“UNA SOLA PAROLA VOLEVO SENTIRE: ERGASTOLO. E AI RAGAZZI DICO ANCORA DEPONETE LE ARMI” - LA MAMMA DI FRANCESCO PIO MAIMONE, UCCISO AGLI CHALET DI MERGELLINA PER UNA SCARPA SPORCA, PARLA TRA LE LACRIME DOPO LA SENTENZA DI CONDANNA AL CARCERE A VITA PER FRANCESCO PIO VALDA - NESSUNO SCONTO DI PENA PER L’EMERGENTE RAS DELLA PERIFERIA EST DI NAPOLI - MOMENTI DI TENSIONE DURANTE L'ARRINGA DELLA DIFESA...
Luigi Nicolosi per corriere.it - Estratti
La Corte d'Assise di Napoli (prima sezione, presidente Teresa Annunziata) ha condannato all'ergastolo il baby boss Francesco Pio Valda per l'omicidio di Francesco Pio Maimone, il pizzaiolo 18enne ucciso con un colpo di pistola al petto al culmine di una lite alla quale era estraneo, scoppiata per un paio di scarpe sporcate.
Nessuno sconto, quindi, per l’emergente ras della periferia est di Napoli. Passa dunque la linea del pubblico ministero Antonella Fratello, che in sede di requisitoria aveva chiesto per Valda la condanna al carcere a vita. I familiari del giovane pizzaiolo piangono, qualcuno applaude.
La mamma
«Una sola parola volevo sentire: ergastolo. E ai ragazzi dico ancora «deponete le armi». Lo dice Concetta Napoletano, mamma di Francesco Pio Maimone, tra le lacrime all'uscita dall'aula 115 del tribunale di Napoli subito dopo la sentenza.
La prima sezione della Corte di Assise di Napoli ha anche condannato Alessandra Clemente, cugina di Valda, a due anni e sei mesi di reclusione; Salvatore Mancini è stato condannato a quattro anni; Giuseppina Niglio, nonna di Valda è stata condannata a quattro anni e sei mesi di reclusione e a una multa di 6mila euro; a Pasquale Saiz, i giudici hanno inflitto quattro anni di carcere. Assoluzione per gli altri imputati dai capi d'accusa che venivano contestati.
La tragedia risale alla notte tra il 19 e il 20 marzo 2023 quando fu ucciso il giovane pizzaiolo Francesco Pio Maimone, davanti agli chalet di Mergellina. Questa mattina è stato il turno della difesa dell'imputato, rappresentata dall’avvocato Antonio Iavarone, il quale ha invocato per il proprio assistito l’assoluzione. Lo stesso Valda, nel corso della penultima udienza aveva ammesso di aver sparato nel corso della lite scoppiata con una comitiva di malavitosi di Soccavo, ma ha sostenuto di non aver mai puntato l’arma contro Pio Maimone.
Durante l’arringa del difensore di Valda non sono comunque mancati alcuni momenti di tensione. «È un bugiardo, state tenendo conto di quello che ha detto un bugiardo». È stato questo l’attacco lanciato dalla sala riservata al pubblico nell'aula 114 del tribunale di Napoli, contestando le parole pronunciate dal difensore che stava ricordando a
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