raid israeliano su hodeida in yemen 1

E GLI HOUTHI? MUTI – SECONDO LE MILIZIE FILO-IRANIANE IN YEMEN IL BILANCIO DELL’ATTACCO ISRAELIANO AL PORTO DI HODEIDA È DI 3 MORTI E 87 FERITI – IL RAID ERA UNA RAPPRESAGLIA ALLE CENTINAIA DI MISSILI E DRONI LANCIATE DALLE MILIZIE CHE CONTROLLANO IL PAESE DEL GOLFO SULLO STATO EBRAICO. L’ULTIMO ATTACCO HA RAGGIUNTO TEL AVIV E HA FATTO UN MORTO. ORA SI RISCHIA UNA NUOVA ESCALATION: OGGI È STATO INTERCETTATO UN ALTRO MISSILE YEMENITA … - VIDEO

 

 

raid israeliano su hodeida in yemen 1

 

HOUTHI, 3 MORTI E OLTRE 80 FERITI DOPO RAID ISRAELIANI

(ANSA) - Tre morti e oltre 80 feriti. È il bilancio degli attacchi israeliani nella città portuale yemenita di Hodeida reso noto dagli Houthi. "Il bilancio delle vittime dei raid israeliani a Hodeida è salito a tre martiri e 87 feriti", ha riferito l'agenzia dei ribelli yemeniti Saba citando il ministro della Salute.

 

IDF INTERCETTA MISSILE LANCIATO DALLO YEMEN VERSO ISRAELE

(ANSA) - Il sistema di difesa aerea dell'esercito israeliano ha intercettato un missile terra-terra diretto verso il territorio israeliano lanciato dallo Yemen. Lo rende noto l'Idf aggiungendo che il missile non ha raggiunto Israele. Le sirene sono risuonate nel Paese per la possibilità di caduta di schegge.

 

ISRAELE COLPISCE IL PORTO HOUTHI

Estratto dell’articolo di Chiara Clausi per “il Giornale”

 

yoav gallant benjamin netanyahu

«Aerei da combattimento delle Forze di difesa israeliane hanno colpito obiettivi militari del regime terroristico Houthi nell’area del porto di Hodeida, nello Yemen occidentale, in risposta alle centinaia di attacchi lanciati contro lo Stato di Israele negli ultimi mesi». È la risposta di Israele all’attacco con un drone su Tel Aviv ed è l’esercito dello Stato ebraico a spiegarlo sui propri account social. Le immagini sono impressionanti: fiamme altissime che si levano dal porto e che illuminano la notte.

 

Il raid è stato approvato ieri in mattinata dal ministro della Difesa Yoav Gallant durante una riunione convocata, in via eccezionale, durante lo shabbat. «L’incendio che attualmente brucia a Hodeida è visibile in tutto il Medio Oriente e il significato è chiaro», ha puntualizzato Gallant. «Gli Houthi ci hanno attaccato più di 200 volte. La prima volta che hanno fatto del male a un cittadino israeliano, noi - ha sottolineato - li abbiamo colpiti. E lo faremo ovunque sarà richiesto».

 

 

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Poi è arrivato il commento del premier Benjamin Netanyahu: «Chiunque desideri vedere un Medioriente stabile e sicuro dovrebbe opporsi all’asse del male iraniano e alle sue metastasi. Non c’è luogo dove Israele non arrivi», ha tuonato. È la prima volta che Tel Aviv risponde direttamente a quelli che, a suo dire, sono stati centinaia di attacchi missilistici e con droni yemeniti sul suo territorio.

 

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Lo Stato ebraico però ha informato prima dell’aggressione gli Stati Uniti ed altri Paesi, tra i quali «presumibilmente» l’Egitto e Stati della regione. L’operazione ha lo scopo di impedire agli Houthi di importare armi iraniane, oltre a causare danni finanziari al gruppo sostenuto da Teheran. Secondo l’esercito israeliano, infatti, il porto della città controllata dagli Houthi viene utilizzato per importare armamenti dal regime degli ayatollah e pertanto Israele lo considera un legittimo obiettivo militare.

 

 

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Ma è bene precisare che l’attacco aereo è stato condotto esclusivamente da Tel Aviv, e ha preso di mira i depositi di carburante e altre strutture del porto, tra cui una centrale elettrica. […]

 

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