flavio briatore sullo yacht force blue

AI MAGISTRATI E’ RIUSCITO IL MIRACOLO: LO YACHT A BRIATORE ORA GLIELO POTREMMO PAGARE NOI CONTRIBUENTI! – UNA BATTAGLIA LEGALE DI 11 ANNI FINITA (MA NON DEL TUTTO) CON LA CASSAZIONE CHE GIUDICA ILLEGITTIMA LA SVENDITA A BERNIE ECCLESTONE DEL PANFILO DI FLAVIO BRIATORE. CHE LO STATO, OVVERO I CONTRIBUENTI, POTREBBE ESSERE CHIAMATO A RISARCIRE. E IL MAGISTRATO CHE CON L’INCAUTA ACCELERAZIONE DELLA VENDITA AL RIBASSO DELLA BARCA POTREBBE AVER CAUSATO UN DANNO ALL’ERARIO? LUI È L’UNICO CHE DI SICURO NON PAGHERÀ NULLA...

Marco Zini per tag43.it

 

FLAVIO BRIATORE

Una vicenda durata 11 anni, combattuta a suon di carte bollate, sentenze e contro sentenze. Esasperati antagonismi, come quello tra i due protagonisti della storia: Walter Cotugno, pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Genova, e Flavio Briatore da Verzuolo, provincia di Cuneo, ma residente da tempo in quel di Montecarlo. Per poi arrivare all’epilogo di questi giorni, clamoroso. Con la Cassazione che ha annullato per la seconda volta la confisca di Force Blue, il panfilo del signor Billionaire. Ripercorriamo i fatti, andando un po’ indietro nel tempo.

 

Nel 2010 l’abbordaggio della Finanza al largo di La Spezia

Maggio 2010. Lo yacht Force Blue naviga dal Principato di Monaco verso Forte dei Marmi, dove è previsto il suo ancoraggio nella località turistica di Cinquale. Quando accade che al largo della Spezia uno drappello di finanzieri scortati da elicotteri abbordano il panfilo su gommoni ultraveloci e, armi in pugno, lo dirottano a Porto Lotti.

 

FLAVIO BRIATORE SULLO YACHT FORCE BLUE

A  bordo del Force Blue ci sono Elisabetta Gregoraci, showgirl calabrese e allora moglie di Briatore, e il loro figlio appena nato Nathan Falco. È il primo passo dell’operazione “No Boat No Crime”, così la definì il sito Dagospia, in cui il procuratore Cotugno – già noto alla cronaca giudiziaria per avere ordinato una serie di sequestri che fecero clamore, come quelli di una centrale elettrica e dell’ufficio urbanistica del Comune di Voghera – muove all’attacco di Briatore.

 

Il procuratore Walter Cotugno di Genova contro Briatore

Il sequestro poteva essere fatto una volta scesi i passeggeri a Forte dei Marmi. Ma così sarebbe venuto meno l’elemento drammaturgico e, soprattutto, l’esposizione mediatica dell’operazione (che infatti fu grande) ideata dal procuratore che coordinava l’incursione dal suo ufficio genovese.

 

BRIATORE YACHT FORCE BLUE

I capi d’accusa. Il Force Blue è di proprietà della Autumn Sailing, società a sua volta riferibile allo stesso Briatore. La legge dice che le imbarcazioni utilizzate per scopi commerciali non devono pagare l’Iva. Il Force Blue è uno degli yacht più noleggiati al mondo. Guardando lo storico dei passeggeri famosi si vede che vi hanno passato le loro vacanze il cantante Phil Collins, la scrittrice Danielle Steel e molti altri ancora. Il fatto è che il panfilo è stato utilizzato anche da Briatore a tariffe scontate rispetto agli altri noleggiatori.

 

L’accusa: aver evaso l’Iva mascherando l’uso privato della barca con quello commerciale

La questione, quindi, vista da fuori sembra abbastanza semplice: il Force Blue era utilizzato per una attività commerciale nonostante fosse usato anche dall’imprenditore a prezzi scontati.

 

briatore ecclestone

Come potrebbe essere per un hotel dove il proprietario soggiorna con una certa frequenza approfittando di una tariffa agevolata. In entrambi i casi, barca e hotel, secondo la tesi difensiva, lo scopo commerciale resta evidente. Diversa invece  l’opinione del magistrato genovese per il quale Briatore è colpevole di evasione di imposta. Negli 11 anni che seguono quell’abbordaggio dei finanzieri capita di tutto.

 

Briatore viene condannato a Genova in primo grado, sentenza poi confermata in appello. A pochi giorni dalla udienza della Cassazione che doveva valutare se la (prima) sentenza di secondo grado che condannava l’imprenditore di Verzuolo fosse corretta o meno, Cotugno gli contesta il tentativo di corruzione di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate affinché potesse pagare tutte le imposte contestate dagli uffici fiscali.

 

Il rimpallo tra Corte d’Appello e Cassazione

Da qui in poi comincia un andirivieni della questione sulla tratta Roma-Genova, in un crescendo di suspence. Nel 2018, la Cassazione boccia infatti la (prima) sentenza di condanna della Corte di Appello di Genova e chiede a una nuova sezione della medesima Corte di riconsiderare la questione, dicendo esplicitamente dove i giudici avessero sbagliato.

briatore ecclestone

 

Cotugno però non accetta la conclusione degli Ermellini e dopo avere chiesto in modo se non irrituale decisamente atipico di potere discutere personalmente la questione dinnanzi alla nuova sezione della Corte di Appello, si presenta al cospetto dei colleghi argomentando che i Giudici della Corte di Cassazione avevano travisato i fatti e Briatore non poteva restare impunito. Argomentazioni convincenti le sue se è vero che i giudici dell’Appello scavalcano i colleghi della Cassazione, gerarchicamente superiori, e condannano per la seconda volta Briatore. Dunque per loro Force Blue celava, dietro l’uso commerciale, il fato di essere un panfilo privato.

 

 

Indagato anche il commercialista che gestiva Force Blu per contro del Tribunale

Nel frattempo però il reato cade in prescrizione. A quel punto Cotugno non si rassegna, e indaga per peculato e omissione di atti di ufficio anche il commercialista che gestiva il Force Blue su richiesta del Tribunale di Genova. L’accusa? Aver pagato i costi connessi alla gestione dello yacht, come i componenti dell’equipaggio, prima di stornare il residuo alla Procura della Repubblica.

briatore ecclestone

 

Secondo il pubblico ministero i ricavi dei noleggi del Force Blue nel periodo in cui è stato confiscato (lo yacht è stato noleggiato per ben 10 anni dopo il primo sequestro, nonostante non si fosse ancora capito se si trattasse di uso privato o commerciale) avrebbero dovuto essere integralmente riscossi dalla Procura della Repubblica, mentre i costi avrebbero dovuto essere pagati integralmente da qualcun altro, probabilmente da Briatore.

 

La svendita del panfilo a Bernie Ecclestone per 7,49 milioni

A quel punto però il magistrato prende una decisione inopinata accelerando sulla vendita del Force Blue, cosa che accade nel 2021, 11 anni dopo il famoso abbordaggio in mare che ha dato il via alla vicenda. Con procedura rapida e nonostante l’armatore – pur di temporeggiare fino alla udienza in Cassazione – avesse mandato i soldi per anticipare ogni eventuale costo del natante, su richiesta del nuovo gestore dello yacht.

 

briatore

La vendita avviene in favore di Bernie Ecclestone che lo compra all’asta a meno di un quarto del valore (7,49 milioni) attribuito dalla stessa Procura in sede penale, ovviamente senza Iva, a poche settimane dalla udienza che avrebbe dovuto discutere la correttezza o meno della (seconda) sentenza della Corte di Appello di Genova che ha condannato  Briatore.

 

Ora lo Stato potrebbe essere condannato a risarcire Briatore

Conclusione. Negli ultimi 10 giorni, tra maggio e giugno 2021, la Cassazione è dovuta tornare sulla questione per ben due volte. La prima affermando che il decreto che ordinava la vendita all’incanto dello yacht era illegittimo. La seconda che lo era pure la sentenza della Corte di Appello che (ri)condannava Briatore. Ora si occuperà della questione la terza (e ultima) sezione della Corte di Appello di Genova. Ma gli effetti sono grotteschi. Il Force Blue è stato svenduto e lo Stato potrebbe essere chiamato a risarcire i danni subiti da Briatore.

flavio briatore

 

Insomma, potrebbe succedere che a pagare siano i contribuenti nonostante Briatore si fosse dichiarato disponibile a saldare tutte le imposte contestate dagli uffici fiscali, oltre gli interessi, per un importo più o meno pari alla cifra incassata per la vendita all’incanto del Force Blue. E il magistrato che con l’incauta accelerazione della vendita al ribasso della barca potrebbe aver causato un danno all’Erario? Lui è l’unico che di sicuro non pagherà nulla.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO