università pro hamas

CATTIVI MAESTRI – DA NAPOLI A BOLOGNA, SONO MOLTI GLI ATENEI E I PROFESSORI CHE NON CONDANNANO L’AGGRESSIONE DI HAMAS A ISRAELE - DALLA “SAPIENZA” DI ROMA ARRIVA INVECE UNA CONDANNA SENZA INCERTEZZE AL “BRUTALE ATTACCO CONTRO ISRAELE CHE HA COINVOLTO CENTINAIA DI CIVILI INERMI” - MA E' UN DOCUMENTO ISOLATO NEL PANORAMA DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE…

Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

università orientale di napoli e la bandiera della palestina

Le manifestazioni degli studenti ribelli forse non sorprendono più di tanto. Ma dai docenti, e per lo più delle università, ci si sarebbe aspettata una presa di posizione netta su quell’atto terroristico di Hamas che il 7 ottobre ha travolto Israele e sconvolto l’Occidente. Sta succedendo il contrario.

 

All’Università Federico II di Napoli il professor Luigi Caramiello non aveva contemplato quelle reazioni, anche scomposte, dei suoi colleghi: «Ho presentato un documento netto di condanna della vile aggressione di Hamas nei confronti dello Stato di Israele», spiega. E dice che davvero ci sperava che nel suo dipartimento di Sociologia quel documento sarebbe stato approvato dai colleghi, seppure non all’unanimità.

 

(...)

Non è andata meglio all’Alma Mater di Bologna. Anzi.

 

 

Qui una petizione firmata da quasi centocinquanta tra professori e ricercatori chiede all’ateneo di prendere una posizione decisa sul conflitto medio orientale. Chiedono « un immediato cessato il fuoco a Gaza», ma poi non soltanto non prendono le distanze dall’attentato terroristico di Hamas, ma praticamente quasi lo giustificano, definendolo «una rappresaglia impensabile ma anche annunciata».

striscione fuori università milano

 

(...) Il fermento universitario trova tuttavia un punto fermo nella più grande università d’Europa, «la Sapienza» di Roma. Qui c’è un documento ufficiale che senza se e senza ma «condanna il brutale attacco contro Israele che ha coinvolto centinaia di civili inermi». È una mozione che arriva dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione dell’ateneo. Ad oggi sembra rimanere un documento isolato nel panorama delle università italiane.

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