"ME L'HA DETTO RENZI'', E CARLO DE BENEDETTI SPECULO' IN BORSA SULLE BANCHE POPOLARI 2. TRANQUILLI, VIVIAMO NEL PAESE DI PULCINELLA: LA PROCURA DI ROMA DEL SOLERTE PIGNATONE HA GIA' ARCHIVIATO L'"INSIDER RENZI" - ORA DOVRÀ PRONUNCIARSI IL GIP - SILVIO BERLUSCONI HA MILLE E UNA RAGIONE: “L'INGEGNERE, I CUI GIORNALI HANNO FATTO CAMPAGNE CONTRO IL MIO CONFLITTO DI INTERESSI, PRESO CON LE MANI NELLA MARMELLATA" - CONSOB: “DE BENEDETTI HA UTILIZZATO UN'INFORMAZIONE PRIVILEGIATA". MA NESSUNO SI DIMETTE
1 - CON L' AIUTINO DI RENZI DE BENEDETTI SPECULÒ SULLE BANCHE POPOLARI
Gian Maria De Francesco per “il Giornale”
Lo scoop firmato da Nicola Porro sulle edizioni del Giornale del 14,15 e 16 dicembre 2015 ha trovato pubblica conferma. Presso la segreteria della commissione d' inchiesta sulle banche è stata, infatti, depositata l' informativa della Guardia di Finanza contenente la trascrizione della telefonata del 16 gennaio 2015 tra l' ingegner Carlo De Benedetti e l' amministratore delegato di Intermonte sim, Gianluca Bolengo.
«Se passa un decreto fatto bene, salgono», afferma l' esperto di Borsa riferendosi al prossimo varo di una riforma delle banche popolari che, con l'eliminazione del voto capitario (una testa, un voto), sarebbero diventate contendibili. «Passa, ho parlato con Renzi ieri, passa», risponde De Benedetti. «Se passa è buono, sarebbe da avere un basket (un paniere di titoli. Se vuole glielo faccio studiare», replica Bolengo. «Togliendo la Popolare di Vicenza», taglia corto l' Ingegnere conscio dello stato di decozione dell' istituto vicentino, per altro non quotato.
Il materiale era stato espressamente richiesto dal senatore di Idea, Andrea Augello, dopo che il vicepresidente della Commissione, Renato Brunetta, aveva desecretato la parte riguardante il presunto insider trading dell' Ing durante l' audizione dell' allora presidente della Consob, Giuseppe Vegas, il 14 dicembre scorso.
L'Autorità di Vigilanza sulla Borsa ha archiviato il dossier e lo stesso si appresta a fare la Procura di Roma, che aveva avviato le indagini su segnalazione d' ufficio della stessa Consob. Il pm Stefano Pesci e il procuratore capo Giuseppe Pignatone hanno chiesto l'archiviazione e si aspetta solo la decisione finale del gip. «Ora che è tutto documentato, bisogna vedere che cosa decideranno i magistrati», dice il vicepresidente della commissione banche, Renato Brunetta.
Piazzale Clodio aveva ascoltato sia l'ex presidente del gruppo Espresso-Repubblica che l'ex presidente del Consiglio. Entrambi ieri hanno replicato pubblicamente la versione che era stata fornita ai magistrati due anni fa. «Non vi è stato alcun abuso di informazione privilegiata», segnala un portavoce dell'Ingegnere perché «l' approvazione della norma era ampiamente nota, al punto che Ubs aveva tenuto una conferenza stampa sul tema due settimane prima, presso la Borsa di Milano, consigliando di acquistare azioni delle banche popolari».
Lo stesso ha ribadito Matteo Renzi. «Tutto quello che abbiamo fatto è perfettamente lecito. Se qualcuno deve accertare responsabilità, è la Procura», ha dichiarato ieri a Porta a porta aggiungendo che «la riforma delle Popolari andava fatta, questa è l' ennesima puntata di un film in cui si continua a ricamare».
D'altronde, il reato di insider trading si fonda sulla nozione di «informazione privilegiata». Poiché dell'imminente varo della riforma si era parlato sulla stampa, è difficile sostenere che l'Ingegnere ne abbia abusato tanto più che su quei titoli gli acquisti furono molteplici. De Benedetti nella conversazione afferma che «il governo farà un provvedimento» senza mai specificare se si sarebbe trattato di un disegno di legge o di un decreto, come invece congettura l' interlocutore. L'Ingegnere, per sua fortuna (visto che ha conseguito una plusvalenza di 600mila euro), è entrato nel novero degli investitori istituzionali in grado di muoversi per tempo su azioni destinate a impennarsi.
Le riserve dal punto di vista penale e amministrativo non valgono, invece, per quanto attiene il profilo politico della vicenda. Il presidente del Consiglio ha, infatti, affrontato con un esponente del milieu finanziario un argomento riservato sul quale potevano crearsi (come si sono creati) conflitti di interesse, essendo De Benedetti un investitore professionale oltreché uno dei numi tutelari del Pd. «Se fosse capitato a me sarei già in croce. Invece vedo che il signor De Benedetti, i cui giornali hanno fatto campagne contro il mio conflitto di interessi, oggi è stato preso con le mani nella marmellata», ha chiosato con ironia Silvio Berlusconi.
2 - CASO RENZI-DE BENEDETTI, È SCONTRO DUE LE CONTESTAZIONI DELLA CONSOB
Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
Sono due le contestazioni formali rivolte dalla Consob a Carlo De Benedetti e trasmesse ai magistrati romani. Proprio su questo dovrà adesso pronunciarsi il gip esaminando la richiesta di archiviazione dell'indagine su insider trading contro Gianluca Bolengo, il broker della Intermonte Sim che il 16 gennaio 2015 effettuò l'investimento da 5 milioni portando un guadagno di circa 600 mila euro.
MATTEO RENZI E CARLO DE BENEDETTI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE A firenze
Scatena il dibattito politico la telefonata dell'Ingegnere che quella mattina di tre anni fa raccontò di aver saputo dall' allora premier Matteo Renzi che il decreto per trasformare le Popolari in spa sarebbe stato approvato. Vanno all' attacco Silvio Berlusconi e il Movimento 5 Stelle.
«Chiedete a De Benedetti, tutto quello che ho fatto è pubblico», si schermisce Renzi quando gli viene sollecitato un commento, mentre l'imprenditore si affida a un comunicato: «l'approvazione della norma era ampiamente nota al punto che in una conferenza stampa di due settimane prima Ubs aveva consigliato di acquistare azioni delle Popolari» e ricorda che «la Procura ha chiesto l'archiviazione». In serata, però, Ubs ha smentito la ricostruzione.
«Ho parlato con Renzi ieri, passa», dice De Benedetti a Bolengo che gli chiede del decreto. Nella relazione della «Divisione mercati» è scritto: «De Benedetti ha utilizzato un'informazione privilegiata. L'acquisto delle azioni delle Popolari presenta sia elementi di discontinuità rispetto alla consueta attività della Romed spa, sia di incoerenza rispetto all'atteggiamento dell' Ingegnere in quel periodo».
E ancora: «L'imprenditore era nelle condizioni di conoscere i profili di illiceità connessi all'utilizzo di quella informazione». I magistrati hanno ritenuto di non dover procedere, ma sarà il gip a doversi pronunciare, così come la commissione banche.
DE BENEDETTI SCARONI BERLUSCONI
Non a caso il senatore di Idea Andrea Augello evidenzia «la necessità di proseguire i lavori anche nella prossima legislatura. Mentre andavano in fumo i risparmi di migliaia di piccoli investitori, De Benedetti traeva vantaggio da un incontro riservato con l'allora premier, lucrando plusvalenze di 600 mila euro in soli tre giorni».
CARLO DE BENEDETTI E MATTEO RENZI A DOGLIANI DA CHI
Attacca Berlusconi: «Se fosse capitato a me sarei già in croce: vediamo come si dipanerà ma certamente quel conflitto di interessi addebitato a me e alle mie aziende fa sorridere, in tanti anni non ho avuto il minimo vantaggio. Invece vedo che il signor De Benedetti, i cui giornali hanno fatto campagne contro il mio conflitto di interessi, oggi è stato preso con le mani nella marmellata».
E il candidato premier grillino Luigi Di Maio definisce «uno scandalo sapere che l'allora premier Renzi, mentre stava per fare un decreto in 25 minuti che azzerava i risparmi dei risparmiatori, chiamava De Benedetti per dirgli che stava per fare il decreto e quello attacca, chiama i suoi e dice: comprate le azioni. Se questo è il modello del Pd, io lo combatterò con tutte le mie forze».
3 - «DA ALGEBRIS NESSUN ACQUISTO»
«Con riferimento a quanto pubblicato ieri nell' ambito dell' articolo riferito alle Banche Popolari e al relativo decreto, Algebris Investments, sorpresa di leggere ancora false informazioni nonostante numerose comunicazioni, smentisce categoricamente di aver mai acquistato titoli delle Banche Popolari a ridosso della pubblicazione del decreto e, conseguentemente, di aver avuto alcuna plusvalenza a seguito di informazioni privilegiate, come lascia presumere impropriamente l'articolo. Davide Serra fu a suo tempo sentito da Consob esclusivamente come persona informata sui fatti e nessuna contestazione è stata mossa a lui o ad Algebris Investments».
Ufficio stampa Algebris