MURDOCH PROVA A RIALLISCIARSI TRUMP - IL "NEW YORK POST" DEL MAGNATE AUSTRALIANO CAVALCA LA TEORIA DEL COMPLOTTO SULLE PRESIDENZIALI AMERICANE: "LE ELEZIONI DEL 2020 SONO STATE RUBATE. MARK ZUCKERBERG HA SPESO 419 MILIONI DI DOLLARI PER SOSTENERE JOE BIDEN" - IN ALCUNI STATI CHIAVE, I FONDI MESSI A DISPOSIZIONE DAL CEO DI FACEBOOK HANNO AUMENTATO SIGNIFICATIVAMENTE IL MARGINE DI VOTO A FAVORE DEI DEMOCRATICI...
Da Ansa.it
Durante le elezioni del 2020, il patron di Facebook Mark Zuckerberg ha speso 419 milioni di dollari a favore di organizzazioni nominalmente non partisan e non profit che hanno assistito gli uffici elettorali favorendo il voto democratico.
È quanto sostiene una analisi del New York Post, - tabloid conservatore controllato da Rupert Murdoch - secondo cui questi soldi hanno aumentato significativamente il margine di voto di Joe Biden in alcuni Stati chiave, come la Georgia e l'Arizona, dove il candidato dem ha vinto rispettivamente di 12 mila e 10 mila voti.
«Questa fusione senza precedenti di uffici pubblico-privati con risorse e persone private è una grave minaccia alla nostra repubblica e dovrebbe essere il focus degli sforzi della riforma elettorale», scrive il giornale. «Le elezioni 2020 non sono state rubate - prosegue il New York Post riferendosi alle accuse di Donald Trump - ma sono state probabilmente comprate da uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo versando i suoi soldi tramite scappatoie legali».
Nel mirino dell'indagine giornalistica in particolare il Center for Technology and Civic Life (CTCL) e il Center for Election Innovation and Research (CEIR), che avrebbero usato il denaro di Zuckerberg per "infiltrare" gli uffici elettorali a livello cittadino e di contea con attivisti di sinistra e promuovere campagne e prassi elettorali favorevoli ai dem, a partire dal voto per posta.