IL RAMADAN PORTA GUAI PER NETANYAHU – IL LEADER DI HAMAS, ISMAIL HANIYEH, CHIEDE AI PALESTINESI DI GERUSALEMME UNA MARCIA VERSO LA SPIANATA DELLE MOSCHEE NEL PRIMO GIORNO DEL MESE SACRO PER I MUSULMANI, IL 10 MARZO – UN TENTATIVO DI PRESSIONE AGGRESSIVO SUL GOVERNO ISRAELIANO PER SBLOCCARE I NEGOZIATI SULLA TREGUA – ANCHE BIDEN PRETENDE CHE “BIBI” FERMI LA CAMPAGNA MILITARE A GAZA PRIMA DEL RAMADAN...
1 – 'SINWAR, GLI ISRAELIANI SONO DOVE LI VOGLIAMO' ++
(ANSA) - Il leader di Hamas a Gaza Yaya Sinwar torna a farsi vivo con un messaggio recapitato all'inizio del mese da un corriere ad una riunione della leadership di Hamas in esilio a Doha, rassicurando sul fatto che gli attacchi israeliani non stavano eliminando tutti i combattenti. "Non preoccupatevi, abbiamo gli israeliani proprio dove li vogliamo", afferma Sinwar come riporta il Wall Street Journal aggiungendo che il leader di Hamas a Gaza spiegava che le Brigate Al-Qassam, stavano andando bene. Secondo fonti del Wsj, Sinwar aggiungeva che un alto numero di vittime civili aumentava la pressione mondiale su Israele per fermare la guerra.
2 – HAMAS: MARCIA SULLE MOSCHEE A RAMADAN
Estratto dell’articolo di Daniele Raineri per “la Repubblica”
SPIANATA DELLE MOSCHEE A GERUSALEMME
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, chiede ai palestinesi di Gerusalemme una grande marcia verso la spianata delle Moschee, luogo sacro dell’Islam, il primo giorno di Ramadan (che è il 10 marzo). Un tentativo di pressione aggressivo sul governo israeliano, che in questi giorni è un rivale al tavolo dei negoziati.
Da giorni sulla stampa si scrive che c’è il timore che il Ramadan, mese sacro dei musulmani, sia l’occasione che accenderà violenze generalizzate in Cisgiordania e a Gerusalemme est: è una delle ragioni che spiegano perché l’Amministrazione Biden e altri governi della regione vorrebbero una tregua a Gaza entro l’inizio del Ramadan.
Haniyeh dice che Hamas nei negoziati è flessibile, ma è anche pronta a continuare a combattere. I ministri dell’ultradestra, in particolare Itamar Ben-Gvir, volevano che Netanyahu sbarrasse ai musulmani la strada che porta alla spianata per tutto il mese, ma non sono stati ascoltati e ha prevalso la linea dello Shin Bet – il servizio di sicurezza interno – che vuole evitare questa mossa perché apparirebbe come una provocazione. Gli accessi saranno un po’ limitati […]
C’è un altro problema politico interno. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, affronta quello che fino a oggi era stato un tabù nazionale e dichiara che è arrivato il momento anche per gli ultraortodossi di fare il servizio militare. La motivazione è secca: «Il Paese sta affrontando una sfida senza precedenti nei suoi settantacinque anni di Storia e deve prendere provvedimenti senza precedenti. Tutti devono caricarsi sulle spalle la loro parte di fardello, l’esonero dalla leva per gli ultraortodossi non è più possibile» […]
itamar ben gvir passeggia sulla spianata delle moschee
Gallant ha detto che porterà avanti la legge sul nuovo obbligo di leva anche per gli ortodossi soltanto se ci sarà l’approvazione di tutti i partiti che formano il governo, e in questo modo crea una pressione imprevista per Netanyahu, che sarà costretto a mediare fra le varie anime se non vuole vedersi mancare il terreno sotto i piedi.
Poi c’è il fronte del Mar Rosso. La missione europea Aspides dell’Unione europea comincia già a combattere nel Mar Rosso. La fregata tedesca Hessen ha abbattuto due droni lanciati martedì sera dalle milizie yemenite Houti, che da mesi minacciano il traffico navale civile in quel tratto di mare come rappresaglia per l’invasione israeliana nella Striscia di Gaza.
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
La nave prima ha sparato con il cannone antiaereo di bordo contro il primo drone e poi ha sparato un missile Ram contro il secondo. Sono due armi da distanza ravvicinata e questo vuol dire che i droni erano a pochi chilometri – considerato che la Hessen potrebbe sparare a bersagli distanti un centinaio di chilometri. Il fatto che fossero vicini conferma la natura della missione militare europea, che include anche la Marina italiana: rispondere alle milizie yemenite solo quando minacciano le navi in mare.
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
[…] La Difesa tedesca dice che l’incidente è stato studiato in modo che non si ripeta. Il Mar Rosso è un’area di operazioni tesa. Il Comando centrale, la divisione del Pentagono che si occupa del Medio Oriente, ha dichiarato di avere abbattuto tre barchini-drone e due missili balistici che stavano per essere lanciati dalla costa dello Yemen lunedì e cinque droni suicidi che e cercavano bersagli in navigazione nel Mar Rosso martedì. […]