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LUSSURIA PARK - L’ONLINE MINACCIA IL BUSINESS DEL SESSO? E I BORDELLI DEL NEVADA SI SCATENANO METTENDO IN SCENA RANCH DI LUSSO, CAMERE BLINDATE, AULE DEL PECCATO, SPOGLIATOI DA CHEERLEADER E SCRIVANIE DA SEGRETARIE

Daniel Hernandez per “The Guardian”

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Durante una riunione staff al ranch Sheri’s, nella cittadina di Pahrump, in Nevada, la prostituta Erin insegna ai suoi colleghi i pro e i contro del massaggio alla prostata, con tanto di dimostrazione pratica.

 

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Allo Sheri’s, la maîtresse del bordello chiede alle sue cortigiane di riunirsi ogni due settimane per tenere seminari e scambiarsi competenze. Vi partecipano più di 75 donne,  che arrivano dai luoghi più disparati del pianeta, dalla Florida alle Hawaii, ma anche dalla Germania, Sud Africa, Tailandia, Fiji. Vere e proprie conferenze sul “sapere carnale”, a non più di 100 km dalla “città del peccato”. Qui si riunisce un gruppo eterogeneo che si scambia usi e costumi e dà vita a interessanti incroci.

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Erin, una ragazza dai capelli rossi di 26 anni, è specializzata in gadget erotici e vende sex toys per sopravvivere. Un’altra, esperta di bondage, mostra alle ragazze i segreti della corda. Attempate veterane della notte trasmettono la propria "esperienza" e dispensano consigli alle più giovani.

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Lo ammetto, non mi aspettavo tanto smalto e professionalità da un bordello di provincia. La struttura si avvale di un PR e una maîtresse che sembra aver frequentato la Stanford Business School. Non è un caso, dunque, se il ranch è considerato monumento nazionale e scuola d’eccellenza del lavoro sessuale.

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Per conoscere le difficoltà del mercato del sesso in Nevada dovevo viaggiare più a nord, dove, negli ultimi anni, numerose case del sesso hanno chiuso i battenti, tra cui la “Angel’s Ladies”, il “Bikini’s Brothel” e la celebre “Shady Lady” nel 2014.

 

Nel 1985, anno d'oro del settore, in Nevada c'erano 34 bordelli autorizzati. Oggi, ne sono rimasti 19. Il lobbista George Flint ha ipotizzato che il web abbia permesso alle escort di Las Vegas di prendere il controllo sul mercato. Egli ritiene, inoltre, che i camionisti e gli uomini della classe operaia su cui contano i bordelli non salvano dalla recessione.

 

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Queste teorie non spiegano però il successo di Sheri’s. Nonostante sia a un'ora dalla capitale delle escort, riesce a godere di un flusso costante di operai e esponenti della classe media. E ovviamente di bande di motociclisti.

 

La spiegazione ai recenti fallimenti è in realtà molto semplice. Il settore sta vivendo un periodo darwiniano. Sopravvive chi si reinventa continuamente, chi è capace di intercettare i piaceri del pubblico e puntare sul marketing online, mentre i loro concorrenti languono o muoiono.

 

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Quando ho visitato lo Sheri’s, ho assaggiato l’aria che si respira in un bordello di lusso iper-ambizioso. Dopo aver varcato le sue porte, ti trovi in una hall con pianoforte a coda e mobili vittoriani. Vuoi essere rinchiuso in una gabbia, e poi picchiato? Che ne dici invece di un massaggio nuru giapponese, o di sperimentare latenti fantasie studente-insegnante? Allo Sheri’s c’è una camera equipaggiata per tutto. In un edificio chiamato “Playland”, puoi trovare una classe fornita di righelli e bacchette per sculacciare, uno spogliatoio da cheerleader e una scrivania da segretaria accanto all’ufficio del boss.

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"I piccoli bordelli rurali non possono competere", racconta Christina Parreira, una studentessa del mercato del sesso, dottoranda presso la University of Nevada di Las Vegas. "Non usano la fantasia. Non hanno prigioni sotterranee o stanza con vasche idromassaggio, ma solo camere da letto e al massimo una sala massaggi. L'altra causa del fallimento è che questi luoghi presentano solo un menù a prezzo fisso, mentre la varietà è fondamentale e le possibilità devono essere illimitate”.

 

Allissa, una escort di Seattle, ha lasciato la propria città dove non si sentiva sicura e adesso lavora da Sheri’s. Qui, lei e le altre cortigiane si sentono protette e tutelate. Non lavorano più di 10 giorni al mese, e quello che più conta, si divertono. Si impegnano di più che in un normale rapporto sessuale.

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"Si arriva a interpretare personaggi e ruoli cui non arriveresti mai altrove", ha detto Allissa. "Mi diverte passare dalla studentessa disobbediente, alla segretaria pervertita alla cheerleader”.

 

Emma, ??una escort australiana che lavora allo Sheri’s, racconta quanto sia meglio in Nevada che nel suo paese, dove la prostituzione è legale. “Ti sforzi di più, ma rendi l'esperienza un evento speciale. In Australia, i clienti vengono durante la pausa pranzo per una sveltina di 20 minuti, e poi se ne vanno. Non riusciamo nemmeno a conoscerli."

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Le donne allo Sheri’s comunicano con i clienti per mesi, organizzando tutto nei minimi dettagli. Il loro lavoro è di una teatralità sconvolgente. Alcuni uomini arrivano a scrivere intere sceneggiature che le ragazze devono memorizzare e recitare, spesso in costume. Allissa si è vestita da Cat Woman per un party con un Clark Kent-Superman. Altre hanno interpretato Wonder Woman, Poison Ivy, o la Principessa Leia.

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Tutto questo è lo Sheri’s, e molto altro ancora. E nel bel mezzo di un’intervista, Allissa mi guarda e mi invita a prenotare una sessione con lei. Ho rifiutato, annunciando che la mia compagna e la mia integrità giornalistica non lo permetterebbero. Niente massaggio speciale per me, almeno per questa volta.

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