VESPA, MIAMI O NON MIAMI? – LA POLIZIA DELLA FLORIDA VIETA GLI SCOOTER: INCIDENTI IN CRESCITA – I TURISTI VANNO A CACCIA DI STAR CON IL TELEFONINO SEMPRE IN MANO, PER UN SELFIE O UN VIDEO – LA PROTESTA: “IL MODO MIGLIORE PER GIRARE QUI È CON IL VENTO PER I CAPELLI” – LE PIÙ RICHIESTE SONO LA VESPA 50 E 125
Sara Gandolfi per il Corriere della Sera
Più di ottocento multe e un numero di incidenti in crescita costante. La polizia di Miami Beach lancia l' allarme: i turisti in scooter stanno diventando una minaccia per la sicurezza stradale della località balneare più «cool» degli Stati Uniti.
C' è chi va a caccia di star sull' Ocean Drive, scorrazzando davanti ai palazzi Art deco d' inizio XX secolo, e chi saetta lungo Collins Avenue, fino alla spiaggia della 85esima Street, per prendere la tintarella lontano dalla ressa di South Beach.
Telefonino sempre a portata di mano, per un selfie a 32 denti o un video Snapchat con la celebrità di passaggio. Spesso disattenti e su di giri, in sella a motorini di ogni cilindrata presi a noleggio per la vacanza sotto il sole della Florida. Il più gettonato?
La Vespa primavera (65 dollari due ore, 90 la giornata intera).
È partita così la guerra di Miami al mitico scooter delle Vacanze romane con Audrey Hepburn e Gregory Peck. «I turisti sfrecciano su e giù per l' isola, entrano ed escono dal traffico, guidano sul lato sbagliato della strada e invadono piste ciclabili e strisce pedonali», scrive il Miami Herald.
Il consiglio comunale è pronto a misure drastiche: il prossimo 16 maggio deciderà se varare un bando totale delle due ruote, almeno nei periodi più affollati dell' anno, come il weekend del Memorial Day, a fine maggio, o tutto il mese di marzo.«Dobbiamo fare qualcosa perché sia i residenti sia i visitatori sono in pericolo», avverte la consigliera John Elizabeth Alemán. Allarme confermato dalla polizia. Durante lo «spring break» - le vacanze studentesche di marzo - hanno registrato un picco di infrazioni: «Non riuscivamo a tenere il passo delle violazioni», dice il capo Dan Oates.
Lo scooter più richiesto, nei negozi di noleggio intorno all' Ocean Drive, è la Vespa 50 o 125. Un simbolo del «made in Italy» che ha conquistato gli americani fin dagli anni 50, trascinati dalle immagini della Dolce vita e dai divi di Hollywood che a Roma avevano scoperto il fascino a due ruote: Peck e la Hepburn, ma anche Gary Cooper o Charlton Heston, che nelle pause delle riprese di Ben Hur girava per i set di Cinecittà in sella a un Vespone.
Il primo lotto di mille Vespa 125 cc sbarca negli States nel 1951. E il prezzo non è per tutti: 325,95 dollari. Nel 1959 la rivista Fortune promuove lo scooter italiano tra i 100 prodotti «best designed» al mondo. Il mito è decollato e le pubblicità degli anni Sessanta - come «Be different. Go Vespa!» - lo fanno volare. Poi la motocicletta Piaggio esce di scena, per ben quindici anni, e torna sul mercato Usa solo nel 2000, con un lancio hollywoodiano.
Oggi è tornata di moda. Gwen Stefani, a cavalcioni di una Primavera gialla nel video Now That You Got It, e Madonna sul sellino posteriore, dietro al suo toy boy, confermano.
A Miami Beach assicurano che nessuno ce l' ha con questo o altri scooter. Il problema semmai è la maleducazione di chi sta alla guida. «Vogliamo sbarazzarci della mentalità "tutto è permesso"», dice il sindaco Dan Gelber. Roland Heizinger, turista canadese di 56 anni, teme però di dover rinunciare a uno dei grandi piaceri della Florida: «Lo scooter è il modo migliore per girare qui, con il vento nei capelli. È come guidare una decappottabile, ma molto più cool».
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