natalie portman bibi netanyahu

PRENDI E NON PORTMAN A CASA - L'ATTRICE NATALIE PORTMAN RIFIUTA IL "PREMIO GENESIS", IL NOBEL EBRAICO, CON UN REGALINO DI 2 MILIONI DI DOLLARI, A CAUSA DEI "RECENTI AVVENIMENTI” DELLA STRISCIA DI GAZA – A TEL AVIV SI SONO INCAZZATI: “È CADUTA COME UN FRUTTO MATURO NELLE MANI DEGLI ATTIVISTI FILOPALESTINESE” - LO SBROCCO DEL "LIKUD": "TOGLIAMOLE LA CITTADINANZA ISRAELIANA"

 

Da “il Giorno

 

natalie portman

L'attrice e regista cinematografica Natalie Portman, premiata dall' Academy con l'Oscar alla migliore attrice nel 2011, ha rinunciato al Premio Genesis (definito dai media statunitensi «il Nobel ebraico») a causa di «recenti avvenimenti» avvenuti in Israele. Di conseguenza la cerimonia solenne, fissata per giugno a Gerusalemme, è stata annullata.

 

Doveva ricevere un premio di 2 milioni dollari, raccolti dalle fondazioni filantropiche dell'uomo d' affari Morris Kahn e dell'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, da devolvere ai gruppi che promuovono l'emancipazione femminile. Citato dal sito Ynet, Kahn ha affermato di disapprovare la decisione della attrice. Le associazioni riceveranno la cifra prevista «non dalla signora Portman - ha precisato - ma dalla Fondazione Genesis», istituzione che si prefigge di esaltare «i successi conseguiti dal popolo ebraico a beneficio di tutta la umanità».

 

netanyahu

La fondazione Genesis afferma da parte sua che la Portman ha informato gli organizzatori che a causa di eventi recenti, che non ha precisato, «non si sente a suo agio a partecipare ad alcun evento pubblico in Israele». Pertanto, ha aggiunto, «in tutta coscienza non può andare avanti con la cerimonia».

 

Nel governo di Benyamin Netanyahu le reazioni sono state molto irritate. Ritenendo che il forfait della attrice sia da attribuirsi ai cruenti incidenti in corso nelle ultime settimane lungo la striscia di Gaza, la ministra per la cultura Miri Regev (Likud) ha accusato la Portman «di essere caduta come un frutto maturo nelle mani degli attivisti filopalestinesi che predicano il boicottaggio di Israele».

 

miri regev ministro della cultura israele

Il deputato del Likud Oren Hazan ha rincarato la dose proponendo che alla Portman, che è nata in Israele con il nome di Neta-Li Hershlag, ed è naturalizzata statunitense, sia annullata la cittadinanza israeliana. Secondo i detrattori fra i nazionalisti israeliani, il legame dell'attrice con Israele è labile, anche se di recente ha prodotto e interpretato il film Sognare è vivere, tratto dal romanzo di Amos Oz.

 

Alcuni analisti rilevano che la vicenda risulta significativa della graduale presa di distanza da parte di settori liberal dell'ebraismo negli Usa nei confronti della politica del governo Netanyahu. «La questione che dobbiamo porci - ha affermato un commentatore della Tv di Stato - non è quali possano essere le convinzioni personali di Natalie Portman, bensì cosa fare per rilanciare il dialogo con l'ebraismo negli Usa. Lanciare scomuniche non sembra l'idea migliore».

il deputato israeliano oren hazan con donald trumporen hazanmiri regev ministro della cultura israele 2miri regev ministro della cultura israele 1natalie portman 4natalie portman 3natalie portman 2NATALIE PORTMANNATALIE PORTMANnatalie portman 1

 

NATALIE PORTMAN

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”