massimo cacciari

“DOPO TUTTO QUEL CASINO CHE HAI MESSO SU, ORA CAMBI IDEA?” - MASSIMO CACCIARI VA A FARSI LA TERZA DOSE DI VACCINO E I NO VAX SUI SOCIAL LO ATTACCANO: “CHE DELUSIONE, ANCHE TU SCHIAVO?” - L’EX SINDACO DI VENEZIA LA PRENDE CON FILOSOFIA: “COME SOCRATE, OBBEDISCO. I FILOSOFI RISPETTANO ANCHE LE LEGGI FOLLI” - LA CONTROREPLICA FULMINANTE: “TI CHIAMEREMO BOOSTER KEATON”

Simone Casalini per www.corriere.it

 

MASSIMO CACCIARI

Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, voce critica della gestione della pandemia (insieme all’altro filosofo Giorgio Agamben, teorico dello «stato di eccezione» in cui sarebbe finito il Paese in seguito alle misure emergenziali di contenimento del Covid), si è assicurato lunedì la terza dose di vaccino. Era in fila a Venezia che attendeva il suo turno. Cacciari non ha mai dichiarato la sua contrarietà al vaccino, ma all’obbligo e al suo uso estensivo sì, per esempio nel caso delle somministrazioni agli under 12.

 

La sua scelta di proseguire nell’iter vaccinale ha comunque attirato l’attenzione e spiazzato il mondo no vax che lo riteneva uno dei punti di riferimento nella battaglia contro l’immunizzazione e la gestione della pandemia. Tanto che sui social sono esplosi i commenti e le critiche contro il filosofo veneziano, accusato di aver tradito la causa.

 

massimo cacciari

«Come Socrate, obbedisco»

Dal canto suo Cacciari, tra i promotori della Commissione DuPre (Dubbio e Precauzione) insieme ad Agamben, Carlo Freccero e Ugo Mattei (il giurista finito nell’occhio del ciclone per i suoi accostamenti tra la situazione attuale e il ventennio fascista), ha mantenuto ferma la sua opposizione al sistema di decreti di urgenza con cui viene contrastato il Covid («Si continua con una politica autoritaria, centralistica e paternalistica molto più che in altri Paesi.

massimo cacciari accordi e disaccordi 1

 

E non mi sembra che i risultati ci diano ragione. Sembra che questo Paese abbia solo il Covid come problema, che non si possa discutere di altro») e dall’altro ha spiegato la coerenza della sua scelta di vaccinarsi anche con la terza dose: «Non vedo alcun caso. Ho fatto il vaccino, sei costretto a farlo, alle leggi si obbedisce. I filosofi obbediscono alle leggi anche quando le ritengono totalmente folli. Socrate insegna» ha detto al Gazzettino che lo aveva registrato in coda.

 

L’introduzione del Super Green Pass a novembre aveva ugualmente sollevato le obiezioni del filosofo veneziano: «Ormai è un’emergenza senza fine. Nessuno mi ha mai risposto a una semplice domanda: quando potremo ritenere finita l’emergenza. Possiamo vaccinare quante più persone vogliamo, ma anche con una popolazione vaccinata al 90% non si eviteranno le terapie intensive. Esisteranno sempre e noi non possiamo far finire l’emergenza soltanto quando non ci sarà alcun malato grave».

massimo cacciari (3)

 

La polemica social: «Che grande delusione»

La scelta di Cacciari, però, ha acceso subito la vis polemica del variegato mondo no vax che si è sfogata in rete con attacchi al filosofo, il cui nome è balzato tra i trend topic del momento. «Dopo tutto quel casino che ha messo su, ora cambia idea?», scrive un utente. «Diamine, ma come è possibile, ma siete tutti schiavi?», si interroga un altro. «Che grande delusione — critica un altro utente — Lo vedete che questi vi prendono in giro??».

 

CARLO MARIA MARTINI E MASSIMO CACCIARI

Sarcasmo poi sulla citazione di Socrate e della sua condanna a morte. «Cacciari fa la terza dose di vaccino e si giustifica citando Socrate. Beh, decisamente più originale di Robert Kennedy Jr. che ha dato la colpa alla moglie», ironizza un post. «Ricordo a Cacciari che Socrate ha scelto di morire proprio per non abdicare al suo profondo credo etico, che gli imponeva la ricerca della Verità», sottolinea un altro. Infine la chiusura: «È un grande comico, lo chiameremo Booster Keaton». In pochi lo difendono: «Chi attacca Cacciari non ha capito nulla del suo discorso».

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?