MADURO, IL CERCHIO SI STRINGE – GLI STATI UNITI HANNO SEQUESTRATO L’AEREO PRESIDENZIALE DEL DITTATORELLO VENEZUELANO: IL VELIVOLO, REGISTRATO A SAN MARINO, SI TROVAVA IN REPUBBLICA DOMINICANA – LA PROCURA NAZIONALE DI CARACAS CHIEDE L’ARRESTO DI EDMUNDO URRUTIA, CANDIDATO DELL’OPPOSIZIONE ALLE ELEZIONI “VINTE” DA MADURO GRAZIE AI BROGLI, PER “USURPAZIONE, FALSIFICAZIONE DI DOCUMENTI PUBBLICI E COSPIRAZIONE”…
1. REPUBBLICA DOMINICANA: USA SEQUESTRANO L'AEREO PRESIDENZIALE DI MADURO, TRASFERITO IN FLORIDA
AEREO PRESIDENZIALE DI NICOLAS MADURO
Le autorità statunitensi hanno sequestrato lunedì l'aereo del presidente venezuelano Nicolás Maduro nella Repubblica Dominicana. Lo riporta la Cnn. Nell'operazione sono state coinvolte numerose agenzie federali, tra cui l'Homeland Security Investigations, il Bureau of Industry and Security e il Dipartimento di Giustizia. Secondo due funzionari statunitensi citati dall'emittente televisiva gli Stati Uniti hanno condotto l'aereo in Florida.
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In una dichiarazione il procuratore generale Merrick Garland ha affermato che "il dipartimento di Giustizia ha sequestrato un aereo che, a nostro avviso, è stato acquistato illegalmente per 13 milioni di dollari tramite una società fittizia e fatto uscire di nascosto dagli Stati Uniti per essere utilizzato da Nicolás Maduro e dai suoi compari".
Secondo il dipartimento di Giustizia l'aereo è stato acquistato da una società della Florida ed è stato esportato illegalmente nell'aprile 2023 dagli Stati Uniti al Venezuela attraverso i Caraibi.
AEREO PRESIDENZIALE DI NICOLAS MADURO
"Questo manda un messaggio ai vertici - ha dichiarato un funzionario statunitense alla Cnn -. Sequestrare l'aereo di un Capo di Stato straniero è inaudito per questioni penali. Stiamo mandando un messaggio chiaro qui: nessuno è al di sopra della legge e della portata delle sanzioni statunitensi".
L'aereo, registrato a San Marino, era stato utilizzato da Maduro per viaggi all'estero, comprese le visite in Guyana e a Cuba all'inizio dell'anno.
2. PROCURA VENEZUELA CHIEDE ARRESTO CANDIDATO OPPOSIZIONE
(ANSA) - La Procura del Venezuela ha chiesto lunedì pomeriggio l'arresto del candidato dell'opposizione alle presidenziali del 28/7, Edmundo González Urrutia, accusandolo dei "reati di usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, cospirazione, sabotaggio per danneggiare i sistemi ed associazione terroristica".
La richiesta è stata emessa dal procuratore ausiliario Luis Ernesto Dueñez Reyes ed è indirizzata al primo giudice speciale di primo grado in Funzioni di Controllo con giurisdizione sui casi legati ai crimini associati al terrorismo affinché la renda esecutiva.
Gonzalez Urrutia non si è presentato a tre convocazioni in tribunale - l'ultima venerdì scorso - per essere ascoltato sul contenuto di una pagina pubblicata sul sito della coalizione di opposizione Piattaforma unitaria democratica (Pud) in cui il 75enne viene indicato come vincitore delle elezioni presidenziali.
All'inizio di agosto, la Procura ha aperto un'inchiesta contro Gonzalez Urrutia e la leader dell'opposizione Maria Corina Machado per "usurpazione di ufficio, diffusione di false informazioni, incitamento a disobbedire alla legge, incitamento all'insurrezione e associazione a delinquere".
L'ex ambasciatore, che vive in semi-clandestinità, non appare in pubblico dal 30 luglio. Per giustificare le sue assenze, Gonzalez Urrutia ha detto di temere una magistratura "senza garanzie di indipendenza". Il presidente socialista Nicolas Maduro, la cui vittoria è stata convalidata dalla Corte Suprema, è stato dichiarato vincitore con il 52% dei voti dal Consiglio Nazionale Elettorale (Cne), che tuttavia non ha reso pubblici i resoconti dei seggi elettorali, sostenendo di essere vittima di un hackeraggio informatico.
Machado, 'l'arresto di Urrutia non fermerà i venezuelani'
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(ANSA) - "Hanno perso il senso della realtà. Minacciando il Presidente eletto, riescono solo ad avvicinarci e ad aumentare il sostegno dei venezuelani e del mondo a Edmundo González. Serenità, coraggio e fermezza. Stiamo andando avanti": lo ha scritto su X la leader dell'opposizione venezuelana, María Corina Machado, commentando la richiesta di arresto del candidato dell'opposizione alle presidenziali del 28/7 da parte della Procura nazionale.
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