TERRORE GLOBALE – L’ISIS VOLEVA COLPIRE A UNA PARATA MILITARE DI LONDRA, MA L’ASPIRANTE KAMIKAZE ERA UN INFILTRATO DEL “SUN” – IL RECLUTATORE ERA JUNAID HASSAIN, DI BIRNINGHAM, GIÀ TENUTO SOTTO CONTROLLO DA SCOTLAND YARD

Erica Orsini per “Il Giornale

 

«È sempre una buona cosa quando i giornalisti condividono con la polizia le informazioni di cui vengono in possesso». Nel giorno dedicato alle Forme Armate è bastata questa frase di Scotland Yard a confermare lo scoop del tabloid The Sun. Londra avrebbe dovuto essere colpita ieri, ma qui il piano è stato fortunatamente sventato come ha raccontato lo stesso giornale, fortuito coprotagonista della notizia.

BATTAGLIONE MERTON UKBATTAGLIONE MERTON UK

 

Secondo quanto viene spiegato infatti, lo Stato Islamico aveva programmato di colpire, nel corso della parata delle forze armate di Merton, il battaglione del soldato Rigby, decapitato da un folle armato di machete un anno fa. Tutto è andato a monte dopo che uno dei leader siriani dell'Isis ha reclutato un investigatore del giornale sotto copertura per mettere a punto l'attentato. Il detective ha avvertito Scotland Yard e da quel momento hanno iniziato a lavorare insieme.

 

L'investigatore si è finto così il kamikaze che avrebbe dovuto farsi esplodere insieme a ordigno rudimentale costruito con una pentola a pressione riempita di chiodi e ha iniziato a colloquiare con l'interlocutore dell'Isis, un certo Junaid Hassain, originario di Birmingham, già noto alla polizia perché fermato dagli agenti ancora nel 2012. «Sarà una cosa grande -avrebbe detto al detective del giornale- colpiremo i miscredenti, uccideremo i soldati nella loro stessa terra. Alla parata saranno presenti i soldati che hanno servito in Irak e in Afghanistan.

 

BATTAGLIONE MERTON UKBATTAGLIONE MERTON UK

Tu confonditi nella folla e fai scoppiare la bomba. Loro pensano di poter uccidere i musulmani in Irak e in Afghanistan eppoi ritornare in Inghilterra ed essere al sicuro. Invece noi li colpiremo». Per fortuna questa volta la follia estremista non è riuscita ad andare fino in fondo.

 

La notizia è stata resa pubblica ieri mattina, proprio mentre si riuniva la Commissione Speciale antiterrorismo Cobra presieduta dal ministro degli Esteri Philip Hammond. Perché ovviamente la tensione in Gran Bretagna resta altissima ora più che mai.

 

LEE RIGBYLEE RIGBY

 Nel pomeriggio le televisioni hanno iniziato a diramare i primi nomi delle vittime inglesi del venerdì di sangue sulla spiaggia tunisina -per ora quelle accertate sono 15- mentre lo stesso primo ministro ha fatto un discorso invitando tutti i cittadini a non indietreggiare di fronte alla minaccia terroristica e ha avvertito che nelle prossime ore ci sarebbero state ancora delle pessime notizie. «Il bilancio dei morti è purtroppo destinato a salire - ha spiegato Cameron - ma il terrorismo non vincerà. Il pubblico deve essere preparato ad apprendere che molte delle persone uccise in Tunisia sono britanniche. Posso soltanto immaginare il dolore e l'angoscia dei familiari coinvolti e stiamo facendo tutto il possibile per dare loro sostegno e conforto».

 

I FAMILIARI DI DRUMMER LEE RIGBY IL SOLDATO UCCISO A LONDRA VISITANO IL LUOGO DEL DELITTO I FAMILIARI DI DRUMMER LEE RIGBY IL SOLDATO UCCISO A LONDRA VISITANO IL LUOGO DEL DELITTO

 Sul fronte della sicurezza il premier non ha nascosto che il livello di allerta è alto dicendo però che lo è ormai da anni. «Il terrorismo non avrà la meglio - ha concluso- se la gente continuerà a vigilare e a sostenere la polizia».

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