lazarus you heung-sik

LAZZARO, ALZATI E CAMMINA! TRA GLI OUTSIDER NELLA CORSA A DIVENTARE PAPA C’E’ IL COREANO DEL SUD LAZARUS YOU HEUNG-SIK, 77 ANNI – IL PADRE MORÌ COMBATTENDO CONTRO “I FRATELLI DELLA COREA DEL NORD”, SI È BATTEZZATO A 16 ANNI E HA FATTO IL MILITARE - GIOVANNI PAOLO II LO NOMINÒ VESCOVO; BENEDETTO XVI NEL 2007 LO VOLLE IN VATICANO COME MEMBRO DEL CONSIGLIO PONTIFICIO COR UNUM; E INFINE FRANCESCO CHE LO CREÒ CARDINALE NEL 2022...

Paolo Salom per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

LAZARUS YOU HEUNG-SIK

Lazzaro: questo è il nome che si era scelto quando, a 16 anni, decise di battezzarsi e rivedere «la luce». Un appellativo simbolico e profondo, che non avrebbe mai più abbandonato. E non soltanto perché quello di nascita, You Heung-sik — quanto meno in Occidente — è difficile da pronunciare.

 

Tutt’altro: dietro la scelta si nasconde il mistero della fede di un uomo che ha fatto del «ritorno alla vita» la cifra della sua esistenza. «Io sono Lazzaro, il povero don Lazzaro, povero perché anch’io come Lazzaro, l’amico di Gesù, sono un risuscitato, un graziato», avrebbe poi raccontato all’ Osservatore Romano nel 2023.

 

(...)

Il cardinale Lazzaro You Heung-sik, oggi prefetto per il dicastero per il Clero, arcivescovo emerito di Daejeon — spiega la sua bio nel Bollettino della Santa Sede — è stato a capo del Comitato per la pace della Conferenza episcopale coreana e si è recato quattro volte nella Corea del Nord, «tenendo ben presente nel cuore la preghiera e la speranza della pace e della riconciliazione nella penisola coreana».

 

Nato a Nonsan nel 1951, ultimo di quattro figli, il futuro cardinale ha imparato presto il significato terribile, senza appello, che porta la guerra: suo papà morì infatti combattendo contro «i fratelli del Nord», scesi nel 1950 per riunificare l’intera Penisola sotto il dominio della «Stella eterna» comunista, allora incarnata dal dittatore Kim Il-sung.

 

LAZARUS YOU HEUNG-SIK

Quell’atroce conflitto lo lasciò orfano ancor prima di aver il tempo di conoscere l’amore di suo padre. E chissà se questa condizione — condivisa da migliaia di altri giovani coreani del tempo — non contribuì in qualche modo a indirizzare la sua anima verso la riscoperta della vita.

 

Il titolo della sua intervista biografica — «Come la folgore che viene da Oriente» — dialogo tra lo stesso Lazzaro e don Francesco Cosentino (Edizioni San Paolo, 2023), ci accompagna alla scoperta della filosofia — morale e personale — del porporato, prendendo a prestito un verso dal Vangelo di Matteo (Mt 24,27) che recita proprio così: «Come la folgore che viene da Oriente e brilla fino a Occidente».

 

papa francesco

La folgore, in questa visione, è l’incarnazione della fede cristiana, della luce emanata dal Cristo. Sarà un caso l’indicazione dell’Oriente? Una mera notazione geografica? O Lazzaro è sempre stato consapevole della forza potenziale dell’Asia nel futuro (prossimo) della Chiesa? Certo la sua esistenza è una testimonianza, vissuta, della forza che una vocazione può conferire a una persona, non importa quanto giovane o inesperta: contro le aspettative della famiglia, il futuro cardinale decide — a 16 anni — di farsi battezzare.

Dopo gli studi liceali in una scuola cattolica, comunque insufficienti a placare la sua sete di conoscenza religiosa, Lazzaro decide che è necessario un passo in più: entrare in seminario.

L’ostacolo Ma i suoi, ancora una volta, provano a fermarlo. E qui l’ostacolo viene aggirato con un «bugia a fin di bene». Promette di tentare il test per entrare all’Università Yonsei di Seul, prestigioso ateneo laico, e invece prova l’ammissione all’Università Cattolica della capitale sudcoreana, dove studierà filosofia e teologia e, al contempo, si impegna per diventare sacerdote.

LAZARUS YOU HEUNG-SIK

 

Proprio in questi anni, come tutti i sudcoreani, dovrà trascorrere due anni sotto le armi, pattugliando quella linea al 38° Parallelo, ultima frontiera «calda» ereditata dalla Seconda guerra mondiale. Un’esperienza che non lo allontanerà nemmeno di un metro dalla strada che si era scelto consapevolmente.

 

Il viaggio Il trasferimento in Italia — per proseguire gli studi e per conoscere «da vicino» la Chiesa — servirà a orientare la vita futura del giovane prete: battezzato a 16 anni, come abbiamo visto, sarà ordinato sacerdote a soli 28 anni. Tre Papi contribuiranno a elevarlo nella gerarchia cattolica: Giovanni Paolo II che lo nominò vescovo ausiliario di Daejeon nel 2003; Benedetto XVI che nel 2007 lo volle in Vaticano come membro del Consiglio pontificio Cor Unum; e infine Francesco che lo creò cardinale nel 2022, dopo averne apprezzato le qualità umane e dottrinali già nel viaggio in Corea del Sud compiuto nel 2014.

 

Questa, in breve, la sua carriera ecclesiastica. Ma nella figura di Lazzaro — considerato a 73 anni tra i favoriti a succedere a Francesco — occorre considerare caratteristiche poco visibili, certo tipiche di un uomo che ha dedicato la vita al sacerdozio: l’umiltà e l’amore per la vita in quanto tale.

 

LAZARUS YOU HEUNG-SIK

L’essere nato e cresciuto in un Paese come la Corea del Sud, «periferia» di un’Asia in grande movimento, può certamente essere la carta in più per il futuro della Chiesa.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…