TRIPOLI, BEL SUOL D’ORRORE - MEDICO ITALIANO RAPITO IN LIBIA - ALLARME DI GENTILONI: “CI SONO NOTEVOLI RISCHI DI INFILTRAZIONE DI TERRORISTI DALL'IMMIGRAZIONE”

Da “ansa”

 

libia nel caos 6libia nel caos 6

La procura di Roma ha aperto un fascicolo sul medico che risulta irreperibile in Libia. L'uomo - si è appreso - è il settantenne Ignazio Scaravilli, catanese, e di lui non si sa più nulla dal pomeriggio del 6 gennaio scorso. Il fascicolo aperto dal pm Sergio Colaiocco, contro ignoti, è per sequestro di persona con finalità di terrorismo. La Farnesina è all'opera.

 

''Seguiamo il caso con il riserbo che è consueto in queste situazioni'', ha detto il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Caravilli, specialista ortopedico, si era recato in Libia per dare il proprio contributo all'ospedale di Dar Al Wafa, nella zona di Suq Talat. A segnalare l'allontanamento del medico sono stati i suoi colleghi, ma allo stato non ci sarebbero testimoni diretti della scomparsa. Il pm Colaiocco ha incaricato i carabinieri del Ros di compiere gli accertamenti.

 

miliziani islamici in libiamiliziani islamici in libia

Il Consiglio dei ministri previsto per le 16 dovrebbe varare il pacchetto di misure anti-terrorismo annunciato dal governo e che vanno da una stretta sui foreign fighters al rifinanziamento dell'operazione Strade Sicure. Nel testo dovrebbero rientrare anche misure per potenziare l'intelligence.

 

esplosioni a tripoliesplosioni a tripoli

''Ci sono di rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall'immigrazione'', ha spiegato il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Londra per un vertice anti-Isis. "Per fortuna i nostri apparati di sicurezza sono allertati e funzionano ma questo non ci consente di abbassare minimamente il grado di preoccupazione''. Gentiloni però precisa: "Confondere terrorismo e immigrazione è un'idiozia. Sostenere che tra le decine di migliaia di disperati che approdano con i barconi sulle nostre coste si annidano terroristi armati di kalashnikov non ha senso, il che non esclude che nella situazione odierna non ci possano essere rischi sui quali vigilano i servizi di intelligence e gli apparati di sicurezza". 

 

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