boschi

“MARIA ELENA, TI AMO, MA TI AMMAZZERO’” - FERMATO A FIRENZE LO STALKER DELLA BOSCHI: ERA PARTITO DA NAPOLI PER INCONTRARE IN OCCASIONE DELLA LEOPOLDA IL MINISTRO, CUI INDIRIZZA DA ANNI LETTERE D' AMORE DELIRANTI

boschi 2boschi 2

Salvatore Dama per “Libero Quotidiano”

 

Lettere d' amore deliranti. A centinaia. E poi, non pago, il tentativo di avvicinare la sua ossessione, Maria Elena Boschi, sfruttando l' occasione della Leopolda.

Lo stalker napoletano aveva studiato il suo piano di approccio alla ministra delle Riforme.

 

Voleva incontrarla proprio al raduno annuale dei renziani, a Firenze. Mescolato nella folla di sostenitori del presidente del Consiglio. Ma l' occasione è sfumata. Perché l' uomo è finito nelle mani delle forze dell' ordine, che da mesi lo tengono sotto controllo.

 

Così è stato fermato l' altro giorno in zona stazione di Firenze, non troppo lontano dal suo obiettivo, la Leopolda, dove, da venerdì 4 novembre, sfileranno tutti i big del Partito democratico, compresi Matteo Renzi e, appunto, la Boschi. Lo stalker arriva da Napoli. Ed è da lì che ha preso il treno per Firenze. Era già stato sottoposto all' obbligo di dimora, ma lo ha violato.

maria elena boschi gianni cuperlo selfiemaria elena boschi gianni cuperlo selfie

 

E lo scorso 1 novembre è stato rintracciato dalla polizia in via della Scala, nei pressi di Santa Maria Novella. Si tratta di un uomo di 44 anni, affetto da problemi psicologici. Non era la prima volta che violava l' obbligo di dimora, riferisce Repubblica edizione di Firenze, al quale era stato sottoposto per gli atti persecutori commessi ai danni della ministra. Che poi consistevano nell' invio di centinaia di lettere e mail d' amore, dal contenuto «delirante», riferiscono gli inquirenti. In passato lo stalker era già stato identificato.

boschi nardellaboschi nardella

 

A Firenze era venuto anche nelle scorse settimane, sperando di incontrare la donna da cui era ossessionato, approfittando del suo tour elettorale in sostegno del referendum costituzionale. Poi martedì mattina, dopo tre giorni passati in giro per Firenze, gli agenti della polizia lo hanno fermato per un controllo. Non casuale. È stato un ristoratore del centro storico fiorentino a chiamare le forze dell' ordine perché l' uomo aveva mangiato lì, ma si rifiutava di pagare il conto.

 

Una rapida verifica nella banca dati è bastata per capire chi avevano davanti. Allertata, la Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo su di lui in seguito alle denunce della ministra, ha confermato la pericolosità del soggetto. Che è stato rispedito a Napoli, con l' ordine di rimanerci.

 

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, visto la recidività dell' uomo, ha inasprito la misura cautelare precedentemente inflitta, imponendo gli arresti domiciliari. Era stata proprio la Boschi, che da alcuni mesi ha anche la delega alle Pari Opportunità, ad annunciare l' istituzione di una task force per fronteggiare il fenomeno della violenza sulle donne, stalking compreso, disponendo uno stanziamento economico di 12 milioni di euro per dare attuazione a un piano anti-violenza.

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

 

2. IO TI AMO MA TI AMMEZZERO'

Rachele Nenzi per il Giornale

Nei verbali dell'arresto dello stalker del ministro Maria Elena Boschi si può leggere tutto il delirio e l'ossessione che portava dentro si sé.

 

Giuseppe D., 44enne e residente a Pozzuoli, ha intasato la mail istituzionale del ministro con frasi d'amore, di odio e di minaccia. Parole che hanno condotto la Boschi a denunciarlo alla procura di Roma.

 

maria elena boschi referendum costituzionalemaria elena boschi referendum costituzionale

La mail di minacce alla Boschi

Anna Maria Gavoni, gip di Roma, ha disposto per lo stalker gli arresti domiciliari. L'uomo è stato fermato e catturato ieri mattina in via della Scala nei pressi di Santa Maria Novella aFirenze. Come riporta Il Giorno, l'uomo ha scritto diverse mail alla ministra, molte di queste sono un misto di delirio amoroso e omicida: "Amore ti porterò con me in paradiso. Tu sei il mio fiore"; "Ti amo ma ti devo ammazzare"; "Boschi tra i Boschi amore a tema... ma se ti ammazzo chi ti troverà?"

 

maria elena boschi miss riformemaria elena boschi miss riforme

Ma c'é anche di più: "Amore non posso credere a quello che hai fatto...tu sai che ti ho amata. Non metterti contro di me che hai la peggio... se mi chiedi scusa mi ridai la macchina... un bacio e la bambina". Infine: "Amore sbloccami oppure parto prima e ti ammazzo... Sai che sono geloso".

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…