, ma un dato è ormai certo: molti di loro prendono brutti voti perché i professori non capiscono ciò che hanno scritto nei test.
Colpa di genitori e maestri che non sanno tramandare l' arte della scrittura, un'«arte morta» come sostiene la professoressa di Storia, Sarah Pearsall?
No, piuttosto è mancanza di pratica: «Vent' anni fa, gli studenti scrivevano a mano per diverse ore al giorno, oggi lo fanno solo sotto esame», ha spiegato la docente che in primavera ha supervisionato i primi test sperimentali al computer. Una scelta obbligata, secondo molti professori, costretti quest' estate a fare gli straordinari perché buona parte delle prove scritte a mano dagli studenti agli ultimi esami erano illeggibili.
L' entità del problema ha fatto breccia nella tradizionale severità di Cambridge: gli studenti sono stati richiamati dai professori per leggere a voce le risposte scarabocchiate sul foglio.
Sir Anthony Seldon, vice-rettore dell' Università di Birmingham, non ha dubbi: «Il declino della scrittura a mano è inarrestabile - ha commentato -. Dobbiamo accettare la realtà, la stragrande maggioranza degli studenti è stata educata così». I professori di liceo confermano.
Secondo una recente ricerca (commissionata dalla Bic), il 64 per cento ammette che la pessima calligrafia non permette di valutare correttamente i test scritti. Un professore su tre ha pure trovato degli emoticon - le faccine che ridono o piangono, «eredità» dei social network - sui fogli d' esame. L' educatore Tony Sewell avverte: «La scrittura a mano è anche uno strumento utilissimo per il processo di apprendimento. La fluidità del movimento, nello scrivere e trascrivere le note, aiuta a memorizzare i dati, più che usando il computer».
Non tutti però si stracciano le vesti. Eric Mazur, professore di fisica ad Harvard e «padre» della cosiddetta «Flipped Classroom» o classe capovolta - opposta alla tradizionale lezione frontale maestro-allievo - da tempo permette ai suoi studenti di portare in classe computer e cellulari e di «cercare lì dentro tutto quello che vogliono, quando vogliono», anche sotto esame: perché, sostiene, la creatività e l' abilità analitica è più importante della memorizzazione.