boris jhonson pantaloncini corti

AMMIRATE 'STI COSCIONI! - NEL REGNO UNITO LA NUOVA MODA TRA GLI UOMINI È QUELLA DI INDOSSARE I PANTALONCINI CORTI ANCHE D’INVERNO. I BRITANNICI SFIDANO IL MALTEMPO E IL FREDDO PER UNA MAGGIORE COMODITÀ - PER LE VIE DI LONDRA SFILA L'ORRORE DI UOMINI IMBACUCCATI IN FELPA E PIUMINO MA CON IL POLPACCIO VILLOSO IN BELLA VISTA – GIÀ BORIS JHONSON AVEVA IMPUNEMENTE OSTENTATO LE SUE PALLIDE COSCE…

Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

BORIS JHONSON IN PANTALONCINI CORTI

Il polpaccio villoso è una specie che ormai fiorisce d’inverno: perché in Inghilterra la novità della stagione fredda di quest’anno — e qui balliamo ancora attorno ai dieci gradi, ahimè, flagellati ogni giorno da acqua e vento — è lo sfoggio della gamba nuda maschile a temperature che ad altre latitudini sarebbero considerate (giustamente) proibitive. E invece no: a Londra dilaga la moda dei pantaloni corti all’aperto, a dispetto di gelo, pioggia, neve e intemperie varie.

 

La tenuta d’ordinanza si articola su due livelli: sopra la cintura, piumino regolamentare, magari pure con sciarpa e cappuccio; sotto, shorts a mezza coscia o al massimo al ginocchio.

 

Un trend che non conosce sosta neppure nelle giornate più improbabili: qui a metà marzo ha nevicato fitto, eppure nel turbinare dei fiocchi continuavano a scorgersi per strada imperturbabili passanti in pantaloncini.

 

PANTALONCINI CORTI NEL REGNO UNITO 1

Basta fare un giro il sabato mattina, tanto per esempio, al mercato gastronomico di West Hampstead, per rendersene conto: tra le signore che fanno la spesa intabarrate in cappotti e mantelle, si incontra sempre qualche giovinotto o tizio di mezza età che sfoggia un paio di shorts.

 

«Ma non hai freddo?», chiediamo a Pierre, di fronte al banchetto delle verdure: «Ma per niente!», risponde lui, quasi sorpreso dalla domanda. E perché questa tenuta controcorrente (in tutti i sensi)?

 

«È più pratico — spiega lui — e in questo modo ho meno da lavare: i pantaloncini si asciugano più in fretta!». Insomma, quasi una scelta dettata dal nuovo mantra della sostenibilità: e infatti lui respinge il suggerimento che ci possa essere sotto sotto uno sfoggio di muscolare e stoico machismo. […]

 

IL principino Louis IN PANTALONCINI CORTI

Ma è nelle strade della capitale britannica che il nuovo look furoreggia: e ad anticiparlo, in un certo senso, era stato il principino Louis, il figlio di William e Kate, che a Natale era comparso in pantaloncini in mezzo alla neve (anche se in questo caso si tratta di una consolidata tradizione aristocratica, che vuole i bambini dell’ upper class sempre in calzoni corti fino agli otto anni).

 

Secondo il FT , le motivazioni della nuova tendenza maschile sono pratiche, piuttosto che un fashion statement : c’è chi si sente «confinato» dai pantaloni lunghi, chi li definisce «una camicia di forza». […]

PANTALONCINI CORTI NEL REGNO UNITO

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...