1. SECONDO I MEDICI LEGALI CHE HANNO ESEGUITO L’AUTOPSIA DI LORIS AVREBBE POTUTO ESSERE “VEROSIMILMENTE ANCORA IN VITA” QUANDO È STATO GETTATO NEL CANALE VICINO AL MULINO. ANCHE SE COMUNQUE SAREBBE STATO DIFFICILE SE NON IMPOSSIBILE SALVARLO 2. LA POLO NERA DI DELLA MAMMA DI LORIS NON HA MAI RAGGIUNTO LA MATTINA DI SABATO 29 NOVEMBRE LA SCUOLA DEL PICCOLO, COME INVECE HA RACCONTATO VERONICA 3. DI PIU’: C'E' UN BUCO DI 15 MINUTI NEL RACCONTO DELLA MADRE NEL GIORNO DEL DELITTO 4. LA SCIENTIFICA HA TROVATO TRACCE ORGANICHE SULLE FORBICINE SEQUESTRATE IN CASA 5. SAREBBERO COMPATIBILI CON QUELLA UTILIZZATA PER STRANGOLARE LORIS LE FASCETTE DI PLASTICA CHE VERONICA PANARELLO HA CONSEGNATO NEL POMERIGGIO DI LUNEDÌ SCORSO, ASSIEME AD ALTRO MATERIALE SCOLASTICO DI LORIS ALLE SUE DUE MAESTRE

1. “VEROSIMILMENTE ANCORA IN VITA”

Corriere.it

 

davide e veronica stival genitori del piccolo andrea lorisdavide e veronica stival genitori del piccolo andrea loris

Dall’autopsia emergono nuovi drammatici dettagli sulla storia già nera di Loris. Secondo i medici legali il bambino avrebbe potuto essere «verosimilmente ancora in vita» quando è stato gettato nel canale vicino al mulino. «Gli accertamenti ci suggeriscono che probabilmente non era clinicamente morto anche se comunque sarebbe stato difficile se non impossibile salvarlo» rivela al Corriere una fonte investigativa qualificata. 


Nel racconto che Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris, ha fatto ad investigatori ed inquirenti su quel che accadde la mattina di sabato 29 novembre, il giorno in cui è scomparso il bimbo poi trovato morto nel fosso a Molino Vecchio ci sarebbe un buco di 15 minuti. Viene quindi confermata la versione che Corriere.it aveva anticipato, seconda la quale quella mattina il bambino non sarebbe mai salito in auto con la madre.

 

2. LORIS: BUCO DI 15 MINUTI IN RACCONTO MADRE

veronica panarello stival con uno dei figliveronica panarello stival con uno dei figli

(ANSA) - Ci sarebbe un buco di 15 minuti nel racconto che Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris, ha fatto ad investigatori ed inquirenti su quel che accadde la mattina di sabato 29 novembre, il giorno in cui è scomparso il bimbo poi trovato morto nel fosso a Molino Vecchio.

 

Dai video in possesso degli investigatori emergerebbe infatti che la donna esce di casa attorno alle 9.15-9.20 per raggiungere il castello di Donnafugata e partecipare al corso di cucina. Per raggiungere la tenuta si impiegano tra i 15 e i 20 minuti, ad un'andatura normale, come hanno verificato gli stessi investigatori. Veronica Panarello dovrebbe essere arrivata al corso, che cominciava alle 9.30, non più tardi delle 9.40. La mamma di Loris, stando invece alla testimonianza di un partecipante al corso, arriva alle 9.55. e quando arriva fornisce una giustificazione che investigatori e inquirenti definiscono "non richiesta": "scusate il ritardo - avrebbe detto la donna - ho avuto dei problemi".

veronica panarello mamma di loris stivalveronica panarello mamma di loris stival

 

3. LORIS: TRACCE ORGANICHE SU FORBICINE SEQUESTRATE

(ANSA) - Tracce organiche, ora sottoposte a esame genetico, sarebbero state individuate sulle forbicine trovate nell'abitazione di Loris Stival, sequestrate dagli investigatori. Secondo quanto si apprende, il campione genetico sarebbe stato isolato con il luminol dagli esperti, che stanno ora eseguendo gli esami per stabilire a chi appartenga quella traccia.

 

santa croce di camerina loris stivalsanta croce di camerina loris stival

4. LORIS: AUTO MADRE MAI DAVANTI SCUOLA

(ANSA) - La Polo nera di Veronica Panarello, la mamma di Loris, non ha mai raggiunto la mattina di sabato 29 novembre la scuola frequentata dal piccolo, come invece ha raccontato la donna. Le telecamere nei pressi della scuola, infatti, non registrano mai un'immagine della vettura nell'orario indicato dalla madre del bambino.

 

La circostanza emerge dall'analisi fata dagli investigatori di polizia e carabinieri dei video installati dalle telecamere a Santa Croce Camerina. Veronica ha infatti raccontato di essere transitata da via Giacomo Matteotti, nei pressi della scuola elementare Falcone e Borsellino e di aver lasciato il figlio a poche decine di metri dall'ingresso.

andrea loris stival e la mammaandrea loris stival e la mamma

 

Ma tra le 8.30, l'orario in cui escono da casa la donna e i due figli e le 8.40 - l'orario in cui un'altra telecamera riprende l'auto nei pressi della ludoteca dove verrà lasciato il figlio più piccolo - non c'è traccia del passaggio della polo nera nelle immagini registrate dalla telecamera comunale all'incrocio tra via Matteotti e piazza Unità d'Italia. Un punto dove la donna ha sostenuto di essere passata.

 

5. LORIS: FASCETTE SEQUESTRATE SAREBBERO COMPATIBILI

(ANSA) - Sarebbero compatibili con quella utilizzata per strangolare Loris le fascette di plastica che la mamma del bambino ha consegnato nel pomeriggio di lunedì scorso, assieme ad altro materiale scolastico che apparteneva al piccolo, alle sue due maestre. Per avere un riscontro definitivo occorreranno giorni.

 

orazio fidoneorazio fidone

I primi accertamenti effettuati dalla Scientifica e dal medico legale farebbero ritenere le fascette di plastica compatibili con i segni trovati sul collo di Loris. Il responso però non è ancora definitivo perché esami sono in corso per avere un esito certo e definitivo.

 

il nonno del bimboil nonno del bimboil ritrovamento di andrea loris stival foto lapresse 6il ritrovamento di andrea loris stival foto lapresse 6il ritrovamento di andrea loris stival foto lapresse 5il ritrovamento di andrea loris stival foto lapresse 5LO SLIP TROVATO A SANTA CROCE DI CAMERINA E COMPATIBILE CON QUELLO DI LORIS STIVALLO SLIP TROVATO A SANTA CROCE DI CAMERINA E COMPATIBILE CON QUELLO DI LORIS STIVAL

Le fascette di plastica, secondo quanto confermato anche dal dirigente scolastico della Falcone-Borsellino Giovanna Campo, sarebbero state consegnate alle due mastre del piccolo nel pomeriggio di lunedì scorso, quando si sono recate a trovarla a casa per farle le condoglianze. Secondo questa ricostruzione, le insegnanti si sarebbero sorprese perché non avevano richiesto mai l'utilizzo di fascette di plastica per esperimenti scolastici, ritenendole pericolose. Per questo hanno successivamente informato gli investigatori, consegnando loro tutto il materiale che avevano ricevuto dalla mamma di Loris.

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