mario draghi dario franceschini

GRAN CASINO CAPITALE: E' SEMPRE MARIOPIO VS SU-DARIO - IL MINISTRO FRANCESCHINI SCRIVE UNA LETTERA A DRAGHI PER FERMARE LA VENDITA ALL’ASTA DEL CASINO DELL’AURORA, LA DEPENDANCE DELLA VILLA DEI LUDOVISI AFFRESCATA DAL GUERCINO E CHE CUSTODISCE L'UNICO DIPINTO MURALE DEL CARAVAGGIO – IL VALORE STIMATO SI AGGIRA SUI 471 MILIONI DI EURO: “SI UTILIZZINO I FONDI DEL PNRR PER RILEVARE IL CASINO DELL'AURORA” – ONLINE È PARTITA UNA PETIZIONE SU CHANGE.ORG, CHE HA GIÀ RAGGIUNTO LE 35.000 FIRME…

 

Marina de Ghantuz Cubbe per “la Repubblica - Edizione Roma”

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Il pressing sul governo per comprare il Casino dell'Aurora cresce di ora in ora e la petizione, lanciata su Change.org un mese fa, ha quasi raggiunto le 35.000 firme. E se le adesioni aumentano, mancano sempre meno giorni al 18 gennaio, quando si terrà il primo appuntamento per quella che viene definita l'asta del secolo. 

 

La dependance cinquecentesca della Villa dei Ludovisi si trova nel cuore di Roma, in via Lombardia, è affrescata dal Guercino e custodisce l'unico dipinto murale del Caravaggio e per controversie familiari tra gli eredi del principe Nicolò, ultimo rampollo della famiglia Ludovisi Boncompagni, il tribunale di Roma ha disposto che il Casino venga messo all'asta. 

 

 

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La petizione online che chiede di «utilizzare i fondi del Pnrr per rilevare il Casino dell'Aurora» è indirizzata al ministro della Cultura Dario Franceschini che ha scritto al premier Mario Draghi e al ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco per capire se e come il governo intende muoversi sulla questione. Va detto che il valore della dependance al momento è stimato in 471 milioni di euro, una cifra monstre che equivale a un quarto del bilancio ordinario del ministero della Cultura.

 

 

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 D'altra parte, prima che il governo possa eventualmente esercitare il diritto di prelazione, un privato deve acquistare il bene: solo a quel punto ed entro 60 giorni dall'assegnazione, lo Stato può intervenire offrendo tanto quanto l'offerta più alta. Inoltre, finché qualcuno non si aggiudicherà lo scrigno cinquecentesco (e non è detto che ciò avvenga il 18 gennaio, l'asta potrebbe andare deserta), né il ministero della Cultura né il governo renderanno note le loro mosse: l'effetto sarebbe quello di drogare il prezzo del Casino che da 18 anni è l'abitazione di Rita Jenrette. 

 

 

La terza e ultima moglie del principe Nicolò aveva il sogno di trasformare la dependance in un museo e durante il tour esclusivo di Repubblica all'interno dell'edificio ne ha mostrato le bellezze seminascoste: la pittura a olio su muro realizzata dal Caravaggio e presumibilmente del 1597 si trova al primo piano, in fondo a una stretta scala a chiocciola, in quella che un tempo si chiamava la Stanza della distilleria. 

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L'opera rappresenta Giove, Plutone e Nettuno, con al centro il globo terrestre cinto dai segni zodiacali. Il nome del Casino, invece, si deve alla volta affrescata da Guercino raffigurante il carro dell'Aurora che si trova a pochi metri da un'altra sala della dependance cinquecentesca: la Stanza dei Paesaggi in cui si "sfidarono" i quattro pittori paesaggisti più rappresentativi del 1600 ovvero Domenichino, Paul Bril, Giambattista Viola e Guercino che si aggiudicò il lavoro: affrescare il resto della casa. 

 

 

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Il 18 gennaio l'asta durerà 24 ore, sul valore fissato in 471 milioni di euro non se ne potrà offrire meno di 353 e i rilanci saranno di un milione per volta. Sempre che qualcuno si presenti.

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