PUTINATE – LA LEZIONE DELLO "ZAR VLAD" AI GIOVANI RUSSI: CHI SARÀ IN GRADO DI DOMARE L' INTELLIGENZA ARTIFICIALE DIVENTERÀ SIGNORE DEL MONDO - PERCHÉ ANDARE LONTANO? IMPEGNATEVI QUI, LA RUSSIA NON È INFERIORE A NESSUNO"
Giuseppe Agliastro per la Stampa
Chi sarà in grado di «domare l' intelligenza artificiale diventerà signore del mondo». Vladimir Putin sale in cattedra. Il leader del Cremlino ha inaugurato il nuovo anno scolastico con una «lezione aperta» dal titolo emblematico: «La Russia proiettata verso il futuro».
Da un palco allestito all' Arena 2000 di Yaroslavl - dove gioca la squadra locale di hockey - il presidente russo ha approfittato di un Forum orientativo per studenti di talento per accattivarsi le simpatie dei più giovani in vista delle presidenziali del prossimo marzo: in primavera sono stati infatti i ragazzi dai 16 ai 25 anni a inondare le vie del centro di Mosca e San Pietroburgo nelle proteste antigovernative represse dalla polizia con migliaia di fermi.
Ai tanti studenti degli ultimi anni presenti sugli spalti, nonché agli oltre un milione di docenti e discenti che lo ascoltavano in collegamento video dalle scuole, Putin ha lanciato un messaggio ben chiaro: la nostra patria è all' avanguardia nella scienza e nella tecnica, impegnatevi affinché continui a esserlo e affronti al meglio la concorrenza degli altri Stati.
«Il tuo paese, il tuo progetto, il tuo futuro», recitava l' accattivante voce del video proiettato su un maxischermo alle sue spalle elencando le grandi conquiste di Mosca: il primo rompighiaccio nucleare, la stazione spaziale Mir, l' aereo di linea Ms-21, il caccia Mig-29, e chi più ne ha più ne metta.
Poco dopo un elegante presidente russo in giacca scura e camicia bianca faceva eco a queste parole intrise di retorica: «Sono mille anni che il nostro Paese continua a svilupparsi, quindi c' è qualcosa in noi, una sorta di reattore nucleare interno».
Ieri, sulle rive del Volga, Putin ha indossato ancora una volta le vesti di nonno saggio, e non ha risparmiato complimenti ai giovani che narravano della loro breve vita professionale e dei loro progetti. È il caso di Vladislav Zhukov, che ha raccontato di aver lavorato per Google nella Silicon Valley, ma di aver rifiutato l' offerta del colosso americano di rimanere negli Usa.
«Ero presente alla sua Linea Diretta con il Paese, presidente, e ascoltandola ho capito che amo la mia patria», ha detto il ragazzo a Putin spiegando perché ha deciso di tornare in Russia. Adesso lavora alla RosAtom, l' agenzia russa per l' energia atomica: insomma, il giusto lieto fine che il leader del Cremlino voleva far ascoltare al suo pubblico per rafforzare l' orgoglio nazionale.
«Perché andare lontano? La Russia non è inferiore a nessuno». È questa la pulce messa nell' orecchio degli studenti, nonché di tutti gli elettori. Una sorta di messaggio pubblicitario per una Russia la cui economia però nei fatti non naviga in ottime acque e dove molte persone vivono con stipendi e pensioni ridotti all' osso. «Si realizza e aiuta il suo Paese a realizzarsi. Quindi mi congratulo con lei per questa scelta. Buona fortuna!» ha risposto un soddisfatto Putin al giovane Vladislav. Poi, conscio dell' avvicinarsi delle elezioni regionali, il presidente russo ha incontrato il governatore di Yaroslavl, Dmitry Mironov, e alcuni abitanti della zona: medici, impiegati, insegnanti, operai.
La retorica patriottica è da sempre alla base del sistema di istruzione della Russia di Putin: la storia nazionale nelle scuole è raccontata come un percorso costellato di successi e vittorie militari, e sulle pagine più buie, come le purghe staliniane, si passa sopra velocemente. Il dittatore sovietico viene invece ricordato come colui che accelerò l' industrializzazione dell' Urss e sconfisse i nazisti nella seconda guerra mondiale. La ministra dell' Istruzione russa, Olga Vasilieva, in passato ha addirittura lodato Stalin per le sue qualità di statista.
Mentre lo scorso 9 maggio, per la Festa della Vittoria, tra soldati e carri armati hanno sfilato in Piazza Rossa anche i ragazzini della YunArmia: l' organizzazione paramilitare per bambini e adolescenti creata per inculcare nei giovani valori patriottici attraverso una lettura idealizzata della storia della Russia. In questo contesto forse non stupisce troppo che Putin abbia posto l' accento sull' importanza dell' intelligenza artificiale per dominare il mondo, anche in chiave militare, sottolineando che è meglio che nessuno abbia una posizione di monopolio in questo settore. «Quando i droni di una delle parti belligeranti saranno distrutti - ha detto - non si avrà altra scelta che arrendersi».