nikelab milano - in coda per un paio di sneakers

CON DUE PIEDI IN UNA SCARPA - 600 RAGAZZI (SOPRATTUTTO STRANIERI E DISOCCUPATI) IN FILA TUTTA LA NOTTE A MILANO PER UN PAIO DI NIKE IN EDIZIONE LIMITATA: COSTO IN NEGOZIO, 160 EURO, MA POI LE RIVENDONO SU INTERNET A PIÙ DI MILLE – PARENTE: “OGGI TUTTO È GRATIS MA SI È PERSO IL VALORE DELL'UNICITÀ. COSA È UNICO? QUELLO CHE PUOI AVERE SOLO TU. E ANCHE UNA NIKE IN TIRATURA LIMITATA È UNICA...” – FOTO + VIDEO

 

1 – IN 600 ALL’ALBA PER LE SNEAKER: “LE RIVENDERO’ A MILLE EURO”

Elisabetta Andreis per il “Corriere della Sera”

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Tutti con il cappuccio della felpa alzato, età media 18 anni, maschi. Molti senza studio né lavoro, e di origine straniera - nigeriani, filippini e latinos in particolare. È passata l' una di notte, accalcati davanti al negozio Nike di via della Moscova a Milano ci sono trecento hypebeast anche arrivati da lontano. All' alba diventano il doppio.

 

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Notte all' addiaccio, passata a terra, su cartoni o sedie pieghevoli portate per l' occasione, organizzati in gruppi. Abituati a tentare ogni due-tre settimane quella che chiamano «scommessa». Obiettivo: riuscire a comprare l' ultimo modello a edizione limitata, che siano sneaker o come ieri Nike Max 90 Off-White. Costo in negozio 160 euro, ma a metà mattina le quotazioni sul web le davano a 420. Un business coi prezzi che schizzano verso l' alto come certi indici a Wall Street.

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«Vedrai che in pochi giorni salgono ancora, si arriva ai mille euro e oltre. La gente le compra e le rivende tante volte facendo lievitare il costo. È una catena di reseller lunghissima», spiega Lorenzo Lupo, 17 anni, che sembra sapere il fatto suo. Della stessa serie Off-White le Converse Chuck 70 (prezzo originario sotto i 200 euro) ieri in Rete stavano a 2.463.

 

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C' è adrenalina nell' aria, tensione. La polizia presidia l' area con una cinquantina di agenti in divisa e in borghese e tre camionette. Nella ressa, la gente spinge e urla. L' uscita del metrò viene chiusa per precauzione. Davvero fa «immagine» per il marchio, tutto questo? Gli esperti di comunicazione assicurano di sì, ma una signora che passa chiede insofferente: «La scena è triste, si ripete col lancio di nuove edizioni limitate ogni venti giorni. Insomma, questi giovani non hanno nient' altro da fare?».

 

La domanda viene. Anche perché cinque su sei, alla fine di tutto questo trambusto, restano peraltro con le pive nel sacco. Solo cento paia erano disponibili, dicevano gli annunci su Instagram. Chi è arrivato primo dentro al negozio (anche spingendo, valeva tutto) riceveva un braccialetto giallo e otteneva il bonus per ritirare - dopo qualche giorno - l' ambito tesoro. Qualche giorno fa la stessa scena si svolgeva davanti a Size, via Torino, sempre centro città, un multistore che vende Nike, Adidas e altri marchi capaci di trasformare semplici scarpe da ginnastica in oggetti di culto, spesso promossi da rapper o influencer della Rete.

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Lì la consegna delle scarpe era in tempo reale. Le facce parevano proprio le stesse di largo La Foppa. In quel caso, quando la polizia se n' è andata, sono arrivati altri ragazzi, a frotte. Mazzette di banconote alla mano. Sulla strada, lì, già qualcuno ricomprava, in una sorta di strano bagarinaggio a cielo aperto, come lo hanno definito alcuni poliziotti in borghese che si erano mescolati alla folla.

 

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Rivendita online ma anche sul campo, quindi. Comprare «merce» da adolescente, con «licenza» di passare la notte per strada e grande disponibilità di contanti, per guadagnarci sopra facile e veloce.

 

«Non proprio quello che si chiama ottimo messaggio educativo - sbuffa un altro signore -. Ma una scarpa non è una scarpa e basta?». Si gira un ragazzo che si fa chiamare Ego, dal Perù, uno dei fortunati che è riuscito a conquistarsi il bottino. Risponde: «Zia, succede anche con gli iPhone. Indossare è essere».

 

2 – IN FILA PER LE SCARPE? NON È UNO SCANDALO

Massimiliano Parente per “il Giornale”

 

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C' è gente che si mette in fila per comprare sneakers Nike a 160 euro e le rivende a 1000 euro? Scandalo? Fino a un certo punto. È che viviamo in una società in cui niente ha più valore, e invece dovrebbe averlo. Oggi siamo abituati a scaricare applicazioni gratuite, musica gratuita, applicazioni gratuite, senza mai dare valore a niente. Ma il valore da cosa è dato? Nel caso delle Nike dal fatto di essere a tiratura limitata, quindi un certo tipo di Nike le possono avere solo un certo numero di persone.

 

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È bello? È brutto? Tuttavia vale lo stesso per i libri, per esempio una prima edizione di Filippo Tommaso Marinetti può valere molte migliaia di euro perché è appunto a tiratura limitata. Limitata nel senso che se di una certa cosa ce ne sono diecimila copie è un conto, se ne ce ne sono cento è un altro.

 

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Giampiero Mughini, collezionista di libri rari, interpellato al riguardo, ha tagliato corto: «Chiunque voglia pagare per qualcosa una certa cifra fa bene a pagarla, e quella cosa ha quel valore». Io stesso colleziono statue di supereroi della Marvel che ho pagato mille euro solo perché erano a tiratura limitata. Ma cos' è questa tiratura limitata? Significa che quei tot esemplari hanno un numero preciso di produzione.

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Un numero unico e irripetibile. È il contrario dell' uno vale uno, secondo l' etica grillina. Significa che di una cosa ce ne sono massimo mille nel mondo e tu la paghi per quello, perché è unica, o quasi. Come dichiara il neuroscienziato Giorgio Vallortigara: «È l' idea che certe categorie di cose posseggano una loro natura interna, un' essenza, non osservabile direttamente, che definisce la loro identità».

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Molte serigrafie di Andy Warhol non erano ovviamente uniche, ma erano a tiratura limitata. Il contrario dell' uno vale uno, ognuno vale una cosa diversa, persino quando è uguale. Il problema è che oggi niente ha più valore, tutto è gratis. Se andate a leggere le recensioni delle app su internet, tutti si lamentano che sono a pagamento, come se fossero venute fuori dal nulla. Ma qualcuno le ha sviluppate, qualcuno ha investito tempo e denaro per realizzarle, e non volete pagarle? Si leggono le notizie gratis su internet, si ascolta musica gratis su internet, ma si è perso il valore dell' unicità. Cosa è unico? Quello che puoi avere solo tu. E anche una Nike in tiratura limitata è unica. Viva l' unicità.

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