natale con genitori divorziati-12

UN NATALE A METÀ – IL PERIODO DELLE FESTE È SEMPRE DIFFICILE PER I FIGLI DEI GENITORI SEPARATI: C’È CHI RIESCE AD ACCORDARSI FACILMENTE, CHI SI RIVOLGE A UN GIUDICE E CHI METTE I PICCOLI DAVANTI ALLA TERRIBILE SCELTA FRA MAMMA E PAPÀ – MA A GUIDARE LA DECISIONE DOVREBBE ESSERE IL PROVVEDIMENTO DI DIVORZIO E, IN OGNI CASO, LA PRASSI VUOLE CHE I FIGLI TRASCORRANO IL…

Marzia Coppola per "www.liberoquotidiano.it"

 

natale con genitori divorziati 8

Le vacanze invernali sono alle porte ed è tempo che i genitori separati o divorziati si confrontino per decidere con chi dei due i figli debbano trascorrere il Natale e il Capodanno. Mamma e papà sono, così, chiamati a concordare come spartirsi i rispettivi periodi di vacanza, facendo conciliare impegni lavorativi, esigenze logistiche, tradizioni familiari e opinioni personali.

 

A guidare i genitori in questa scelta è il provvedimento di separazione o di divorzio che, infatti, non deve trascurare di prevedere espressamente sia il calendario di visita nel periodo natalizio sia le modalità con le quali debba avvenire l’alternanza tra i genitori.

natale con genitori divorziati 7

La prassi vuole che i figli trascorrano il Natale o il Capodanno con l’uno o con l’altro genitore ad anni alterni. Al minore viene così garantita la possibilità di sperimentare – o rafforzare – le tradizioni e l’affetto sia della famiglia materna sia di quella paterna.

 

I genitori possono, nel periodo loro spettante, organizzare giornate sugli sci, gite fuori porta, decidere di restare a casa o di cogliere l’occasione per fare un viaggio. In questo ultimo caso, normalmente e salvo diverso accordo, il costo delle vacanze deve essere sostenuto interamente dal genitore con il quale il figlio le trascorre. Questo, naturalmente, non implica una sospensione o una riduzione dell’onere di mantenimento che grava sul genitore tenuto al versamento di un assegno mensile in favore dei figli.

natale con genitori divorziati 6

 

Purtroppo, però, quello che sulla carta sembra facile e accessibile a tutti si trasforma spesso in occasione di lite, polemica e contesa. Accade, addirittura, che i genitori, incapaci di mettersi d’accordo perché accecati dalla rivalsa nei confronti dell’altro, chiedano l’intervento del Giudice Tutelare affinché sia lui a decidere quando, con chi e dove i figli debbano trascorrere questo periodo dell’anno.

 

natale con genitori divorziati 5

Oppure, scelta che probabilmente a livello di ripercussioni sui minori è ancora più grave, i genitori rimettano ai figli l’onere di decidere con chi trascorrere quei periodi. Risultato: i bambini si trovano davanti a un insormontabile conflitto di lealtà che li porterà, sia che scelgano di stare con il papà sia che scelgano di stare con la mamma, a soffrire la mancanza dell’altro genitore poiché si auto-imputeranno la sua assenza. I più sensibili, poi, vivranno un forte senso di colpa per aver lasciato l’altro genitore “da solo” in un giorno così significativo.

natale con genitori divorziati 4

 

Allora proprio la gestione del periodo che, per antonomasia, è sinonimo di serenità può diventare la scena perfetta per mettere in atto una battaglia. Con l’evidente rischio di distruggere, agli occhi dei minori, un momento così magico e sostituirlo con l’ennesima lite tra mamma e papà. L’ennesima scelta davanti alla quale sono posti. L’ennesimo senso di colpa. L’ennesimo dispiacere. L’ennesima dimostrazione di come i bambini, nella loro ingenuità, possano essere più maturi e ragionevoli degli adulti accecati dalla rivalsa.

natale con genitori divorziati 3

 

Indubbio, quindi, che buonsenso e collaborazione restano gli ingredienti determinanti (ma purtroppo molto rari) per non rovinare ai bambini il periodo più atteso durante tutto l’anno. Perché la responsabilità genitoriale, da qualunque punto la si guardi, non va mai in vacanza. O almeno non dovrebbe.

natale con genitori divorziati 12figli e genitori divorziatinatale con genitori divorziati 1natale con genitori divorziati 9natale con genitori divorziati 11natale con genitori divorziati 10natale con genitori divorziati 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?